Ed eccoci all’ultimo capitolo della nostra Piccola Guida della Sardegna di Vinodabere. Dopo Nuragus (link), Cagnulari (link), Vini Bianchi Dolci (link), Monica di Sardegna (link), Vernaccia d’Oristano (link), Vermentino della Gallura (link), Carignano (link), Cannonau (link) e Vermentino di Sardegna (link), passiamo ora alla classifica dei migliori IGT ed altre denominazioni.
Per capire meglio le nostre valutazioni vi ricordiamo che abbiamo usato una scala di punteggio internazionale (quindi mediamente più alta di quelle in uso in Italia) e che gli assaggi sono stati svolti rigorosamente alla cieca dal panel di Vinodabere (Carlo Bertilaccio, Salvatore Del Vasto, Daniele Moroni, Gianmarco Nulli Gennari, Antonio Paolini, Giuseppe Picconi, Sabrina Signoretti, Gianni Travaglini, Paolo Valentini, Maurizio Valeriani). Ricordiamo inoltre che tutti i vini di cui parleremo vanno dall’ottimo all’eccellente. I punteggi, in considerazione della degustazione in panel e del suo voto medio, possono riportare anche i decimi di punto.
Ecco la nostra Classifica (testi di Maurizio Valeriani):
1. Rosso Oltremare 2012 – Unmaredivino di Gioacchino Sini 97,6 (territorio/zona: Berchidda-Gallura) prezzo a scaffale enoteca 36 euro
Realizzato da 35% Merlot, 35% Cabrenet Franc, 15% Carignano e 15% Muristellu, è un vero e proprio “Supersardo” ed è la dimostrazione che anche i vitigni internazionali possono dare grandi risultati in Sardegna. Ma se vi aspettate sentori erbacei o verdi avete sbagliato strada. Qui è il territorio che prevale in ogni caso. Così la macchia mediterranea prende il sopravvento nel calice, insieme a sentori speziati e di frutti rossi. Il sorso è avvolgente ed interminabile, e la struttura non ha paura di confrontarsi con quella di vini di grandi denominazioni italiane ed estere.
L’azienda: Unmaredivino di Gioacchino Sini
SP138, 12, 07022 Berchidda (OT)
tel. 079 709436
mob. +39 3288395 166
Gioacchino Sini è a Berchidda, zona di grande vocazione per il Vermentino, e produce dei vini bianchi di grande tipicità. Ma anche sui rossi si destreggia con disinvoltura, utilizzando con maestria perfino i vitigni alloctoni (Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon e Merlot). Un ricordo speciale va al padre di Gioacchino, Pietrino, che insieme a lui ha fondato la cantina, e che è venuto a mancare lo scorso anno.
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2. Rosso Turriga 2014 – Argiolas 97,1/100 (territorio/zona: Serdiana) prezzo a scaffale enoteca 60 euro
Un vino che non ha bisogno di presentazioni. L’annata 2014 si presenta elegante e avvolgente, con un sorso caratterizzato da toni glicerici e da materia ed un olfatto che gioca su toni speziati e di frutti rossi. La chiusura rimanda a note di mirto e di ginepro.
L’azienda: Argiolas
Via Roma, 28/30 – 09040 Serdiana (CA)
email: info@argiolas.it
tel. +39 070740606
È un’azienda che si presenta da sola ed ha il grande merito di aver fatto conoscere i vini sardi in tutto il mondo. Il Cannonau è il vitigno porta-bandiera ed ancora oggi è sempre sulla cresta dell’onda con una gamma di assoluto valore che spazia anche sul Vermentino, sul Bovale (da poco il Korem è rientrato nella relativa doc) e sul Nasco (l’Angialis è uno dei grandi vini dolci italiani).
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3. Rosso Bovale Nuracada 2016 – Audarya 96,7/100 (territorio/zona: Serdiana) prezzo a scaffale enoteca 26 euro
Il Nuracada è la dimostrazione di come la nuova strada intrapresa da alcuni produttori sardi, quella cioè di vinificare il Bovale in purezza abbia veramente senso. Sentori speziati ed agrumati per un vino strutturato ed elegante, che presenta materia e profondità di beva.
L’azienda: Audarya
09040 Serdiana | Cagliari | Sardegna | Italy Loc. Sa Perdera | SS 466 km. 10,100
email: info@audarya.it
tel. +39 070 740437
Ormai nel piccolo comune Serdiana c’è una schiera di aziende che fanno vini di qualità. A nomi come Argiolas e Pala da pochi anni si è aggiunta anche questa cantina, dove Salvatore Pala segue scrupolosamente la vigna e le attività di vinificazione. E i suoi vini – monitorati da chi scrive nel corso degli anni – manifestano un progresso continuo e sempre più evidente.
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4. Rosso Serranu 2015 – Cantina Tani: 96,5/100 (territorio/zona: Gallura/Monti) prezzo a scaffale enoteca 40 euro.
In Gallura si possono fare grandi vini rossi, come dimostra questa nostra classifica e questo vino che ha sentori speziati, di frutti rossi ed un bellissimo finale di macchia mediterranea. Il sorso è dinamico ed avvolgente al tempo stesso e in chiusura si presenta una piacevole scia sapido – iodata.
L’azienda: Cantina Tani
Loc. Conca Sa Raighina 07020 Monti (OT)
email: info@cantinatani.it
tel. +39 335472221
Tonino Tani e le figlie Angelica e Roberta, hanno dato vita a questa cantina con annesso agriturismo (che vale la sosta). Siamo a Monti, nel cuore della produzione del Vermentino di Gallura. Ma si producono anche con successo vini a base di Nebbiolo e di Cannonau.
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5. Rosso Taroni 2017 – Tondini: 96,1/100 (territorio/zona: Calangianus) prezzo a scaffale enoteca 15 euro
Ottenuto da un blend di uve Cannonau con Carignano, Cagnulari, Nebbiolo e Sangiovese, il Taroni ha carattere da vendere. Freschezza, lunghezza, pogressione e dinamicità del sorso, sono al centro dell’assaggio insieme a materia e profondità di beva. La chiusura è tutta sulle tipiche note di macchia mediterranea.
L’azienda: Tondini
Loc. San Leonardo 07023 Calangianus (OT)
tel. +39 349 4157 829
Con vigneti ubicati tra Luras e Calangianus, nel cuore della Gallura, Orlando Tondini ha dato vita a questa azienda nel 2004. I 4 figli lo hanno seguito in questa avventura ed uno di loro, Antonio, si occupa delle vinificazioni. La nuova cantina, terminata da pochi anni, è stata realizzata in granito, pietra caratteristica di queste zone.
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6. Rosso Barrile 2013 – Contini: 95,4/100 (territorio/zona: Cabras) prezzo a scaffale enoteca 34 euro
Da uve Nieddera, Caddiu ed altri vitigni autoctoni, il Barrile è un vino complesso ma immediato al tempo stesso. I sentori infatti sono molto piacevoli, si va da frutti rossi a spezie a macchia mediterranea. La complessità e la struttura della beva non impedicono affatto un sorso dinamico e progressivo.
L’azienda: Contini
Via Genova, n. 48-50, 09072 Cabras – Oristano
email: info@vinicontini.com
tel. 39 0783290806
La cantina, attiva dall’inizio del Novecento, è celebre per le sue selezioni di Vernaccia di Oristano, in primis il monumentale “Antico Gregori”, ma da diversi anni (anche, ahimé, per esigenze di mercato, che ha decretato la marginalità dei vini ossidativi) punta sui vini secchi bianchi e rossi, da Vermentino, Nieddera e Cannonau, con ottimi risultati. Per un totale di ben 22 etichette!
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7. Rosso Barrua 2015 – Agricola Punica 95/100 (territorio/zona: Sulcis) prezzo a scaffale enoteca 37 euro
Da 85 % Carignano del Sulcis ed altri autoctoni e 15% Cabernet Sauvignon ed altri internazionali. Vino nato per la volontà del famoso enologo Giacomo Tachis che ha voluto mettere insieme in qualche modo l’eleganza del Cabernet Sauvignon di Bolgheri con la potenza e la personalità del Carignano del Sulcis. Ma le vigne sono in Sardegna ed il territorio si sente nel calice, mettendo in evidenza sentori speziati e di macchia mediterranea, avvolgenza e profondità di beva.
L’azienda : Agricola Punica
9010 Santadi – Loc. Barrua
email: info@agripunica.it
Tel. : +39 0781 941012
L’azienda è una joint-venture tra il Gruppo Tenuta San Guido Sassicaia, la Cantina di Santadi, Antonello Pilloni presidente della Cantina ed il leggendario enologo toscano Giacomo Tachis. Fu proprio quest’ultimo a volere fortemente la nascita di Agricola Punica e la produzione dei vini aziendali Barrua e Montessu.
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8. Rosso Lugherra 2015 – Chessa 94,4/100 (territorio/zona: Usini) prezzo a scaffale enoteca 27 euro
Da uve Cagnulari 90% e 10% uve autoctone a bacca rossa. Il Lugherra 2015 si presenta imponente con struttura e lunghezza in evidenza e con uno straordinario finale sapido – iodato. Freschezza, avvolgenza del sorso, ricordi di spezie e macchia mediterranea, completano il quadro organolettico.
L’azienda: Chessa
Via S. Giorgio, 07049 Usini SS
email: info@cantinechessa.it
Tel.: 328 374 7069
In un terroir vocato per la coltivazione del carciofo spinoso, da diversi anni Giovanna Chessa lavora con bravura ad attualizzare e implementare la storia agricola di famiglia dimostrando grande sensibilità nella produzione dei vini tipici di Usini, in particolare Vermentino e Cagnulari, senza dimenticare lo storico Moscato dolce.
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9. Bovale BVL Memorie di Vite 2016 – Quartomoro 93,7/100 (territorio/zona:Marrubiu-Terralba (Alto Campidano)) prezzo a scaffale enoteca 19 euro
Piero Cella non sbaglia un colpo. Risulta infatti molto tipico il suo Bovale annata 2016, succoso e speziato, fresco, sapido e con una bellissima bevibilità. Non da meno l’avvolgenza del sorso e la lunghezza di beva.
L’azienda: Quartomoro
Via Dino Poli 31, 09092 Arborea OR
email: info@quartomoro.it
tel. +39 346764 3522
Piero Cella è uno degli enologi di riferimento in Sardegna, e con la moglie Luciana Baso, ha dato vita ad una sua cantina, con l’obiettivo di mettere a frutto tutta la sua esperienza nella realizzazione di vini territoriali con vitigni autoctoni sardi. Così la gamma è molto vasta e si spazia dal Cannonau al Vermentino, dal Bovale al Monica, dal Carignano al Nuragus.
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10. Mandrolisai Rosso Superiore Antiogu 2014 – Fradiles 93,2/100 (territorio/zona: Atzara) prezzo a scaffale enoteca 18 euro.
Un vino di carattere e personalità, che parla perfettamente il sardo e si declina nei tre vitigni che compongono la denominazione Mandrolisai. Il Bovale dà freschezza ed eleganza, il Cannonau la forza e la potenza ed il Monica i toni speziati. Un esempio delle grandi potenzialità che ha questo territorio e questa denominazione.
L’azienda: Fradiles
Incrocio per Località Creccherì, SP61, 08030 Atzara NU
email: info@fradiles.it
tel. +39 3331761683
Fradiles significa in sardo cugini. Siamo ad Atzara nelle terre di questa straordinaria denominazione che è il Mandrolisai, dove si trovano alcune delle più belle ed antiche vigne della Sardegna. Bovale, Cannonau e Monica sono i vitigni di riferimento che vengono usati in blend per dare vita a vini di straordinario carattere. Il titolare dell’azienda Paolo Savoldo è uno dei veri custodi del territorio.
Nella foto di copertina Gioacchino Sini (Unmaredivino) ed il padre Pietrino, scomparso lo scorso anno
Giornalista enogastronomico, una laurea cum laude in Economia e Commercio all'Università La Sapienza di Roma, giudice in diversi concorsi internazionali, docente F.I.S.A.R.. Ha una storia che comprende collaborazioni con Guide di settore. Per citare solo le ultime : Slow Wine (Responsabile per la Sardegna edizioni 2015 e 2016), I Vini de L'Espresso (vice-curatore e coordinatore nazionale edizioni 2017 e 2018), I Ristoranti d'Italia de L'Espresso (edizioni dalla 2010 alla 2018). Collabora con le testate: www.lucianopignataro.it , www.repubblica.it/sapori. Ha scritto alcuni articoli sul quotidiano "Il Mattino" e su www.slowine.it. Ha una passione sfrenata per quel piccolo continente che prende il nome di "Sardegna", per le sue terre e per la sua gente.
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