Enrico Mazzaroni è ritornato alle sue radici all’ombra della Sibilla.
Dopo l’esilio forzato in riva al mare di Porto Recanati, ritrova i profumi e i sapori decisi nelle montagne dove tutto è iniziato.
Il vecchio Tiglio è lì a mostrare le ferite tragiche del terremoto, affiancato da un nuovo Tiglio rigoglioso, in pietra e legno ristrutturato, arredamento monacale, luci mirate su tavoli nudi di legno stile refettorio, affiancati da tavoli con candida tovaglia di fiandra in un gioco di contrasti.
Locale luminoso nonostante la giornata uggiosa novembrina, armonioso, pulito e ordinato, condotto dalla sapiente regia di Gianluigi, socio alter ego, e di Nicola valido collaboratore impeccabile.
La fantasia di Mazzaroni in cucina ha ripreso felicemente a galoppare libera nel bosco, esprime l’animo gioioso ritrovata del folletto folle dei Sibillini.
Sapori di terra e manciate di spuma di mare (cit. Gazzé) si ritrovano in accostamenti spinti che lasciano il segno.
Si esce con il palato pieno di stimoli sensoriali e soddisfatti di aver affrontato un percorso tortuoso pur di arrivare quassù, dove vola libera la creatività di un folletto folle e geniale come Enrico Mazzaroni
Vi proponiamo una rassegna fotografica dei piatti assaggiati, lasciando a voi la possibilità di immaginarli e, quando vi è possibile, andare a provarli.
Seppia giovane e fegato grasso
Tonno e cervello di agnello, brodo e polvere di limone del deserto
Bombolone classico in versione salata
Tiramisù salato
Diaframma, carciofo e katsuobushi
Gnocchi senza patata alla Royale di piccione
Cappelletti ripieni di cinghiale al brodo di abete
Lingua, nocciole e aglio nero
Sedano e limone
Monti blanc