Un italiano che produce Champagne non è cosa che si vede proprio tutti i giorni. Anzi. E Alberto Massucco in questo rappresenta un unicum. È l’unico italiano proprietario di vigne in Champagne e produttore.
Alberto ha diviso la sua vita tra il lavoro di imprenditore metalmeccanico e la passione per lo Champagne. Tanto che, lentamente, quest’ultima si trasforma in un’attività. Inizia ad importare Champagne di cinque piccole ma identitarie maison. Ma, si sa, la fame vien mangiando e Alberto non riesce a fare a meno di pensare a sé stesso nelle vesti di produttore, di Champagne, ovviamente.
Il tutto si avvera nel 2018 quando si presenta l’opportunità. Opportunità, insieme a passione e intraprendenza, sono le parole chiave di questo progetto.
Un amico ancorché produttore di Champagne, un tal Erick De Sousa, nome da far tremare le gambe ai più, lo informa di una parcella in vendita. Ecco che Alberto non si fa scappare l’occasione.
Oggi le parcelle di proprietà sono due, e Alberto ha avviato la trattativa per l’acquisizione di altrettante.
Nasce così la collaborazione con Erick De Sousa che mette a disposizione il suo savoir faire per la realizzazione degli Champagne di Alberto Massucco. Una produzione ancora limitata, 15.000 bottiglie ripartite su 5 etichette e vendute prevalentemente in Italia.
Sono prodotti di forte godibilità e dalla grande piacevolezza come si richiede a uno Champagne che rappresenti la gioia di vivere e il piacere di assaporare un calice.
Una matrice comune di fiori e agrume caratterizza il naso, il palato è sempre guidato da ottima freschezza e intensa mineralità che a volte sfocia in una sapidità quasi salmastra.
Abbiamo assaggiato:
Cuvée Mirede
100% Chardonnay. Omaggio alla moglie di Alberto, Mirede. Vendemmia di riferimento 2019 dai Grand Cru di Avize e Oger e dal vigneto di proprietà; oltre 30% di vins de réserve del 2018. 30 mesi sui lieviti.
Fiori e agrumi si presentano al naso insieme a note che rimandano alle scorze di agrume candito e al miele. La bocca, scalpitante, fresca e sapida, rimane integra nella persistenza.
Mon idée de Cremant
100% Chardonnay dal solo villaggio Grand Cru di Cremant nella Côte des Blancs. 36 mesi sui lieviti. Vendemmia di riferimento 2018. Solo 500 bottiglie.
Il naso si esalta nei sentori fruttati e floreali ancora freschi e giovanili, un accenno di panificazione. Il sorso, minerale e asciutto, si concede verso note ancora fruttate e agrumate.
Millésime 2018 Alberto
100 % Chardonnay. Uve dai villaggi Grand Cru di Avize e Oger (Côte des Blancs). 36 mesi sui lieviti. Non ancora in commercio.
Uno Champagne che esalta il millesimo con note floreali e sentori di pasticceria. Lunghissima persistenza in bocca dove freschezza e mineralità si supportano simbioticamente.
AMC 02
50% Chardonnay, 30% Pinot Noir, 20% Pinot Meunier. Vendemmia di riferimento 2017, 40% vins de réserve. 60 mesi sui lieviti, dosato 2 grammi/litro.
Forte espressività olfattiva che rimbalza tra sentori di frutta matura, accenni tostati, fiori di campo e freschi agrumi. Cremoso al palato, chiude verticale e accattivante.
AMC 00
50% Chardonnay, 30% Pinot Noir, 20% Pinot Meunier. Vendemmia di riferimento 2017, 40% vins de réserve. 60 mesi sui lieviti, non dosato.
Sentori agrumati e di fiori bianchi fanno da contorno a note speziate e vagamente tostate. Decisamente secco, pieno e avvolgente al palato, chiude con una nota sapida.
Dopo una trentennale brillante carriera in ambito amministrativo finanziario all’interno di un noto gruppo multinazionale, dal maggio 2018 si dedica totalmente al mondo del vino del quale è appassionato partecipe da oltre quindici anni. Sommelier dal 2005 e degustatore Associazione Italiana Sommelier, assaggiatore di formaggi ONAF, assaggiatore di grappe e acqueviti ANAG e degustatore professionista di birre ADB, è relatore in enologia nei corsi per sommelier. È stato responsabile redazionale del sito internet della delegazione AIS di Milano e ha collaborato alla stesura delle guide Vitae e Viniplus. È redattore per la rivista Viniplus di Lombardia, per la quale cura due rubriche, è inoltre autore per la rivista Barolo & Co e per le testate on-line vinodabere.it, e aislombardia.it.
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