Vi abbiamo già fornito un primo resoconto (link) della nostra partecipazione all’ottava edizione di “ShowRUM – Italian Rum Festival” che si è tenuto a Roma il 2 e 3 ottobre presso il Centro Congressi dell’A.Roma Lifestyle Hotel. È stato un evento che ha visto una grande partecipazione di pubblico e operatori: circa 3.800 visitatori rispetto i 2.200 dell’edizione del 2019. I partecipanti hanno potuto scegliere cosa degustare tra oltre 70 marchi e circa 400 etichette, oltre alle degustazioni accessibili in 10 masterclass gratuite. Tanti Rum e Cachaça da assaggiare e degustare quindi di cui vi abbiamo in parte riferito e con questo nostro secondo report sull’evento vogliamo completare la nostra descrizione, raccontandovi gli interessanti incontri ed assaggi fatti.
L’ideatore, organizzatore e direttore dell’evento ShowRUM, fin dalla sua nascita, è Leonardo Pinto, uno dei maggiori esperti di rum in Europa, conosciuto come “The Rum Searcher”. Esperto di Brand Building, formazione e consulenza per import/export, vendita e posizionamento di mercato per il mondo del rum in Italia. Nel 2004 ha aperto il suo blog, Isla de Rum (www.isladerum.com), diventato in pochi anni un punto di riferimento del settore, con l’obiettivo di valorizzare la cultura del rum sul mercato italiano e di elevarne la qualità del consumo attraverso la conoscenza del prodotto. Dal 2012 ha sviluppato un piano di formazione dal titolo “RUM MASTER” che tratta di storia del rum, processo di produzione, legislazione, etichettatura e tecniche di degustazione avanzata e si rivolge sia a professionisti che ad appassionati. Nel 2018 ha scritto il suo primo libro, “IL MONDO DEL RUM” edito da Tecniche Nuove.
Proseguiamo quindi il nostro viaggio tra i differenti stili (profumi e aromi) che caratterizzano i distillati degustati durante l’evento, differenze che derivano dai diversi “terroir” di provenienza e dai metodi di produzione.
Nel seguito una ulteriore piccola selezione dei nostri migliori assaggi, ma va detto che il livello qualitativo è stato veramente alto per tutto quello che abbiamo degustato.
Greys, prima distilleria dell’isola Mauritius, fondata nel 1838, ha dato vita nel 2003 a questo marchio – “New Grove” – come omaggio alla rinascita del know-how mauriziano. Un “produit du terroir” da poco distribuito in Italia da Rinaldi 1957. I rum sono distillati dalla melassa di canna da zucchero proveniente dai 6.000 ettari di proprietà, ma tutto il processo produttivo, dalla coltivazione della canna all’imbottigliamento avviene sull’isola. Riportiamo le nostre impressioni su due prodotti della gamma.
NEW GROVE “SAVOIR FAIRE” CASK FINISH ISLAY 2013, ABV 46%
È un Single Estate Rum invecchiato in clima tropicale sette anni in botti di rovere Limousin, subisce poi un finish di un anno in botti ex-whisky torbato di Islay. Non filtrato, non contiene coloranti, ed è al 100% naturale. Al naso è fruttato con sentori di zucchero grezzo, frutta scura, agrumi e uva passa. Al palato è dolce, levigato, con ricordi di torba e sfumature marine. Il finale è lungo, agrodolce con note di tabacco biondo. Mostra una bella armonia tra gli aromi fruttati e la torba fine e leggera.
NEW GROVE “SAVOIR FAIRE” CASK FINISH ROZELIEURES 2013, ABV 40%
Della stessa linea fa parte questo Single Estate Rum invecchiato sette anni in botti di rovere Limousin ed affinato un anno in botti ex-whisky torbato provenienti dalla distilleria Rozelieures, situata a Lorraine in Francia. Si tratta di un’edizione limitata di cui esistono solo 1.500 bottiglie al mondo. Il prodotto non viene filtrato a freddo, non contiene coloranti o aromi aggiuntivi. Al naso è terroso e intenso con sentori di tabacco, legno, caramello, pesca e fumo. Al palato risulta intenso e frizzante, l’alcol è ben integrato, con note agrodolci e torbate. Il finale è lungo e morbido con note di torba e fumo.
Bologne è la distilleria più antica di Guadalupa (ufficialmente attiva dal 1887), il terroir della zona è condizionato dal vulcano attivo La Grande Soufrière presente sull’isola delle Antille francesi. Qui la coltivazione della canna da zucchero arriva a 800 metri di altezza con una bella escursione termica. Bologne è la seconda più grande distilleria dell’isola ed ha 150 ettari di coltivazione di canna da zucchero. Produce rum agricoli e la fermentazione del succo di canna avviene in contenitori aperti, il che conferisce carattere e tipicità al distillato. Si usano distillatori a colonna.
Caratterizza lo stile di Bologne la nota di iodio finale che dona lunghezza al Rum. Abbiamo assaggiato:
RHUM BOLOGNE XO, 42%
È un blend di distillati invecchiati dai 6 ai 10 anni in botti di quercia. L’ingresso al naso evidenzia profumi delicati di miele e frutta candita, seguiti da legno tostato, cacao e succo di canna. Nel palato è ricco, rotondo, il sorso elegante, con ricordi di frutta matura e rovere. Il finale è lungo, speziato, con note di iodio, pepe e tabacco che ben si fondono con l’alcol.
RHUM BOLOGNE, ABV 50%
È un rhum bianco agricolo, distillato in alambicco a colonna di tipo creole. Intenso e aromatico al naso, con sentori vegetali freschi, note agrumate e di frutta tropicale. La bocca è coerente, ha aromi decisi e netti con ricordi di ananas e di canna da zucchero. Nel finale emerge una vena salina che dona freschezza alla beva. Un rum dagli aromi “verticali”, indicato per la miscelazione.
Il Progetto Rump@blic è nato 5-6 anni fa all’interno del gruppo Illva di Saronno. ShowRum è stata l’occasione per presentare Il nuovo progetto RUM P@BLIC SICILIAN LEGACY, che nasce dall’expertise di Illva Saronno e dalla storica conoscenza delle Cantine Florio a Marsala. L’obiettivo è stato creare un prodotto che sia la contaminazione tra l’alta qualità dei rum pot still delle Barbados e l’unicità degli aromi che possono trasmettere al distillato botti che hanno contenuto Marsala Florio, dove il rum viene affinato min 6 mesi. Il risultato finale è un rum che evoca sensazioni palatali nuove e complesse, restituendo l’animo caraibico e lo spirito siciliano. Abbiamo assaggiato:
RUM P@BLIC SICILIAN LEGACY, ABV 43%
Distillato pot still di melassa delle Barbados, single batch, invecchiato 3 anni in clima tropicale in botti ex-bourbon, affinato min 6 mesi in barrique ex-marsala semisecco, senza zucchero aggiunto. Al naso si sentono le spezie caratteristiche del distillato (zenzero, cannella) e la dolcezza portata dal marsala (vaniglia, frutta secca), ma anche agrume, canna da zucchero. In bocca è asciutto, emerge il tannino, poi note di spezie scure, caramella mou, caffè, miele. Il finale lascia in bocca una sensazione dolce bilanciata da una vena salata/salmastra (legata, ci informa il produttore, al posizionamento delle botti delle Cantine Florio, adiacenti al mare). Mostra un ottimo equilibrio palatale, le note di marsala sono perfettamente fuse negli aromi del distillato.
All’interno della manifestazione abbiamo anche seguito una interessante Masterclass sui Rum Plantation, che vi andiamo a descrivere.
Plantation Rum nasce da un’idea di Alexandre Gabriel, appassionato presidente e proprietario della Maison Ferrand, uno dei più antichi marchi di liquori nella regione del Cognac. Maison Ferrand oggi gestisce i marchi Plantation Rum, Ferrand Cognac e Citadelle Gin. Plantation Rum comprende una gamma artigianale di rum provenienti dai grandi terroir dei tropici, dalle Barbados e dalla Jamaica in particolare, con le famose distillerie West Indies Rum Distillery, Clarendon Distillery e Long Pond Distillery.
Nella degustazione guidata da Francesco Pirineo – Advocacy Manager di Compagnia dei Caraibi, azienda importatrice e distributrice dei prodotti Plantation Rum – e Vincent Ballu – Global Brand Ambassador per Maison Ferrand -, abbiamo potuto degustare cinque Rum, tutti distillati da melassa, provenienti da Panama, Barbados, Jamaica e da due distillerie situate in aree “non convenzionali” per la produzione di rum: Hawaii e Australia.
Di seguito le nostre impressioni:
RUM PANAMA ‘UNDER THE SEA’ VINTAGE COLLECTION 2008 – ALCOHOLES DES ISTMO, ABV 45,7%
Questo Rum fa parte della serie limitata ‘Under the Sea’ Vintage Collection, costituita da sei rum provenienti da paesi che condividono la caratteristica comune di avere una costa di fronte all’oceano. Sono rum millesimati provenienti da singoli territori, per apprezzare gli aromi ed i sentori dello specifico “terroir”. Proveniente dalla distilleria panamense di Alcoholes Del Istmo, da un distillatore a colonna, questo rum viene invecchiato 12 anni in clima tropicale in botti di bourbon e poi affinato un anno in Francia in botti che avevano contenuto Cognac Ferrand. Non ha zuccheri aggiunti. All’olfatto mostra spiccati profumi dolci di vaniglia e crema pasticcera (anche cocco e borotalco), bilanciati da sentori vegetali di succo di canna da zucchero, scorza d’arancia e spezie. In bocca è calorico, torna la dolcezza della vaniglia insieme a zucchero grezzo, caramello e note di cioccolato. Finisce con note pepate. Molto gradevole, richiama la beva.
RUM BARBADOS ‘UNDER THE SEA’ VINTAGE COLLECTION 2013 – WEST INDIES RUM DISTILLERY, ABV 50,2%
Altro Rum della serie ‘Under the Sea’ Vintage Collection. Proveniente dalla famosa distilleria di Barbados “West Indies Rum Distillery” fondata nel 1893. È ottenuto da una miscela proveniente da un mix di distillati a colonna e distillati pot still. Viene invecchiato otto anni in botti di bourbon in Barbados ed affinato un anno in Francia in botti che avevano contenuto Cognac Ferrand. Ha 2 grammi/litro di zuccheri aggiunti. Ha profumi speziati di zenzero, cumino, tabacco, seguiti da sentori di cocco, frutta esotica e frutta scura sotto spirito. Al gusto emergono note di vaniglia, succo di canna, miele e malto. Il sorso conserva eleganza nonostante la pungenza dell’alcol.
RUM JAMAICA ‘UNDER THE SEA’ VINTAGE COLLECTION 2007 – CLARENDON DISTILLERY, ABV 49,5%
Rum giamaicano, anch’esso della serie ‘Under the Sea’ Vintage Collection, proveniente dalla distilleria “Clarendon Distillery” fondata nel 1753 a St. Catherine’s Town in Jamaica. Distillato in pot still (di tipo vendome double retort), viene invecchiato 13 anni in botti di bourbon in Giamaica ed affinato due anni in Francia in botti che avevano contenuto Cognac Ferrand. Non ha zuccheri aggiunti. È un rum in puro stile giamaicano, ricco di esteri, quindi dai toni fruttati (prugna, banana, mango) ma anche speziati (chiodi di garofano), vegetali (erbe officinali) e con nuances floreali. Nel palato è asciutto, amaricante (liquore nocino), il finale è dolce/amaro, molto persistente, con note vegetali e speziate (vaniglia, cannella e noce moscata).
RUM AUSTRALIA VINTAGE COLLECTION 2007 – BEENLEIGH DISTILLERY, ABV 49,3%
Rum della serie Vintage proveniente dalla distilleria “Beenleigh Artisan Distillery”, attiva da oltre 150 anni, la più antica ufficialmente registrata in Australia, nella regione del Queensland. La melassa subisce una lunga fermentazione (15 giorni) con lieviti diversi, ne risulta un alto contenuto di esteri. Distillato in pot still, viene invecchiato 13 anni in botti di bourbon ed affinato un anno in Francia in botti che avevano contenuto Cognac Ferrand. Non ha zuccheri aggiunti. È un rum a grande preponderanza di toni dolci e fruttati. Al naso ha sentori di vaniglia, miele, albicocca, rovere e frutta esotica. In bocca è rotondo, emergono ancora note dolci: miele, cioccolato, datteri, agrumi e succo di frutti tropicali. Il finale è di buona persistenza, con ricordi di vaniglia, cocco, ananas e zucchero di canna.
RUM JAMAICA CANEROCK, ABV 40%
Canerock Spiced Rum è un blend proveniente da due distillerie: la Clarendon Distillery e la Long Pond Distillery, in Jamaica. La base sono i rum giamaicani che sono stati aromatizzati da un infuso di baccelli di vaniglia, arancia, carne di cocco, zenzero e altre spezie delicate. I rum utilizzati sono maturati in parte fino a 3 anni e una piccola percentuale anche da 5 a 10 anni in botti di rovere americano. Una percentuale dal 10% al 15% del Canerock Spiced Rum ha ricevuto una finitura in botti di Sherry PX. È uno spiced rum, cioè un rum aromatizzato alle spezie. L’aggiunta di aromi per infusione inquadra questo rum più nell’ottica del liquore che del puro distillato, ideale per chi approccia le prime volte il rum. All’olfatto la vaniglia è preponderante, insieme al borotalco, al rossetto, con sfumature di tamarindo e ginger. In bocca è asciutto, fine, non grasso o oleoso, con ricordi di vaniglia.
Sono un appassionato del mondo del vino, mi piacciono i profumi e i sapori che ogni bottiglia di vino racchiude, le sensazioni e le emozioni che trasmette. Mi piacciono molto anche i distillati, in particolare la grande varietà e specificità del mondo del whisky. Laureato in Fisica, con un passato di marketing manager nel settore Servizi e Innovazione di una società leader di telecomunicazioni, oggi critico enogastronomico per passione. Scrivo di Vino, Distillati ed Olio sulla testata giornalistica Vinodabere (www.vinodabere.it). Collaboro anche con le testate di settore “Luciano Pignataro (www.lucianopignataro.it)”, "Wining (www.wining.it)" ed “Epulae (www.epulaenews.it)”. Giudice per il concorso internazionale Grenaches du Monde. Assaggiatore per la “Guida Flos Olei“ di Marco Oreggia. Ho collaborato per l’edizione 2018 con la guida "I vini d'Italia" de l'Espresso. Sommelier AIS dal 2001, Sommelier AISO dell’Olio e degustatore iscritto all'albo per la Regione Lazio.
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