È stata presentata a Grottaferrata lunedì 14 settembre 2020, presso l’Abbazia di San Nilo, l’Associazione Associazione Vignaioli in Grottaferrata.
6 vignaioli le cui vigne sono nate sulle ceneri di un antichissimo vulcano, il Grande Vulcano Laziale che ha avuto origine nella prima fase evolutiva e risalente a circa 560 mila fa. E oggi ricadono in questo comune più precisamente in località Valle Marciana, un luogo situato in prossimità della città di Roma che ricorda, a chi scrive, bellissimi momenti dei tempi passati.
Un piacere venire a conoscenza dello spirito che ha animato questa iniziativa, che ha visto l’amministrazione cittadina divenire la scintilla per far partire un progetto che si spera abbia un lunghissimo futuro.
La sinergia di diversi elementi che compongono l’economia locale potrebbe divenire lo strumento per valorizzare ogni aspetto di questo territorio, forte di una sua storia e della vicinanza di una metropoli che attira anno dopo anno un notevole numero di turisti italiani e stranieri.
Progetto che vuole una viticoltura locale fare rete con la ristorazione di qualità del luogo, cercando di emulare un sistema oggi presente sul lago di Garda.
I vignaioli del gruppo sono:
Cooperativa Agricoltura Capodarco
La Torretta
Anche alcuni ristoratori di Grottaferrata hanno costituito un’associazione (di cui non sappiamo il nome). Ecco chi sono:
La Briciola di Adriana
Alla clientela di questi ristoranti, oltre ai vini che normalmente presenti, viene proposta una carta di vini locali decisa di comune accordo tra i diversi viticoltori appartenenti all’associazione.
Ecco alcune dichiarazioni dei Vignaioli in Grottaferrata:
Tiziana Torelli, presidente dell’Associazione: “Se ne parlava già nell’autunno pre-covid, di questo progetto che oggi si è realizzato concretamente, e rappresenta un’unione dove ciascuno attraverso la propria storia può valorizzare questi luoghi”.
Continua Emanuele Ranchella ricordando che tra i progetti futuri ci sarà la “realizzazione di un percorso ciclabile tra le varie cantine che permetta di raggiungerle attraverso un tour che permetta di abbinare vino e cibo”.
“L’obiettivo è quello di attrarre persone persone in questo territorio anche attraverso il turismo del vino“, ci dice Fabrizio Santarelli di Castel De Paolis, e proprio a tal fine si cercherà di trovare degli accordi con diversi tour operator.
Un progetto ambizioso quello delle due Associazioni per il rilancio di una cittadina da sempre considerata il luogo ideale dei romani per allontanarsi dalla frenesia della grande città pur rimanendone vicini.
Ha fondato Vinodabere nel 2014. Laureato in Economia e Commercio specializzazione mercati finanziari, si è dedicato negli ultimi dieci anni anima e corpo al mondo del vino. Vanta diverse esperienze nell'ambito enologico quali la collaborazione con la guida "I vini d'Italia" de l'Espresso (edizioni 2017 e 2018), e la collaborazione con la guida Slow Wine (edizioni 2015 e 2016). Assaggiatore internazionale di caffè ha partecipato a diversi corsi di analisi sensoriale del miele. Aver collaborato nella pasticceria di famiglia per un lunghissimo periodo gli garantisce una notevole professionalità in questo ambito.
Aggiornamenti continui sul mondo dell'enogastronomia