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Sicilia – I Principi di Spadafora presentano il loro nuovo vino bianco a basso grado alcolico, ”Il cuGino”

L’Azienda

l’Azienda Agricola dei Principi di Spadafora si trova a Virzì, nella parte sud-occidentale del territorio di Monreale, ad ovest di Camporeale, non lontano dalla costa settentrionale della Sicilia che dista circa 16 Km. Si tratta di un’area collinare caratterizzata da un paesaggio rurale. Non ci sono centri abitati nelle immediate vicinanze, ma solo campagna con vigneti, oliveti ed altre coltivazioni. Qui l’agricoltura ha sempre rappresentato il cardine di tutte le attività. La superficie vitata si estende per 100 ettari, costituiti da un grande mosaico di piccole parcelle, ad altitudini comprese tra 220 e 400 metri sul livello del mare, intorno al nucleo centrale dell’azienda costituito dalla cantina e da diversi edifici adiacenti. Don Pietro dei Principi di Spadafora, il fondatore dell’azienda, ereditò la tenuta dallo zio Michele De Stefani, abile agricoltore ed allevatore di cavalli da corsa. Don Pietro, con lungimiranza, valorizzò i vitigni autoctoni siciliani e introdusse varietà alloctone, ponendo le basi per la produzione di vini di eccellenza.

Oggi l’azienda è condotta da Francesco Spadafora, figlio di Don Pietro, che continua a coltivare la tradizione di famiglia, affiancato dalla figlia Enrica. L’azienda pratica un’agricoltura biologica, nel pieno rispetto della vite e del terroir, facendo uso esclusivamente di prodotti naturali e vinificando senza l’impiego di solforosa; vengono utilizzati rigorosamente lieviti prodotti dalle stesse uve.

Il Nuovo Vino

Come spiega Francesco Spadafora: <<Il nome da noi scelto è “Il cuGino” per un motivo molto semplice, perché si tratta di un vino (da uve Grillo) che pur essendo differente ha uno stretto legame con il Grillo storico dell’azienda (denominato “Principe G”); quindi, ci piace definirlo il cugino del “Principe G”>>.   Il cuGino è un bianco fresco e immediato, che nasce da un’esigenza agricola in un’annata molto calda: non era stato programmato, né studiato a tavolino, ma è il risultato del tentativo ragionato di trasformare le condizioni climatiche estreme, oggi più frequenti che mai, in un’opportunità, quella di produrre un vino che va incontro al gusto attuale (in particolare per le fasce più giovani dei consumatori), orientato su vini freschi e bassi in alcol, restando comunque in linea con la filosofia e la qualità produttiva aziendale. Si dichiara soddisfatto del risultato Francesco Spadafora che, pensando al futuro, spiega: “E’ difficile dire come faremo il cuGino l’anno prossimo perché le variabili relative all’andamento climatico sono tante, ma una cosa è sicura, questo vino verrà dalla parte meno produttiva dei vigneti, perché vendemmiando prima devo dargli struttura, cosa che può venire solo da pochi grappoli”.

Le nostre note di degustazione.

Terre siciliane IGT “Il cuGino” 2024, 10,5 % Alcol

Il nuovo vino bianco dell’azienda è stato prodotto per la prima volta con la vendemmia 2024. È ottenuto da uve Grillo vendemmiate precocemente a fine luglio, selezionando i grappoli migliori su 3 diversi appezzamenti. La composizione dei terreni, posti a 300 metri di altitudine con esposizione nord-ovest, è sabbiosa-argillosa. La vinificazione è stata effettuata, come d’uso, in cemento, per mezzo di lieviti indigeni (pied de cuve). La resa è 70 ettolitri/ettaro. Dopo la malolattica il vino affina 3 mesi sui lieviti in vasca di acciaio. L’imbottigliamento è stato fatto durante la prima decade di gennaio.

Colore: giallo paglierino con riflessi verdolini.

Naso: Molto floreale (rosa bianca, gelsomino, tiglio, zagara), con note di cedro e melone; delicato, aromatico e balsamico.

Palato: Frutta bianca fresca (cedro, lime), sorso levigato, teso e sapido, di buona consistenza; con una lunga scia salina e rinfrescante. Un bianco di facile approccio, con pochi aromi, ma netti, di impatto immediato e di sorprendente bevibilità.

Abbiamo assaggiato anche l’altro vino da uve Grillo in purezza, il “Principe G”, il Grillo storico dell’azienda, così da avere un confronto con il nuovo arrivato.

 

 

Terre siciliane IGT “Principe G” 2021, 13 % Alcol

Ottenuto da uve Grillo in purezza, su terreni con granulometria sabbiosa-argillosa, posti a 350 metri di altitudine con esposizione ovest. La vendemmia viene effettuata a metà settembre. La fermentazione avviene spontaneamente da pied de cuve in vasca di cemento, l’invecchiamento è di 12 mesi in vasca e 4 mesi in bottiglia. La resa è 45 ettolitri/ettaro. Questa etichetta rappresenta la produzione classica dell’azienda, ne vengono prodotte 7.000 bottiglie.

Colore: giallo dorato brillante

Naso: fruttato intenso, con sentori di albicocca, pesca bianca matura e cedro, chiude con sfumature floreali e di marzapane.

Palato: ricco, sostanzioso, con aromi di miele, frutta bianca matura e agrume. Il sorso è sapido, succoso, integro e fresco, ha un’acidità equilibrata, con una sottile nota salina che accompagna il lungo finale.

Si tratta di un vino con un target diverso rispetto al precedente, con uno stile più tradizionale: è più complesso, strutturato, da abbinare a piatti a base di pesce, carni bianche, o a formaggi a pasta semi morbida.

 

Azienda Agricola Dei Principi Di Spadafora 

C.da Virzì, Monreale, Italy

Telefono: +39.091.514952; +39.091.6703322; +39.320.7025696

Fax: +39.091.6703360

e-mail: info@spadafora.com

 

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Sono un appassionato del mondo del vino, mi piacciono i profumi e i sapori che ogni bottiglia di vino racchiude, le sensazioni e le emozioni che trasmette. Mi piacciono molto anche i distillati, in particolare la grande varietà e specificità del mondo del whisky. Laureato in Fisica, con un passato di marketing manager nel settore Servizi e Innovazione di una società leader di telecomunicazioni, oggi critico enogastronomico per passione. Scrivo di Vino, Distillati ed Olio sulla testata giornalistica Vinodabere (www.vinodabere.it). Collaboro anche con le testate di settore “Luciano Pignataro (www.lucianopignataro.it)”, "Wining (www.wining.it)" ed “Epulae (www.epulaenews.it)”. Giudice per il concorso internazionale Grenaches du Monde. Assaggiatore per la “Guida Flos Olei“ di Marco Oreggia. Ho collaborato per l’edizione 2018 con la guida "I vini d'Italia" de l'Espresso. Sommelier AIS dal 2001, Sommelier AISO dell’Olio e degustatore iscritto all'albo per la Regione Lazio.

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