Il titolo di questo articolo è nato spontaneamente durante la degustazione dei vini proposti in assaggio alla stampa a Vini ad Arte 2019 che, come ogni anno, si è tenuta nella bellissima cornice del Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza. Il carattere allegro e esuberante, le vivaci tonalità cromatiche e la duttilità aromatica che si sono presentati in tutti vini delle annate degustate mi hanno fatto pensare agli acquerelli di Giovanni Paolo Bedini, pittore bolognese di metà ‘800, recentemente esibiti a Bologna in una mostra unica dal titolo: Giovanni Paolo Bedini. Il fascino della spensieratezza 1844-1924.
Giovanni Paolo Bedini. Il fascino della spensieratezza 1844-1924 – La veste nuova, olio su tela (fonte: Associazione Bologna per le Arti)
Tutte le valutazioni sui vini degustati sono state, in un certo qual modo, facilitate dalla conoscenza di ciò che mi aspettavo o meglio di ciò che potevo aspettarmi conoscendo la complessità del territorio romagnolo. Nulla di matematico, s’intende (e meno male!), ma la zonazione fatta sul territorio del Romagna Sangiovese è stata come un faro per cercare di riconoscere quel carattere peculiare che il vino assume a seconda della zona in cui è prodotto.
Le 12 sottozone indicate dalle Menzioni Geografiche Aggiuntive (MGA) contraddistinguono uno specifico areale in base alle caratteristiche pedologiche, orografiche e microclimatiche. E di conseguenza, ogni sottozona esprime un vino con specificità identitarie uniche connotate però da un comune denominatore: la vivacità e l’esuberanza che accompagnano una beva “spensierata” e mai banale che plasma perfettamente l’annata e la territorialità.
Tutti gli assaggi sono stati una progressione di sfumature che, con leggiadria e piacevolezza, raccontavano un territorio variegato e multiforme dove le formazioni marnose-arenacee dell’alto Appennino lasciano il posto alle vene gessose della valle del Lamone fino ai conglomerati arenacei dello “Spungone” lungo il torrente Marzeno. Un territorio antico che il tempo ha scolpito per dare vini in grado di interpretate al meglio la stagionalità dell’annata: briosità e incompiutezza per il Romagna Sangiovese Superiore 2018; frutto e spezie per il Romagna Sangiovese Superiore 2017; equilibrio e dinamicità per il Romagna Sangiovese Superiore Riserva 2016; austerità ed eleganza per il Romagna Sangiovese Superiore Riserva 2015.
Di seguito, gli assaggi più interessanti.
Romagna Sangiovese Superiore 2018
Vini grintosi, ancora un po’ immaturi, dotati di freschezza, spezie e buona struttura.
Crepe, Ca’ di Sopra – Marzeno
Le Papesse di Papiano, Villa Papiano – Modigliana
I Voli, I Sabbioni – Oriolo
Federico, Pandolfa Noelia Ricci – Predappio
Tre Rocche, Fattoria Nicolucci – Predappio
Romagna Sangiovese Superiore 2017
Vini variamente asciutti e speziati dal frutto sobrio talvolta sottotono.
Oriolo, I Sabbioni – Oriolo
Pandolfo, Pandolfa Noelia Ricci – Predappio
Bartimeo, Stefano Berti – Predappio
Notturno, Drei Donà – Predappio
Cesco 1938, Piccolo Brunelli – Predappio
Colombarone, Tenuta La Viola – Bertinoro
InTerra Rosso, Tenuta La Viola – Bertinoro
Torre di Roversano, Tenuta Il Plino – Bertinoro
Smembar, Maria Galassi – Bertinoro
Tàibo, Tenuta Santa Lucia – San Vicinio
Baruccia, Tenuta Casali – San Vicinio
Primo Segno, Villa Venti – Longiano
I Diavoli, Le Rocche Malatestiane – Rimini
Scabi, San Valentino – Rimini
Romagna Sangiovese Superiore e Superiore Riserva 2016
Vini dinamici, verticali, longevi connotati da sapidità e tannini eleganti.
Domus Caia, Stefano Ferrucci – Serra
Pietramora, Fattoria Zerbina – Marzeno
Vigna 1922, Torre San Martino – Modigliana
I Rifugi, I Sabbioni – Oriolo
I Nespoli, Poderi dal Nespoli – Predappio
Chiara Condello, Condé – Predappio
Vigna del Generale, Fattoria Nicolucci – Predappio
Pruno, Drei Donà – Predappio
Colmano di Predappio, Zanetti Protonotari Campi – Predappio
Dante 1872, Piccolo Brunelli – Predappio
Pandolfo Riserva, Pandolfa Noelia Ricci – Predappio
Clivo del Re, Tenuta Uccellina – Bertinoro
Quartosole, Tenuta Casali – San Vicinio
Sassignolo, Tenuta Santa Lucia – San Vicinio
Rocca di Ribano, Spalletti Colonna di Paliano – Longiano
Villa Rasponi, Spalletti Colonna di Paliano – Longiano
Longiano Riserva, Villa Venti – Longiano
Romagna Sangiovese Superiore e Superiore Riserva 2015
Ampiezza, complessità, lunghezza, evoluzione: solo le caratteristiche ritrovate in questi vini.
Contragrande, Branchini – Imola
Amarcord d’un Ross, Trerè – Brisighella
Olmatello, Felsina Podere la berta – Brisighella
Vigna dei Dottori, Fiorentini Vini – Castrocaro
Sasso, Pertinello – Predappio
P. Honorii, Tenuta La Viola – Bertinoro
Il Mastino, Le Rocche Malatestiane – Rimini
Di nota anche gli assaggi di Romagna Albana secco e passito.
Romagna Albana Secco
Vini dritti e lineari che fluttuano dalle note di frutta fresca per l’annata 2018 alle piante aromatiche per l’annata 2017.
Dutia, 2018 – Branchini
A, 2018 – Fattoria Monticino Rosso
Bianco di Ceparano, 2018 – Fattoria Zerbina
I Croppi, 2018 – Celli
Fondatori GP, 2018 – Az. Merlotta
Valleripa, 2018 – Tenuta Casali
Romagna Albana 2017 – La Franzona
Amarcord ‘un Bianc, 2017 – Trerè
Albaplino, 2017 – Tenuta il Plino
Romagna Albana Passito
Cromaticità dorate fino al ramato per vini morbidi, eleganti resi scattanti da sapidità e freschezza.
Carpe diem, 2017 – Spalletti Colonna di Paliano
Arrocco, 2017 – Fattoria Zerbina
D’or Luce – botrytis, 2016 – Branchini
Kiria, 2016 – Calonga
Romagna Albana Passito 2015 – Fattoria Monticino Rosso
Passito, 2015 – Bissino Raffaella
Sibilla, 2015 – Poderi delle Rocche
Olimpia, 2013 – Ballardini Riccardo
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