Quarantotto vini premiati da sei regioni del Sud Italia, suddivisi in sedici categorie tra denominazioni d’origine e vitigni.
È questo il risultato del concorso Sud Top Wine ideato dal giornale online Cronache di Gusto e giunto alla seconda edizione. Nei giorni scorsi una giuria presieduta dall’esperto
Daniele Cernilli, alias DoctorWine e da altri professionisti di fama internazionale quali Enrico Donati, (docente Wset e fondatore di Veni Vidi Vini); Federico Latteri (Cronache di Gusto); Erik Klein (Export Manager, Italian Wine Ambassador, Vinoteka e Vinko.sk); Alessandra Piubello (Guida Oro I Vini di Veronelli e Spirito di Vino e Decanter), ha valutato oltre 500 etichette e decretato i più buoni.
Ecco l’elenco:
Etna Doc Bianco
1. Etna Doc Bianco Superiore Pietra Marina 2016 – Benanti
2. Etna Doc Bianco Millemetri 2015 – Feudo Cavaliere
3. Etna Doc Bianco Superiore Contrada Villagrande 2017 – Barone di Villagrande
Etna Doc Rosso
1. Etna Doc Rosso Contrada Sciaranuova V.V. 2017 – Tenuta Tascante – Tasca d’Almerita
2. Etna Doc Rosso Contrada Santo Spirito 466 2016 – Palmento Costanzo
3. Etna Doc Rosso Contrada Pignatùni 2018 – Famiglia Statella
Vini rossi siciliani da Nero d’Avola (Sicilia Doc e altre Doc)
1. Sicilia Doc Nero d’Avola Donnatà 2018 – Alessandro di Camporeale
2. Sicilia Doc Nero d’Avola Nero d’Altura 2017 – Tenute Lombardo
3. Sicilia Doc Nero d’Avola Insieme 2019 – Santa Tresa
Sicilia Doc Grillo e Sicilia Doc Catarratto
1. Sicilia Doc Grillo Grappoli del Grillo 2018 – Marco de Bartoli
2. Sicilia Doc Grillo Lalùci 2019 – Baglio del Cristo di Campobello
3. Sicilia Doc Grillo Berlinghieri 2019 – Di Legàmi
Altri vini rossi siciliani Doc e Docg (Varie denominazioni – solo vini prodotti con vitigni autoctoni o blend con autoctoni)
• Faro Doc 2014 – Chiano Conti
• Sicilia Doc Nerello Mascalese Alberelli di Giodo 2018 – Alberelli di Giodo
• Sicilia Doc Rosso Pietre a Purtedda da Ginestra 2017 – Centopassi
Altri vini bianchi siciliani Doc (Varie denominazioni – solo vini prodotti da vitigni autoctoni o blend con autoctoni)
1. Siracusa Doc Bianco Cyane 2019 – Pupillo
2. Pantelleria Doc Zibibbo Pietra Nera 2019 – Marco De Bartoli
3. Pantelleria Doc Bianco Isesi 2018 – Cantine Pellegrino
Taurasi Docg
1. Taurasi Docg Renonno 2014 – Salvatore Molettieri
2. Taurasi Docg Riserva Santa Vara 2009 – La Molara
3. Taurasi Docg Riserva La Loggia del Cavaliere 2013 – Tenuta Cavaliere Pepe
Greco di Tufo Docg
1. Greco di Tufo Docg 2018 – Cantine Terranera
2. Greco di Tufo Docg Vigna Laure 2018 – Cantine di Marzo
3. Greco di Tufo Docg 2019 – Historia Antiqua
Fiano di Avellino Docg
1. Fiano di Avellino Docg 2019 – Terre d’Aione
2. Fiano di Avellino Docg 2019 – Di Meo
3. Fiano di Avellino Docg Contrada Sant’Aniello 2016 – Vigne Guadagno
Aglianico del Vulture Doc e Aglianico del Vulture Superiore Docg
1. Aglianico del Vulture Superiore Docg Serpara 2016 – Re Manfredi
2. Aglianico del Vulture Doc Titolo by Amphora 2017 – Elena Fucci
3. Aglianico del Vulture Doc Donato D’Angelo 2017 – Donato D’Angelo
Cirò Rosso Doc
1. Cirò Doc Rosso Classico Superiore Riserva Duca Sanfelice 2017 – Librandi
2. Cirò Doc Rosso Classico Superiore Riserva Colli del Mancuso 2017 – Ippolito 1845
3. Cirò Doc Rosso Classico Superiore Riserva 2017 – Caparra & Siciliani
Vini rossi pugliesi a base di Primitivo
1. Gioia del Colle Primitivo Doc Chakra 2018 – Giovanni Aiello
2. Salento Igt Primitivo ES 2018 – Gianfranco Fino
3. Salento Igt Primitivo Per Lui 2016 – Leone de Castris
Vini rossi pugliesi a base di Negroamaro
1. Salice Salentino Dop Salice 2016 – Varvaglione 1921
2. Lizzano Dop Negroamaro Superiore Anima di Negroamaro 2017 – Tenute Emèra
3. Salice Salentino Dop Riserva Cantalupi 2017 – Conti Zecca
Vini bianchi sardi a base di Vermentino
1. Vermentino di Gallura Docg Superiore Maìa 2019 – Siddùra
2. Isola dei Nuraghi Igt Santigaìni 2016 – Capichera
3. Vermentino di Sardegna Doc VRM 2016 – Quartomoro di Sardegna
Vini rossi sardi a base di Cannonau
1. Cannonau di Sardegna Doc Nepente di Oliena Riserva Pro Vois 2015 – Fratelli Puddu
2. Cannonau di Sardegna Doc Riserva Ballu Tundu 2015 – Giuseppe Sedilesu
3. Cannonau di Sardegna Doc Mamaioa 2018 – Contini
Vini Rosati (Tutte le denominazioni di Sicilia, Calabria, Puglia, Campania, Basilicata e Sardegna)
1. Salento Igp Rosato Cantalupi 2019 – Conti Zecca
2. Etna Doc Rosato Millemetri 2016 – Feudo Cavaliere
3. Terre Siciliane Igt Rosato Radici 2018 – Barone Beneventano della Corte
La premiazione è avvenuta venerdì 27 novembre, a partire dalle ore 16, in diretta streaming su Cronache di Gusto sui suoi canali YouTube, Facebook e Instagram ed è stata presentata da Fabrizio Carrera, direttore di Cronache di Gusto e ideatore di Sud Top Wine. “Abbiamo organizzato una degustazione eroica, visti i tempi – interviene Carrera – e siamo riusciti nel nostro obiettivo: realizzare la seconda edizione di Sud Top Wine, il concorso ideato per promuovere i migliori vini del Sud Italia. Siamo contenti per la grande partecipazione di aziende. Siamo ancora all’inizio di un percorso che vuole creare grandi opportunità per i vini del Sud Italia. Quella con Colangelo & Partners, autorevole agenzia di pubbliche relazioni di New York, è la prima di una serie di sinergie e collaborazioni che hanno l’obiettivo di creare nuovi ponti per far conoscere all’estero i bianchi, i rosati e i rossi di questa parte d’Italia che possono primeggiare per qualità, potenzialità e soprattutto una grande biodiversità. Abbiamo creato un sito interamente in lingua inglese che aggiorneremo frequentemente e che diventerà una vetrina per vini del Sud Italia“.
A presiedere la giuria di esperti, Daniele Cernilli, il quale ha dichiarato: “Appena 15 anni fa i vini del Sud Italia erano considerati veramente l’ultima frontiera. C’erano pochissimi produttori, basti pensare che soltanto 30 o 40 anni fa, per esempio, i produttori dell’Etna erano 3 o 4 non di più, adesso sono più di 100, quindi stiamo parlando di una vera e propria rivoluzione. Un concorso come questo dà atto al fatto che le cose sono cambiate radicalmente, oggi il centro Sud può avere veramente il suo spazio, la sua visibilità e i suoi meriti all’interno della critica enologica internazionale e del mondo del vino di alta qualità”.
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