Il vitigno a bacca rossa più diffuso in Italia (il Sangiovese) trova ormai da qualche anno la sua celebrazione in un evento organizzato da Davide Bonucci e dall’EnoClub di cui Davide è presidente a Siena.
Per la prima volta Sangiovese Purosangue, questo il nome dell’evento, si svolgerà nel Palazzo Comunale di Siena.
La stampa nella giornata di ieri ha potuto partecipare ad una degustazione in anteprima con servizio al tavolo di oltre 240 vini provenienti da Toscana, Romagna, Umbria e Lazio (presente con una sola azienda), di cui venti dedicati ad una retrospettiva dell’annata 2008 (questi ultimi per la verità, con qualche eccezione, non li abbiamo trovati affatto in forma)
Vinodabere (nelle persone di Antonio Dolfi e Maurizio Valeriani) era presente ed ha degustato per voi circa 180 dei 240 vini.
Siamo in grado quindi di fornire l’elenco dei nostri migliori assaggi in modo da dare qualche riferimento a chi parteciperà alle degustazioni a banchi d’assaggio previste da oggi fino al 5 novembre.
Ecco i vini che ci hanno maggiormente colpito:
97/100
Brunello di Montalcino 2013 – Il Marroneto: miglior assaggio della giornata. Elegante, austero ma concessivo allo stesso tempo con note che spaziano dall’agrume alla frutta secca, dalla spezia alla macchia mediterranea. Complesso ed elegante, chiude con una belissima scia succosa e sapido-iodata.
96/100
Brunello di Montalcino Madonna delle Grazie 2013 –Il Marroneto: a solo una lunghezza dal precedente, gioca le sue carte su toni fruttati ed agrumati, non trascurando le classiche note speziate e floreali. Materia e finezza completano il ricco quadro organolettico.
Chianti Classico Riserva Il Poggio 2013 – Castello di Monsanto: Laura Bianchi sembra non sbagliare un colpo da anni con questa prestigiosa etichetta. In evidenza struttura e pienezza del sorso, seguite da complessità ed una bellissima lunghezza gustativa su note floreali e fruttate.
Poggio ai Chiari 2009 – Colle Santa Mustiola: per pochi chilometri fuori dalla denominazione del Vino Nobile di Montepulciano. Siamo in quel di Chiusi, dove Fabio Cenni ha lasciato al sua professione di medico per dedicarsi alla vigna con risultati straordinari. Ed è un peccato che la comunicazione enoica celebri così poco questo vino, che è da diversi anni uno dei più grandi vini italiani. Succoso, speziato, ricco, dal sorso pieno, dinamico, progressivo e piacevolmente sapido, chiude con un piacevolissimo finale di macchia mediterranea.
Brunello di Montalcino Vigna Soccorso 2013 – Tiezzi: Enzo Tiezzi è considerato uno dei padri fondatori del disciplinare del Brunello di Montalcino.Il Vigna Soccorso 2013 è particolarmente convincente con note succose e speziate che si coniugano a sapidità e profondità di beva.
Chianti Classico Riserva 2014 – Il Palagio di Panzano: un esempio di come qualcuno sia riuscito a produrre grandi vini anche nella difficile annata 2014. Sentori di rosmarino ed erbe officinali si uniscono a toni speziati ed agrumati ed anticipano materia e lunghezza gustativa.
Chianti Classico 2015 – Podere Castellinuzza: passiamo a Greve in Chianti, dove spesso l’eleganza prevale sulla potenza, come nel caso di questo vino che fa della freschezza e della bevibilità i suoi punti di forza, senza rinunciare a struttura e persistenza.
Brunello di Montalcino 2008 – Sanlorenzo: uno dei pochi vini della retrospettiva ad essere veramente convincente con tensione gustativa, note fruttate e agrumate ed un lungo finale sapido – iodato.
Pergole Torte 2015 – Montevertine: Martino Manetti continua a produrre questo straordinario vino in maniera sempre eccellente: succoso, speziato, con sentori agrumati e floreali, sorprende per un tannino che rasenta la perfezione qualitativa.
95/100
Chianti Classico Filetta di Lamole 2015 – Fontodi: mineralità e tratti austeri per un Chianti Classico giocato su eleganza, freschezza e tannino vellutato.
Chianti Classico 2015 – Fontodi: altro ottimo vino in casa Fontodi, che però mette in risalto struttura e toni fruttati e speziati.
Per non appesantire la lettura vi forniamo tutti gli altri nostri migliori assaggi over 90 (da 94 in giù fino a 91) senza la descrizione dei vini:
94/100
Brunello di Montalcino 2013 – Corte dei Venti
Brunello di Montalcino 2013 – Pietroso
Rosso di Montalcino 2016 – Sanlorenzo
Brunello di Montalcino 2008 – Il Marroneto
Faber 2010 – Miscianello
Romagna Sangiovese Predappio Chiara Condello – Chiara Condello
Chianti Classico Riserva Vigna Barbischio 2015 – Maurizio Alongi
Romagna Sangiovese Predappio 2017 – Noelia Ricci
Brunello di Montalcino Selezione Zebras 2013 – Villa I Cipressi
93/100
Brunello di Montalcino Riserva 2012 – Fattoi
Brunello di Montalcino Riserva 2012 – Fattoria dei Barbi
Chianti Classico Riserva 2015 – Badia a Coltilbuono
Chianti Classico 2016 – Pomona
Flaccianello 2015 – Fontodi
Fabrizio Bianchi Sangioveto 2012 – Castello di Monsanto
Chianti Classico Riserva 2015 – Castello di Volpaia
Rosso di Montalcino 2015 – Le Ragnaie
Brunello di Montalcino 2008 – Fattoi
92/100
Rosso di Montalcino 2016 – Corte dei Venti
Rosso di Montalcino 2015 – Il Marroneto
Chianti Classico 2015 – Cantina Ripoli
Brunello di Montalcino 2013 – Le Chiuse
Brunello di Montalcino 2008 – Argiano
91/100
Rosso di Montalcino 2013 – Col d’Orcia
Rosso di Montalcino 2016 – Terre Nere
Montevertine 2015 – Montevertine
Brunello di Montalcino 2011 – Col d’Orcia
Giornalista enogastronomico, una laurea cum laude in Economia e Commercio all'Università La Sapienza di Roma, giudice in diversi concorsi internazionali, docente F.I.S.A.R.. Ha una storia che comprende collaborazioni con Guide di settore. Per citare solo le ultime : Slow Wine (Responsabile per la Sardegna edizioni 2015 e 2016), I Vini de L'Espresso (vice-curatore e coordinatore nazionale edizioni 2017 e 2018), I Ristoranti d'Italia de L'Espresso (edizioni dalla 2010 alla 2018). Collabora con le testate: www.lucianopignataro.it , www.repubblica.it/sapori. Ha scritto alcuni articoli sul quotidiano "Il Mattino" e su www.slowine.it. Ha una passione sfrenata per quel piccolo continente che prende il nome di "Sardegna", per le sue terre e per la sua gente.
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