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TRA VIGNETI E ULIVETI ALLA SCOPERTA DELLE ECCELLENZE ENOGRASTRONOMICHE DELLA BARBAGIA – il territorio di Mamoiada

Dopo aver descritto gli areali di Orgosolo (link) e Oliena (link), ci spostiamo a Mamoiada per proseguire nel racconto del nostro tour enogastronomico in Barbagia, alla ricerca della cultura e delle tradizioni che animano il lavoro dei viticoltori di quest’area centrale della Sardegna, con territori più aspri e meno popolati rispetto quelli che i vacanzieri estivi possono riscontrare nelle splendide località costiere di questo “piccolo continente”. Grazie ad un Incoming Press Tour organizzato dal GAL Barbagia (Gruppo di Azione Locale, https://www.galbarbagia.it/gal/), con il supporto delle esperte di Ideazione srl ed Enora, abbiamo partecipato a degustazioni ed incontri con i produttori vitivinicoli ed olivicoli dei comuni di Oliena, Orgosolo e Mamoiada. L’organizzazione dell’evento ricade nel progetto di valorizzazione delle filiere vinicole e oleicole della Barbagia, con l’obiettivo di aumentare la conoscenza di questa zona della Sardegna, valorizzando in particolare le sue eccellenze enologiche ed oleiche. Durante le tre giornate del tour il nostro gruppo, formato da esperti giornalisti e influencer nazionali ed internazionali del settore Vino e Olio, ha avuto modo, attraverso la sapiente guida dei referenti territoriali del Gal, dei produttori e delle associazioni locali, di esplorare dal vivo i luoghi, apprenderne la storia, le consuetudini ed i valori, ricostruendo il percorso che le tre realtà territoriali hanno seguito per arrivare ad essere ciò che sono oggi e capire quelle similitudini e diversità che hanno influito ed influiscono, ad esempio, anche sui diversi stili che abbiamo riscontrato nei loro vini, oggetto principale, insieme alla produzione olivicola, del nostro tour. Questo territorio, abbiamo potuto verificare, ha delle produzioni tipiche di pregio, ma scarsamente conosciute al di fuori dell’isola; la proprietà è molto frazionata e di conseguenza la capacità commerciale e rappresentativa è molto limitata. Uno degli obiettivi principali del GAL è quindi di creare un progetto di rete, con tutti i produttori che vogliono parteciparvi, per poi presentarsi, specie all’estero, con una adeguata forza commerciale e di comunicazione.

Scorcio panoramico della Barbagia

 

La Barbagia è una subregione della Sardegna (che al suo interno si suddivide in ulteriori “regioni storiche”) costituita dall’areale del Gennargentu e dell’Ogliastra, dal Supramonte e dal nuorese fino a Bitti. Un’area poco popolata, caratterizzata da un territorio dove prevale una natura incontaminata ricca di boschi e foreste.

Panorama del Comune di Mamoiada


Mamoiada è un comune di circa 2400 abitanti situato nella parte più interna della, cosiddetta “Barbagia di Ollolai”, a 640 metri sul livello del mare, nella provincia di Nuoro. Il territorio comunale, altamente vocato per la viticoltura, è collinare, con altezze che variano dai 390 a oltre 1000 metri di altitudine ed ha una composizione dei suoli di tipo granitico sciolto a base acida. Vi risiedono circa 200 cantine familiari ed oltre 30 imbottigliatori. La superficie vitata complessiva è di circa 350 ettari suddivisi tra Cannonau (95%), e Granazza (o Granatza).

Viti impiantate nel suolo sabbioso a disfacimento granitico del territorio di Mamoiada

 

I vini di Mamoiada sono in qualche modo “più avanti” delle altre zone barbaricine in termini di notorietà nel mercato italiano e all’estero. Ciò è dovuto ad una maggiore promozione del territorio ed allo stile dei vini in termini più moderni e adatti alle richieste attuali dei consumatori. In particolare, i produttori della zona sono riusciti a mitigare la potenza tannica della varietà (il Cannonau), dando origine a vini di maggiore bevibilità e che evidenziano una matrice comune, in cui l’importante struttura del vitigno Cannonau viene mantenuta, ma abilmente integrata in un equilibrato mix di acidità e freschezza di beva, che si traduce in un sorso di notevole eleganza ed armonia.
Due associazioni di viticoltori – Mamojà e Vignaioli di Mamoiada – risiedono nel territorio ed hanno aggregato un considerevole numero di viticoltori al loro interno, che collaborano e scambiano esperienze tra loro, costituendo così un importante riferimento e forza commerciale verso il mercato, che avvantaggia anche gli altri produttori della zona.


Accompagnati dai produttori locali – Giovanni Ladu, Presidente di Mamojà; Marco Canneddu, di Vignaioli di Mamoiada; Mattia Muggittu di Cantina Muggittu; Giampiero Tramaloni di Cantina Tramaloni e Tore Sedilesu di Cantina Sedilesu – abbiamo avuto l’opportunità di visitare le sottozone vitivinicole del territorio circostante, a cui è seguito un momento conviviale con

Pranzo mamoiadino presso un locale “autoctono”, il ristorante Su Tapiu

 

aperitivo tra i vigneti della tenuta di Gian Piero Tramaloni e successivo pranzo presso il ristorante Su Tapiu, un locale particolare, ricavato da un’abitazione storica nel centro di Mamoiada e frequentato dai produttori locali – le cui etichette ovviamente abbondano nella lista dei vini , d’altronde il proprietario del ristorante Francesco Mulargiu è un produttore anche lui – e dove abbiamo degustato alcuni piatti tipici mamoiadini rivisitati in chiave moderna, come i “Macarrones Lados”: pasta fresca con ragù di “purpuza” (carne di maiale marinato), pecorino e crema di pecorino, oppure il Tiramisu artigianale alla Granazza (vino ottenuto dall’omonimo vitigno autoctono), vedi foto.

Presso il Centro Sociale del Comune si è svolta poi la degustazione dei vini, provenienti da 20 cantine del paese.

Molti i vini che le varie aziende hanno presentato in degustazione – tutti, va detto, di una qualità molto elevata -; di seguito la lista delle etichette assaggiate che più ci hanno colpito, in ordine di preferenza.

Barbagia Rosso “Ghirada Foddigheddu” 2021 – Cantina Montisci Vitzizzai
Sentori animali, di ribes e more, balsamico; tannini fitti e setosi, sorso succoso, scorrevole, di grande armonia ed eleganza.
Cannonau di Sardegna “Zibbo” 2022 – Cantina Marco Canneddu
Profumi di sottobosco, speziati e balsamici; al gusto è saporito, il tannino fine, integrato con l’acidità ed il frutto (ribes, more).
Cannonau di Sardegna “Ghirada Palagorrai” 2022 – Cantina Mussennore
Balsamico, con note di composta di frutta scura; corposo, alcolico, dal tannino potente ma levigato, in equilibrio con acidità, alcol e frutto.
Cannonau di Sardegna “Ghirada Fittiloghe Sa’ e Tundone” 2022 – Francesco Cadinu
Piccoli frutti di bosco e spezie scure caratterizzano l’olfatto; in bocca è fresco, vellutato, di grande bevibilità.
Barbagia Rosso “Ghirada Baduorane” 2022 – Cantina Mertzeoro
Profumi di More, ribes nero e mirtilli; al gusto è morbido e succoso, sapido, con tannini fini e dolci.
Cannonau di Sardegna “Don Zua” 2020 – Cantina Melis
Balsamico, con note di sottobosco, pepe nero ed erbe selvatiche; sorso corposo, dai tannini educati, con aromi di rabarbaro e china.
Cannonau di Sardegna “Mamuthone” 2022 – Giuseppe Sedilesu
Sentori di pepe nero, radici, caffè e liquirizia; sapido e saporito dai tannini fitti e fini, denota una elegante “leggerezza” e facilità di beva.
Barbagia Rosso “Dòvaru” 2022 – Cantina Dessolis
Erbe balsamiche, spezie e piccoli frutti di bosco scuri e maturi al naso, in bocca è sapido, succoso, di lunga persistenza.
Cannonau di Sardegna 2023 – Cantina Eminas
Fragranze di spezie, caffè e piccoli frutti di bosco; tannini levigati e acidità calibrata donano bevibilità e freschezza all’assaggio.
Barbagia Rosso “Tzappu” 2022 – Cantina Siotto
Sentori vinosi e speziati, seguiti da macchia mediterranea; il tannino è fine e saporito, gli aromi amaricanti inducono freschezza gustativa.
Barbagia Rosso “Ghirada Bakarru” 2022 – Gian Piero Tramaloni
Profumi floreali e fruttati (visciola e mora); sorso succoso, tannino fine e discreto, il finale sapido richiama la beva.
Barbagia Rosso “Ghirada Ocruarana” 2022 – Cantina Teularju
Fiori rossi, macchia mediterranea e frutta rossa al naso; tannini morbidi, sorso scorrevole e sapido.
Barbagia “Boeli Rosè” 2023 – Cantina Muggittu
Sentori accattivanti di fiori e bacche rosse, fragolina di bosco e ciliegie; aromi di bocca coerenti, beva elegante e saporita.
Cannonau di Sardegna “De Vidda” 2023 – Pasquale Bonamici
Bouquet di frutti di bosco, spezie, macchia ed erbe aromatiche; ingresso morbido nel palato, tannini fitti, acidità importante, aromi di ribes nero, more e prugne.
Cannonau di Sardegna “Berteru” 2022 – Cantina Gungui
Floreale, frutti di bosco scuri e chiodi di garofano all’olfatto; sorso amaricante, acidità e sapidità in primo piano, tannini vigorosi.
Cannonau di Sardegna “Ghirada Malarthana” 2021 – Cantina Mulargiu
Balsamico, pepe nero, sottobosco e frutti scuri al naso; tannini fitti e decisi, sorso amaricante e saporito.
Barbagia Rosso “Ghirada Garaunele A” 2022 – Cantina ‘Esole
Sentori floreali (geranio, iris), di macchia mediterranea, con note ematiche; sorso di elegante finezza, tannino leggermente astringente.
Barbagia Rosso “Ghirada Fittiloghe” 2021 – Cantina Vike Vike
Profumi di amarena, prugne, cuoio, con sfumature boisé; sorso fresco e pulito, tannini e acidità in primo piano.

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Sono un appassionato del mondo del vino, mi piacciono i profumi e i sapori che ogni bottiglia di vino racchiude, le sensazioni e le emozioni che trasmette. Mi piacciono molto anche i distillati, in particolare la grande varietà e specificità del mondo del whisky. Laureato in Fisica, con un passato di marketing manager nel settore Servizi e Innovazione di una società leader di telecomunicazioni, oggi critico enogastronomico per passione. Scrivo di Vino, Distillati ed Olio sulla testata giornalistica Vinodabere (www.vinodabere.it). Collaboro anche con le testate di settore “Luciano Pignataro (www.lucianopignataro.it)”, "Wining (www.wining.it)" ed “Epulae (www.epulaenews.it)”. Giudice per il concorso internazionale Grenaches du Monde. Assaggiatore per la “Guida Flos Olei“ di Marco Oreggia. Ho collaborato per l’edizione 2018 con la guida "I vini d'Italia" de l'Espresso. Sommelier AIS dal 2001, Sommelier AISO dell’Olio e degustatore iscritto all'albo per la Regione Lazio.

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