In un periodo come questo, in cui ProWein viene rinviato con data da destinarsi e, nonostante le rassicurazioni, anche Vinitaly rischia di saltare, è più che mai importante sottolineare il coraggio di dare vita a manifestazioni che possano suscitare l’interesse del mondo del vino, sfidando la psicosi collettiva del Corona Virus.
L’esempio ci viene da Terre di Toscana, evento organizzato dalla testata Acquabuona, in scena oggi e domani in Versilia a Lido di Camaiaore.
Grande affluenza di pubblico, con una buona percentuale di pubblico giovanile, che ci fa ben sperare per il futuro della cultura enoica nel nostro paese.
Il calo previsto a seguito della psicosi collettiva del virus non c’è stato, o se presente è stato molto contenuto.
Tantissimi i vini in assaggio, quasi 700 di circa 140 aziende.
Per ragioni di praticità vi proponiamo la lista dei nostri migliori assaggi senza commento sugli stessi, ma fidatevi, si tratta di tutti vini che superano i nostri 90 centesimi.
Orcia Riserva 2016 e Frasi 2016 dell’azienda I Capitoni
Chianti Classico 2015 – Castell’in Villa
Chianti Classico Riserva Caparsino 2016 – Caparsa
Brunello di Montalcino Ragnaie V.V. (Vigna Vecchia) 2015 – Le Ragnaie
Rosso di Montalcino 2017, Brunello di Montalcino 2015, Brunello di Montalcino Madonna delle Grazie 2015 dell’azienda Il Marroneto
Brunello di Montalcino 2015, Brunello di Montalcino Riserva Gli Angeli 2013 dell’azienda La Gerla.
Brunello di Montalcino Riserva Diecianni 2010 – Le Chiuse
Messorio 2016 e Scrio 2016 dell’azienda Le Macchiole
Vino Nobile di Montepulciano Il Nocio 2016 – Boscarelli
Chianti Classico Riserva Rancia 2017 – Fèlsina
Sterpato 2016 – Varramista
Brunello di Montalcino 2015, Brunello di Montalcino Riserva 2013 dell’azienda Fattoi
Carmignano Riserva Elzana 2016 e Carmignano Riserva Montalbiolo 2016 di Fattoria Ambra
Metodo Classico 2015 – Montellori
Syrah Suisassi 2017 – Duemani
Vino Nobile di Montepulciano Riserva Bossona 2013 – Dei
Pinot Nero Brendino 2016 – Cuna di Federico Staderini
Chianti Rùfina 2016 – Colognole
Brunello di Montalcino 2015 – Poggio di Sotto
Brunello di Montalcino 2015 – Mastrojanni
Vino Nobile di Montepulciano Messaggero 2015 – Montemercurio
Rosso di Montalcino 2018 e Brunello di Montalcino 2015 dell’azienda Lisini
Chianti Classico Riserva 2016 – Monsanto
Chianti Classico Gran Selezione Vigna Vecchia 2016 – Vecchie Terre di Montefili
Brunello di Montalcino 2015 e Rosso di Montalcino 2018 di Tenuta di Sesta
Syrah Apice 2016 – Stefano Amerighi
Brunello di Montalcino Vigna del Suolo 2015 – Argiano
Chianti Classico Riserva 2016 – Badia a Coltibuono
Brunello di Montalcino 2015 – Fuligni
Rosato Toscano Fuori Misura 2019, Percarlo 2016, e Chianti Classico Riserva 2016 dell’azienda San Giusto a Rentennano
Brunello di Montalcino Bramante 2015 – San Lorenzo
Rosso di Montalcino 2018 e Brunello di Montalcino 2015 dell’azienda Sesti
Colli di Luni Vermentino Fosso di Corsano 2018
Chianti Classico Gran Selezione San Marcellino 2015 – Rocca di Montegrossi
Cavalli 2015 -Tenuta degli Dei
Chianti Classico 2018 – Riecine
Riecine 2016 – Riecine
In ultimo abbiamo assaggiato in anteprima l’annata 2017 del Sassicaia, che si presenta ricca, strutturata, con frutti rossi e spezie in evidenza, con toni di maturità e di leggera evoluzione. Sospendiamo il giudizio in attesa di poterlo degustare più in là attendendo un maggiore affinamento in bottiglia.
Giornalista enogastronomico, una laurea cum laude in Economia e Commercio all'Università La Sapienza di Roma, giudice in diversi concorsi internazionali, docente F.I.S.A.R.. Ha una storia che comprende collaborazioni con Guide di settore. Per citare solo le ultime : Slow Wine (Responsabile per la Sardegna edizioni 2015 e 2016), I Vini de L'Espresso (vice-curatore e coordinatore nazionale edizioni 2017 e 2018), I Ristoranti d'Italia de L'Espresso (edizioni dalla 2010 alla 2018). Collabora con le testate: www.lucianopignataro.it , www.repubblica.it/sapori. Ha scritto alcuni articoli sul quotidiano "Il Mattino" e su www.slowine.it. Ha una passione sfrenata per quel piccolo continente che prende il nome di "Sardegna", per le sue terre e per la sua gente.
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