Nella bellissima città di San Gimignano, annoverata dal 1990 nel patrimonio mondiale dell’UNESCO, si è tenuta nei giorni del 3 e 4 Giugno, la prima edizione del festival Regina Ribelle – Vernaccia di San Gimignano Wine Fest, organizzato dal Consorzio del vino Vernaccia di San Gimignano, prima DOC d’Italia ad essere riconosciuta nel 1966.
Un evento pensato e realizzato per consentire di assaggiare la Vernaccia di San Gimignano, nei luoghi in cui la sua storia secolare è iniziata.
Questa occasione ci offre anche l’opportunità di riassaggiare alcuni vini, già valutati nell’ambito delle “Anteprime Toscane”, e di cui abbiamo già scritto (link), ma con qualche mese di affinamento in più in bottiglia.
Questi due giorni hanno visto il centro storico della città, dare accoglienza a 35 produttori, che hanno incontrato gli ospiti del weekend con banchi di degustazione dei vini situati anche nella Rocca di Montestaffoli, sede della Vernaccia di San Gimignano Wine Experience.
Il Festival si è aperto nel pomeriggio del sabato con il convegno “Amor che de la vite cola”, in cui sono stati affrontati i temi della sostenibilità, salute, territorio e cultura.
La presidente del Consorzio della Vernaccia di San Gimignano, Irina Guicciardini Strozzi, che ha aperto il convegno, ha illustrato alla platea che l’obiettivo di questo evento, voluto dalla maggioranza dei produttori della Vernaccia, è quello di celebrare la nuova campagna di comunicazione, che vede il vino come elemento di cultura, nelle varie forme in cui è in grado di esprimersi: rispetto del territorio, arte, condivisione, passione.
Argomenti rimarcati in chiusura con l’intervento istituzionale, tenuto dal presidente della regione Toscana: Eugenio Giani.
La serata si è poi conclusa con una cena di gala nel suggestivo Chiostro di Sant’Agostino, aperto ad un evento di questo tipo per la prima volta.
Qui lo chef Vito Mollica, del ristorante stellato Chic Nonna di Firenze, ha progettato un menu di 5 portate, al fine di abbinare le singole pietanze ai vini dei 35 produttori.
Un susseguirsi di piatti che hanno deliziato i commensali in modo sublime, dando la dimostrazione di come alcune referenze della Vernaccia di San Gimignano, sappiano esprimere il meglio di sé con qualche anno sulle spalle.
Particolare menzione di merito, va fatta al servizio ai tavoli di altissimo livello, che ha permesso di servire le pietanze dello chef e della sua brigata ai 140 ospiti, nelle modalità tempistiche e di integrità, tipiche di un ristorante stellato.
Vi proponiamo i vini che maggiormente ci hanno colpiti durante la serata:
- Vernaccia di San Gimignano Riserva La Ginestra 2022 – Signano
- Vernaccia di San Gimignano Campo della Pieve 2021 – Il Colombaio di Santa Chiara
- Vernaccia di San Gimignano 2022 – Pietraserena
- Vernaccia di San Gimignano Titolato Strozzi 2022 – Guicciardini Strozzi
- Vernaccia di San Gimignano Donna Gina 2021 – Fattoria di Fugnano
- Vernaccia di San Gimignano Riserva Sant’Elena 2018 – Teruzzi
- Vernaccia di San Gimignano 2022 – Poderi del Paradiso
- Vernaccia di San Gimignano Lunario 2022 – Tollena
- Vernaccia di San Gimignano Riserva Ori 2021 – Il Palagione
Il Festival è continuato il giorno seguente con i banchi di assaggio posizionati nelle vie e nelle piazze della città che hanno coinvolto la miriade di turisti presenti, favoriti da una giornata favorevole dal punto di vista climatico, e con un tour per gli addetti ai lavori in elicottero sul territorio vitivinicolo di San Gimignano che ha permesso di avere una diversa prospettiva dei vigneti della Vernaccia.
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