Ritornare in Alto Adige per un percorso guidato sui vitigni e sui terroir è un’occasione da non perdere.
Quindi, quando abbiamo ricevuto l’invito dell’IDM, che si occupa di sviluppare tutta l’impreditorialità che possiede l’Alto Adige, d’accordo con il Consorzio Sudtirol Wein, non ci abbiamo pensato su due volte ad accettare.
Gli incontri previsti sono stati incentrati principalmente su due vitigni che vedono l’Alto Adige come eccellenza a carattere nazionale per ragioni storiche, Gewürztraminer e Pinot Nero.
Il tour è cominciato con una chicca, ovvero l’occasione di testare il nuovo ristorante META nato all’interno del Palais Campofranco oggetto di restauro ad opera della proprietà, ovvero del Conte Kuenburg proprietario anche della tenuta Agricola di Castel Sallegg. Il pranzo, a base di una cucina che coniuga le migliori eccellenze del territorio con influssi del lontano Oriente, si è tenuto in compagnia del direttore del Consorzio Vini Alto Adige Eduard Bernart, in una cornice di grande fascino dato che il locale si affaccia sulla Cattedrale in corrispondenza di piazza Walther, principale piazza di Bolzano, nota per ospitare i Mercatini di Natale.
La cordialissima ospitalità è stata predisposta presso la residenza storica Ansitz Romani restaurata in confortevole residenza con annesso ristorante meritevole di menzione per la qualità dei cibi preparati.
Di seguito, narreremo le impressioni ricevute dai vini di Gewürztraminer (e nel prossimo articolo parleremo di Pinot Nero) che abbiamo avuto la possibilità di assaggiare in questo excursus, che ci ha condotto ad incontrare in tre giorni 14 produttori, selezionati dal Consorzio.
Il Gewürztraminer era già diffuso nel 1200 nei territori franco-germanici che sono ancora punti di riferimento, e le viti molto probabilmente furono impiantate già al tempo delle invasioni germaniche, nella zona della Basso Atesina su quella comunemente chiamata Strada del Vino, che va da Caldaro e Termeno. Secondo alcune teorie il nome verrebbe appunto da questo paese; aldilà del campanilismo è molto probabile l’origine sia dovuta alla traduzione dal Latino di Terminum ovvero Terra di Confine, come in effetti erano al tempo la Gallia e le colonie Germaniche da cui è avvenuta l’importazione.
Le caratteristiche tipiche organolettiche dei vini a base di uva di Gewürztraminer, sono l’aromaticità, un residuo zuccherino, le spezie (da cui il tedesco “Gewürz”), i sentori di rosa (che diventano pietra focaia con l’invecchiamento e nelle annate più fredde) e spina minerale in finire. Commercialmente per i produttori di Gewürztraminer della Bassa Atesina, l’Italia rappresenta il mercato di riferimento, poichè in base alle sue caratteristiche menzionate rappresenta un prodotto facilmente veicolabile al pubblico in mescita, soprattutto per aperitivi.
C’è da dire che nel tour effettuato abbiamo riscontrato la comune volontà dei produttori di produrre un Gewürztraminer che sia improntato più sulla ricerca di bilanciamento tra residuo zuccherino e mineralità che i vari Terroir della Bassa Atesina, riescono a conferire al vino.
Di seguito come al solito, lasciamo parlare il bicchiere, facendo una carrellata in puro ordine cronologico, dei Gewürztraminer che abbiamo avuto la possibilità di assaggiare insieme ai produttori in questo tour.
Castel Sallegg
Gewürztraminer 2020 : materia, frutta secca e mineralità sono al centro dell’assaggio. Sentori di agrumi e rosa. Ricordi speziati ed un residuo zuccherino bilanciato da sapidità, completano il profilo organolettico.
Cantina St. Michael-Eppan
Gewürztraminer Sanct Valentin 2020: gioca su note aromatiche e su un residuo zuccherino che non riesce ad essere completamente bilanciato da freschezza e sapidità.
Gewürztraminer Sanct Valentin 2019: figlio di annata più fredda che conferisce freschezza e sapidità in abbondanza, che bilanciano e sovrastano il pur presente residuo zuccherino (6-7 g/litro). Di grande persistenza. Molto convincente.
Gewürztraminer Sanct Valentin 2010: prevalgono note mature e dolci non sostenute appieno freschezza e sapidità.
Gewürztraminer Sanct Valentin Comtess 2019 – vino passito: Abbastanza fresco, con note di miele di acacia, e note di arancia matura.
Tenuta Pfitscher
Gewürztraminer Rutter 2019: Sentori di rosa, con aromaticità in evidenza e residuo zuccherino abbastanza bilanciato da freschezza e sapidità.
Maso Thaler
Gewürztraminer 2020 – prodotto solo in 1000 esemplari, mostra una bellissima freschezza e sapidità. Il residuo di 4 grammi/litro risulta perfettamente bilanciato dalle componenti dure.
Cantina Tramin
Gewürztraminer Selida 2020: presenta le tipiche sensazioni di spezia e rosa, è fresco e sapido, con sorso scorrevole e bassa struttura.
Gewürztraminer Nussbaumer (Nussbaumer significa albero del noce) 2019: da 20 vinificazioni separate e successivo assemblaggio. Vinificazione in acciaio di uva matura. Mostra grandissima eleganza e profondità di beva, e coniuga struttura e finezza, potenza e persistenza. Un piccolo capolavoro nella sua categoria.
Gewürztraminer Nussbaumer 2016: ricordi di spezie, agrumi e finale frutti bianchi. Il sorso non è pieno ma è ancora integro e si chiude su sentori speziati e di uva matura.
Gewürztraminer Nussbaumer 2013: struttura, potenza e persistenza sono al centro dell’assaggio, insieme a sentori speziati e ad un lungo finale su note di zafferano. Minerale, sapido e quasi gessoso. Molto convincente.
Cantina Kaltern
Gewürztraminer Campaner 2020 – Kaltern: mineralità, sapidità ed aromacità sono le parole chiave per descrivere questo vino sapido e persistente che lascia tipiche sensazioni di rosa. Elegante.
Gewürztraminer Campaner 2015 – Kaltern: zafferano e fiori gialli. Ottima progressione agrumata. 93
Tenuta Ritterhof
Gewurztraminer 2020 linea terra: un vino d’ingresso, che non brilla per struttura e profondità di beva, ma che presenta le caratteristiche note di rosa e di spezie, ed una buona sapidità.
Gewürztraminer Auratus 2020: una piacevolissima ed impressionante mineralità si unisce a sapidità, struttura ed elevatissima persistenza sapido, materia e grandissima mineralità. Sul finale emergono anche ricordi di fiori e spezie.
Gewürztraminer Auratus 2006: mostra integrità e grande lunghezza iodata, che si accompagna a ricordi floreali e note di albicocca e frutti tropicali.
Sonus Gewürztraminer passito 2016 (realizzato con un 5% di Petit Manseng): sentori di muffa nobile, noce e nocciola, Peccato che l’acidità non riesca a bilanciare il residuo zuccherino.
Tenuta Brunnenhof
Gewürztraminer 2020: fresco, complesso e persistente mostra un sorso dinamico, sapidità, eleganza ed un’impronta minerale, coniugando struttura e bevibilità. Il lunghissimo finale è su note floreali e speziate.
Franz Haas
Gewürztraminer 2020: fiero del suo tappo Stelvin, Franz Junior presenta un vino molto fresco, con sentori di rosa che si affiancano a quelli di litchi, Ottimo equilibrio.
Cantina Kurtasch
Gewürztraminer Arenis 2020 (arenis per ricordare arenaria): viene da zone diverse sia su terreni calcarei che su arenarie. Il sorso è scorrevole ed il vino non è molto complesso con note di rosa e spezie ma anche di agrumi e frutta secca.
Gewürztraminer Riserva Brenntal 2018: grande eleganza, freschezza e mineralità, sono in evidenza, accompagnate da sapidità e note agrumate e floreali. Persistente e di grande armonia.
Gewürztraminer Riserva Brenntal 2009: un vino che mostra integrità e mineralità, insieme a sentori di arancia e pesca. Il sorso è ricco e persistente.
Cantina St. Pauls
Gewürztraminer Justina 2020: non molto complesso ma con tipiche note speziate e floreali e buona freschezza e sapidità.
Hartmann Donà
Gewürztraminer 2019 : una incredibile eleganza ed una impressionante lunghezza minerale caratterizzano il profilo organolettico di questo vino, che mostra freschezza e sapidità, carattere e grande equilibrio.
Baron Longo
Hohenstein 2020 Gewürztraminer Mitterberg IGT: Buon bilanciamento tra freschezza, carica minerale e dolcezza. Sentori di frutta esotica, spezie e buona persistenza nel finale.
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