Il Caltagiorne Film Festival è stato presentato presso Tenuta Valle delle Ferle. La manifestazione, che è già alla seconda edizione, si vanta di “fondere” tre arti e culture: cinematografica, musicale ed enogastronomica. Si è voluto dare il giusto e dovuto parterre al cinema siciliano con diversi film, che hanno scritto la storia del cinema, sia italiano, sia mondiale (basti pensare ad alcuni film come Il Padrino, Malena, etc., diverse scene sono state girate in Sicilia, giusto per citare i più famosi), alle colonne sonore che fanno da richiamo e che allo stesso tempo fungono da anello di congiunzione per poter assaporare i sapori della Sicilia, tramite i cibi ed i vini.
Proprio nella parte enologica, si avrà la possibilità di degustare il vino più rappresentativo della Sicilia (unica D. O. C. G.), ossia il Cerasuolo di Vittoria, oltre agli altri vini ottenuti in purezza dai vitigni autoctoni della zona di Caltagirone, che sono il Nero d’Avola ed il Frappato. Tramite la partnership fra Tenuta Valle delle Ferle, Slow Food, Ostier Vinoteca, il Caltagirone Film Festival, vuole essere un focus su cinema e cultura enologica e culinaria.
Già l’anno scorso la Testata giornalistica Vinodabere aveva partecipato alla prima edizione (link). Quest’anno la presentazione è stata una bella passerella per il Cerasuolo di Vittoria che si è conquistato diversi riconoscimenti.
Il Cerasuolo di Vittoria 2016 D. O. C. G. di Tenuta Valle delle Ferle, si fa apprezzare con aromi austeri che pervengono dal calice e con sentori di fiori appassiti, note di ceralacca e sentori fruttati. Alla beva è fluido e dinamico, con una buona freschezza ed una scia salina che chiude il sorso, che è di grandissima piacevolezza. Rotondo in bocca e con una grande dinamicità che lo rende beverino e per nulla stancante. Persistenza buona. A distanza di sei anni è un vino che riesce a dare ed a dire tanto, come i cavalli di razza, che escono fuori alla distanza.
Nelle serate del 29 e 30 luglio vino, cibo e cinema si mescoleranno per trovare i dovuti equilibri e per onorare il maestro Ennio Morricone a poco più di un anno dalla sua scomparsa, tramite l’esecuzione di alcune colonne sonore diretta dal maestro Paolo Vivaldi.