Si è svolta a Roma, nella cornice dell’ Hotel Radisson, l’apprezzata manifestazione Aglianico a Roma. Tra i seminari collegati all’evento molto interessante è stato quello dedicato ad una verticale di Taurasi Riserva di Mastroberardino.
Il seminario è stato guidato da Luciano Pignataro e dall’enologo dell’azienda Massimo Di Renzo e ci ha dato la possibilità di toccare con mano le capacità di invecchiamento dell’Aglianico.
Il Taurasi è stata la prima D.O.C.G. del Sud, dal 1993, per la normativa del disciplinare si può consultare:
http://catalogoviti.politicheagricole.it/scheda_denom.php?t=dsc&q=1065
L’Aglianico, essendo un vitigno tardivo, può risentire più di altri dell’andamento climatico dell’annata.
L’azienda Mastroberardino è una delle più antiche d’Italia, fondata nel’700, si è affermata nell’arco di dieci generazioni come una delle più solide entità della Campania. Situata nel cuore dell’Irpinia, ad Atripalda, ben presto si arricchirà di un Museo del Vino che ne ripercorrerà i 250 anni di storia. Le superfici di proprietà ammontano a 250 ettari quasi tutti dedicati alla viticoltura.
Il Taurasi Riserva Radici viene prodotto nella Tenuta di Montemarano su 16 ettari di terreni argilloso-calcarei ricchi di ceneri vulcaniche e rocce affioranti, tra i 500 ed i 650 mt. s.l.m., con esposizione Sud-Est, nella zona più a sud della D.O.C.G. Ciò garantisce, oltre ad una discreta piovosità, una buona escursione termica diurna che aiuta l’evoluzione del corredo olfattivo del vino garantendogli eleganza e buona acidità. L’allevamento, a spalliera con potatura a cordone speronato, prevede una densità di 3.500 ceppi/ettaro con una resa media di 45 quintali per ettaro.
La degustazione ha riguardato 15 annate, tra il 1997 ed il 2012, dandoci modo di valutare con cognizione di causa l’evoluzione del vino nel corso degli anni. Radici è stato prodotto per la prima volta nel 1986 ed è stato concepito come vino di punta dell’azienda.
Iniziamo, quindi, ad addentrarci nelle varie annate che ci sono state proposte: 1997, 1998, 1999, 2006, 2007, 2009, 2011 e 2012.
I dati comuni a tutte le annate sono stati: D.O.C.G. Taurasi Riserva, l’uvaggio 100 % Aglianico, la permanenza per 30 mesi in barriques di rovere francese e botti di rovere di Slavonia, affinamento per circa 40 mesi in bottiglia.
2012
Annata di inverno freddo con neve. Estate calda e siccitosa con notti fresche. Buona annata nella zona con polifenoli e tannini equilibrati. Vendemmia a fine ottobre.
Colore rubino pieno. Naso con ciliegia in evidenza a cui seguono rimandi tostati, cenere, liquirizia, note agrumate e humus. Bocca larga ma fresca e puntuta, tannini presenti anche se di buona finezza. Finale ammandorlato e lungo. Si rivela più maturo al naso che alla bocca. Una bottiglia che può attendere ancora. Alcool 14 %. 91/100
2011
Inverno freddo ed estate calda, specialmente a partire da agosto, poche piogge, buone escursioni termiche. Vendemmia a fine ottobre. Colore rubino pieno. Naso con frutta rossa in evidenza, ciliegia, prugna, tabacco ed eleganti note balsamiche. Bocca piena, croccante, fresca ed ancora assai tannica, finale lungo. Altra bottiglia che può attendere a lungo. Alcool 13,5 %. 90/100
2009
Annata più “tradizionale” con piogge ad ottobre e vendemmia ai primi di novembre. Colore rubino pieno. Naso con ciliegia in evidenza, prugna, cenere, nota di rabarbaro, legno di cedro, liquirizia e sottobosco. Bocca equilibrata, fresca, tannini vellutati e finale lungo. Bottiglia già pronta. Alcool 13,5 % . 92/100
2007
Annata “perfetta” con inverno freddo, estate calda, ma non troppo, e piogge al momento “giusto”. Vendemmia soleggiata. Colore rubino scuro. Naso di frutta rossa in conserva, sentori quasi medicinali, tabacco, liquirizia. Un po’ “stretto”, ma caldo, con tannini levigati, fresco e di buona persistenza. Bottiglia che può aspettare. Alcool 13,5 %. 89/100
2006
Estate fresca con ritardo nella maturazione che ha dato più eleganza aromatica, freschezza e finezza. Colore rubino, quasi granato fitto, senza cedimenti. Naso intenso di frutta rossa in evidenza, eucalipto, humus e sottobosco, cenere, carruba, cuoio. Bocca fresca ed un po’ “spigolosa”, più magra del naso, buona persistenza. Bottiglia interessante che può ancora aspettare. Alcool 13,5 %. 90/100
1999
Annata favorevole all’Aglianico, vendemmia a fine ottobre. Buona evoluzione varietale. Colore rubino pieno, limpido. Naso di frutta rossa ancora viva, tabacco, liquirizia, note fumé ed agrumate, legno di scatola di sigari. Bocca larga ed equilibrata, tannini vellutati, freschezza ed estrema bevibilità. Bella bottiglia che non risente del passare degli anni. Alcool 13,5 %. 93/100
1998
Annata con andamento climatico disarmonico. Primavera ed estate piovose poi caldo ma ventilato con buone escursioni termiche. Colore rubino ancora vivo e limpido.Naso ancora chiuso con frutta rossa in evidenza, tabacco, liquirizia e humus. Bocca equilibrata, fresca ma un po’ corta. Bottiglia interlocutoria. Alcool 13,5 %. 89/100
1997
Annata del “secolo” per questo vino. Estate calda e secca con forti escursioni termiche nel finale. Colore rubino limpido senza cedimenti. Naso ancora con frutta rossa in evidenza, note agrumate, mentolato, tabacco e sottobosco. Bocca equilibrata, ancora fresca, tannini levigati ed eleganti, lunga persistenza. La migliore bottiglia tra quelle in batteria. Alcool 13,5 % . 95/100
Dopo aver perso tempo, lavorando su navi e treni, finalmente sono riuscito a giungere sulle rive dell'Oceano del Vino ed a tuffarmi nel mio elemento. Bere, nelle giuste quantità, non è mai tempo perso.
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