Orvieto, in una giornata calda di fine maggio, ma in una location fresca che ti lascia a bocca aperta per la bellezza dei suoi saloni. Stiamo parlando del Teatro Mancinelli, piccolo gioiello al centro della città, oggi location scelta dal Consorzio Vini Orvieto per l’evento “Benvenuto Orvieto 2022”.
Una giornata intensa, fatta di territorio, di storia e di assaggi. Una giornata iniziata in teatro con la presentazione del Consorzio e dei suoi obiettivi. Una DOC nata nel 1971 la cui “fotografia” oggi vede 1956 ettari vitati e una produzione di 11 milioni di bottiglie. Un’area vitivinicola che inizia a nord dalle parti di Fabro e che si estende verso la provincia di Terni, sconfinando anche per qualche chilometro nel Lazio. Più ristretta invece la zona relativa alla denominazione “Orvieto Classico”.
I due terzi di vino doc dell’Umbria sono Orvieto. Un disciplinare per Orvieto e Orvieto Classico che prevede un 60% tra Grechetto e Procanico, più un massimo del 40% da altre uve a bacca bianca da varietà locali.
Dopo un periodo di inevitabile pausa, il Consorzio riparte con energia puntando su un fitto programma di eventi e attività promozionali e su un programma di sperimentazione con l’Università degli Studi della Tuscia iniziato con uno studio sui quattro terroir dell’Orvieto, vulcanico, argilloso, sabbioso, alluvionale. Quattro terroir che sono stati oggetto della prima degustazione, con etichetta “anonima” avvenuta in Teatro.
A completare la giornata un interessante intervento del Prof. Attilio Scienza sulla stretta relazione tra l’evoluzione della viticoltura e la Via Francigena e per concludere, sul potenziale degli “sweet wines” di Orvieto. Si, anche perché la presenza di “muffe nobili” nella zona dell’orvietano potremmo pensarla come una vera ciliegina sulla torta….
Vincenzo Cecci, confermato alla presidenza del Consorzio, in una breve intervista riassume gli obiettivi del Consorzio.
Fondamentalmente un curioso. Programmatore e sistemista pentito, decide di virare in modo netto verso un mondo fatto di idee più stimolanti che spaziano dal teatro all'agricoltura con progetti dedicati all'economia circolare. Appassionato di comunicazione, attratto dalla cucina sia come forma di espressione che di nutrimento e, inevitabilmente, dal vino. Sommelier dal 2018, writer per passione. Videomaker, ma sempre per passione. Fondatore di Bordolese.it e Wining.it
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