La cinquantaduesima edizione del VINITALY 2018 si è conclusa con numeri in continua crescita. Già la precedente aveva dato ottimi risultati che con quest’ultima sono stati confermati e incrementati. Se il numero di visitatori è rimasto grosso modo stabile (oltre 128.000), il dato più interessante è sul numero degli acquirenti che ha avuto un aumento di circa il 6%. Tutto questo è stato ben visibile durante le giornate della fiera (in particolar modo nella giornata di Lunedì 16 Aprile), dove nei padiglioni, negli stand e nei viali che collegano un padiglione ad un altro il via vai di persone era impressionante. Indubbiamente il VINITALY 2018 e l’Italia del vino hanno molto da offrire a livello vitivinicolo, basti pensare alle moltitudini di varietà di vitigni nel nostro paese, fra di cui molte varietà prima venivano trascurate e che oggi stanno riscuotendo un discreto successo.
Ma questo non basta, tant’è vero che nel settore riguardante i vini internazionali, la scelta quest’anno è stata veramente ampia rappresentando i vini di Sudafrica, Argentina, Cile, Paraguay, Brasile, Uruguay, Nuova Zelanda, Australia, Libano.
Fra l’altro il VINITALY 2018 è stato un valido palcoscenico, per diverse anteprime, fra produttori new entry, in primis Michele Placido, con un notevole afflusso di giornalisti, televisioni e di gente, nel suo stand nel padiglione della Puglia, per passare alla presentazione di nuovi vini, da parte di diversi produttori, in particolar modo siciliani, senza dimenticare la premiazione dei vincitori italiani del Corcorso Mondiale della Granache. Questo a testimoniare che ancor oggi, il VINITALY 2018, a livello commerciale, rimane una delle più importanti fiere e non solo a livello nazionale.
A seguire i vari assaggi, fatti nei vari padiglioni delle varie regioni italiane e non solo…
- Brut millesimato 2007 – D’Antan – 100% Cortese – La Scolca
Un quadro olfattivo, semplicemente fantastico, cera lacca, cuoio, pan di Spagna, croissant, con un finale leggermente floreale. Struttura e grande potenza, freschezza e lunghezza con un equilibrio fra le varie componenti veramente invidiabile.
- Barolo – Parafada 2014 – Palladino
Trama tannica fitta, sapidità da gran vino, asciutto e potente. Bel bilanciamento alcolcico – acido – tannico. I sentori di viola si accompagnano a ricordi di piccoli frutti di bosco e humus. Buona persistenza.
- Brunello di Montalcino – Madonna delle Grazie 2013 – Il Marroneto
Rosso lucente. I profumi sono di grande eleganza, con un nitido sentore di cera lacca, frutta surmatura, ciliegia acerba, con un finale mentolato e di eucalipto. Tannini ancora vivi, acidità che accompagnerà questo vino per anni. Progressione e persistenza buone. La retrolfattiva conferma un uso felice del legno. Un Brunello, veramente con tutti i connotati per essere considerato un gran vino, riuscendo a fornire potenza e piacevolezza, senza mai stancare.
- Taurasi riserva 2008 – Bellaria
Nel calice si presenta con un rosso rubino intenso. Al naso si sentono note minerali e di pietra focaia, seguite da note terziarie e di pepe, con finale di caffè. Sapido in bocca con chiusura minerale. Persistenza ottima, la progressione non è da meno. Un saggio passaggio in legno che non marca il vino (24 mesi in tonneau). Armonico, con un buon equilibrio fra la componente alcolica, acida e tannica.
- Etna Rosso – Martinella 2013 – Vivera
Rosso lucente scarico. Sentori di humus e frutti di bosco, con un finale di pietra focaia e pepe. Elegante in bocca, con un bell’equilibrio, sapido e lineare. Buona persistenza. Legno usato sapientemente. Considerato che l’annata 2013 sull’Etna è stata una delle più difficili, è un ottimo Etna Rosso.
- Vallée de la Beka – Liban – Domaine des Tourelles – Viogner, Chardonnay, Obeldi, Moscato d’Alessandria – LIBANO
Giallo scarico. Profumi delicati e nitidi, agrumati, floreali e di frutta candita. Fresco, elegante e lineare. Finale di pesca. Persistenza media.
- Torrontes – Don David Reserve 2016 – Elesteco – ARGENTINA
Profumi accattivanti, dall’agrumato (pompelmo), al floreale, con un leggero sentore di erba secca. Al palato riesce a confermare quanto sentito al naso, con la freschezza e la pienezza dei sentori fruttati e floreali. Armonico all’assaggio. Persistenza notevole e progressione buona.
- Etna Rosato – Ariel 2017 – Theresa Eccher
Rosa intenso. Pieno e ricco con profumi di uva sultanina e di erbaceo, con un finale di pepe rosa. Grande potenza e robustezza, controbilanciate da una bella freschezza. Un rosato che ha avuto al Vinitaly, la sua degna anteprima.
- Sicilia D. O. C. – Grillo 2017 – Tenuta Bastonaca
Altra new entry, che ha avuto il suo palcoscenico al Vinitaly. Potenzialità enormi per questo vino che è stato imbottigliato da qualche settimana. Avvicinando il calice al naso si sentono chiaramente la foglia di pomodoro e la nota agrumata (bergamotto), il tutto accompagnato da un sentore salmastro. Armonico al palato, con una bella freschezza e una sapidità che si fa sentire.
Come per tutte le cose importanti si inizia per gioco e poi... si fa sul serio. È dal 2006 che mi sono appassionato e sono stato introdotto nel mondo del vino, GRAZIE a MIO PADRE. Poi per capire qualcosa in più ho seguito un corso e..... nel 2013 ho conseguito il diploma di sommelier. A tutti coloro che sono appassionati di vino, dico che bisogna sempre provare e degustare vini diversi, cercando di capire quello che il vino ci trasmette, soffermandoci sulle sensazioni e sulle emozioni che può dare.
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