Con la parola “duello” ci viene da pensare ad una competizione del lontano passato, dove i contendenti, oltre che ad affrontarsi ad armi pari ed a rispettare regole ben precise, dovevano comportarsi lealmente. Il codice d’onore rendeva la battaglia, per quanto irruenta, un mezzo per stabilire chi fosse il migliore allietando il pubblico e i giudici presenti con uno spettacolo per alcuni versi affascinante.
Partendo da questo concetto, si è costruito “Vini in Duello“. Un evento che vede la viticoltura italiana sfidata da quella portoghese, con il fine di fortificare, attraverso un confronto e un vincitore “simbolico”, il legame, che da sempre unisce questi due popoli e che ultimamente sembra essersi fortemente intensificato.
È proprio questo il fine che, la società Italian-Portugal (I-P) operante -ad oggi- principalmente tra Italia e Portogallo, si prefigge di conseguire con questa singolare sfida, ma anche con tante altre iniziative.
I-P è formata da un gruppo di professionisti che si sono prefissati di rafforzare la cooperazione tra i due paesi attraverso delle mission ed una di queste è la della ricerca del “gusto”, nonché di nuovi sapori, per la valorizzazione dei prodotti gastronomici ed enologici italiani nell’attuale mercato portoghese che risulta essere oggi in forte crescita.
Si sono così organizzate delle importanti attività che hanno avuto come slogan: “Portogallo: seconda Patria degli Italiani“.
È da inserire in questo contesto la “sfida tra vini” avvenuta a Roma presso l’Osteria Mangiafuoco, fortemente voluta dal Gruppo Interparlamentare di Amicizia Italia-Portogallo, il cui compito è quello di rafforzare i rapporti amicali e di reciproca collaborazione tra i componenti dei rispettivi Parlamenti.
Un gruppo di appassionati ed esperti del settore enologico, di entrambi i paesi, si sono confrontati per scegliere, tra un drappello di vini a rappresentanza delle due viticolture, con un assaggio rigorosamente alla cieca, quelli che risultassero più capaci di raccogliere il consenso dei giudici tra i vini in sfida, mettendo d’accordo filosofie di pensiero e gusti, che per alcuni aspetti sono apparsi tra loro diversi.
Il duello ha visto prevalere:
tra i vini bianchi
Solar de Serrade Alvarinho 2016
Un vino prodotto da sole uve Alvarinho. Profumi di fiori bianchi ed erbe officinali (salvia) si mescolano a note di pesca e pompelmo. Una buona sapidità è accompagnata da una bella vena acida con un finale di pompelmo molto accattivante. Un vino con un ottimo rapporto qualità prezzo.
…mentre tra i vini rossi registriamo un ex-aequo
Touriga Nacional Aguia Moura 2013 – DOC Douro
Un vino che non appena viene versato mostra tutto il suo carattere sin dal colore. Un’esplosione di profumi ci invade, con note di frutta di sottobosco e spezie che si fanno largo tra profumi floreali con la viola in evidenza. Ricco, dinamico ed elegante allo stesso tempo, con una chiusura su spezie dolci interminabile.
Barolo Riserva 2007 – Fontanafredda (Nebbiolo 100%)
Un vino che sa esaltare le uve che lo generano. Ricordi di fragoline di bosco, mora, cuoio e spezie all’olfatto, mentre l’assaggio mostra un Barolo che riesce ad esprimere, nonostante l’età, tutte le potenzialità di cui è capace, con un tannino setoso che si accompagna ad una beva dinamica, e ad un finale lunghissimo di spezie dolci.
Per spirito di amicizia e collaborazione Vinodabere sarà presente a Lisbona il prossimo 29 Maggio 2018, presso l’istituto delle Denominazioni Nazionali (IVV), per replicare la bella esperienza di Roma. In questa occasione il numero di sfidanti provenienti da diverse regioni italiane sarà più agguerrito per portare a casa la vittoria simbolica di questa affascinante “sfida”.
E come suol dirsi in questi casi: “vinca il migliore ”
Pubblicazioni di altre foto dell’evento a cura dell’organizzazione
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