I vini rosati raccolgono sempre l’interesse dei consumatori. Durante il DiVino Festival, presso l’Eremo La Liccia nel territorio di Castelbuono l’assaggio di sette vini rosati, prodotti in Sicilia, Toscana, Piemonte, Puglia ha fornito un’ampia panoramica sull’argomento.
Il primo vino degustato è stato il Rosa Caolino 2021 I. G. T. Terre Siciliane di Tenuta di Castellaro. Prodotto con uve delle Isole Eolie, con i vitigni Corinto Nero e Nero d’Avola. I sentori che pervengono dal calice sono floreali ed accenni di erba di campagna, arricchiti da una leggera nota di uva sultanina. Una freschezza non molto pronunciata ed una leggera scia sapida chiudono il sorso.
Il vino successivo è di Cantine Fina Hanami 2021 I. G. P. Terre Siciliane, è l’unico rosato che produce l’azienda. Ottenuto da uva Merlot, da vigne che si trovano nella vigna più alta dell’azienda, ad una quota di ottocentocinquanta metri sul livello del mare, cosa che garantisce una buona freschezza al vino. Infatti al sorso ha una grande acidità che gli dona carattere ed ha una buona personalità e struttura. I profumi che esprime sono molto accattivanti: pompelmo, salvia, accenni di origano e citronella.
L’Aura Florum 2020 di Cantine Sant’Agata è un blend di ben cinque vitigni, Nebbiolo, Grignolino, Syrah, Ruché e Brachetto. Rispetto a tutti gli altri assaggiati prima, ha un timbro diverso. Cominciando dalle note organolettiche, dalle quali si evincono note di melograno, mandarino e ricordi di uva sultanina. Vino di buona struttura, con la spalla acida che viene accompagnata dalla buona sapidità. All’assaggio riesce a dare più di quanto esprime con il corredo aromatico. Lungo e con una buona progressione.
Paolo Calì con Osà 2021 I. G. T. Terre Siciliane rappresenta una sfida alle condizioni estreme per la produzione di un vino rosato ottenuto da uva Frappato. Nella zona del Vittoriese, in provincia di Ragusa, il suolo nel periodo estivo può arrivare a temperature elevatissime, ma questo non impedisce di poter ottenere un vino rosato che abbia freschezza e che sia duttile e di facile beva, conservando una buona struttura per renderlo un vino polivalente. Dal calice si percepisce la fragola, una leggera speziatura, in maniera tenue la foglia di pomodoro. Fresco all’assaggio e con una buona verticalità. Persistenza discreta.
L’azienda Michele Calò e Figli, produce il Cerasa 2021 Salento Rosato I. G. P. ottenuto da uva Negroamaro. Questo rosato si differenzia rispetto agli altri, perché assomiglia più ad un rosso che non ad un bianco. Al sorso è ricco e polposo, rotondo e possente al palato con una grande struttura. I sentori sono di mora e lampone, arricchiti da accenni di melograno e di floreale. Riesce a conservare una beva agile, pur avendo una struttura da vino rosso.
Si conclude con un’Etna Rosato D. O. C., Sciauro 2021 di Feudo Pignatone. Sciauro che in dialetto siciliano significa odore, profumo. Dalla consulenza enologica di Emiliano Falsini. Il vino svolge la fermentazione in contenitori di legno ed un successivo affinamento di tre mesi in botti. I profumi emanati dal calice sono principalmente di miele e di liquirizia, per poi far affiorare una leggera nota di tabacco. Sorso pieno e rotondo. Un’acidità smussata dal passaggio in legno. Lungo al sorso.
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