“Benvenuto”, è stata la prima cosa che ho sentito al mio arrivo in cantina da Piero Portale, proprietario di Masseria Setteporte e grande narratore di questo territorio unico. Parole semplici che profumano di buone maniere e che fanno saltare tutti gli schemi, ancor prima di parlare di vino: intuendo le grandi potenzialità della viticultura etnea decide di portare avanti il progetto del padre e oggi l’azienda rivela il territorio con i suoi 12 ettari e 40.000 bottiglie prodotte.
Masseria Setteporte è una delle cantine storiche dell’Etna, siamo a Biancavilla, sul versante sud ovest della montagna: “i nostri vigneti – racconta Piero Portale – si trovano su un’antichissima colata lavica e con una costante esposizione al sole (che è la nostra ricchezza) perché viene a dormire qui, rilasciando l’ultimo raggio della giornata”.
Il tempo con Piero passa velocemente: “Questa è la nostra Etna – dice reggendo una tavola che descrive tutto il territorio che circonda la montagna – e noi ci troviamo qui, in una zona piena di canaloni, che significa formazione di aria, e di lahar (colate di fango composte di materiale piroclastico e acqua che scorrono lungo le pendici del vulcano)”.
Poi il racconto continua e si allarga non solo alla storia e alle particolarità del versante dove si trovano i suoi vigneti ma anche al resto della viticultura etnea: “Qui dove siamo seduti è stato dichiarato patrimonio mondiale dell’Unesco e non solo perché il Monte Etna è il vulcano attivo più alto d’Europa. Grazie a millenni di attività eruttiva ha delle particolarità uniche: le contrade sui diversi versanti sono 133 ed ognuna, per la loro esposizione e per i terreni caratterizzati dalle diverse colate nel tempo, esprimono il senso della diversità rendendo unica ogni produzione”.
Il racconto dell’Etna va avanti tra una degustazione di un vino ed un’altra fin quando vengo travolto da alcune annate che esprimono tutto il potenziale di questo territorio unico.
I vini di Masseria Setteporte hanno un’impostazione semplice ma pienamente identitaria e reggono bene nel tempo come questo Etna rosso 2011 dal bel colore rosso rubino con riflessi granati. Profumi di tabacco, noce moscata, ceralacca, ma anche note di zucchero filato e frutta sotto spirito. Al palato è in perfetto equilibrio, tannini eleganti ed una persistenza che fa venire voglia di riberlo tra qualche anno. Un vino che è puro godimento, come Piero Portale e la sua accoglienza calda, ironica e vulcanica.