Andrea Felluga e la figlia Laura hanno recentemente presentato le nuove annate dei vini della linea “Carta Geografica”, etichette che perfettamente incarnano la filosofia di Livio Felluga.
Friulano, Pinot Grigio e Sauvignon sono i varietali più rappresentativi di un territorio, quello friulano, che era tanto caro al padre di Andrea, Livio. Contadino, come con affetto lo chiamava Luigi Veronelli, ma anche pioniere e caparbio rifondatore della tradizione vitivinicola friulana, Livio Felluga fondò la sua azienda alla fine degli anni ’30. Una realtà che oggi produce circa un milione di bottiglie e che esporta il 50% della produzione.
Con la consapevolezza che un grande vino deve dar nutrimento anche all’intelletto, Felluga fa della sostenibilità una bandiera e non uno strumento di marketing. Sostenibilità strutturale e ambientale che va ben oltre il concetto di biologico guardando all’impronta carbonica e all’utilizzo di plastica.
I vini degustati, al di là delle note varietali, interpretano il territorio lasciandone trasparire la verticalità e lo stile aziendale, sobrio ma pieno, raffinato ma dalla estrema godibilità.
La nuova annata, la 2020 è un millesimo che può essere definito nella norma di questa nuova normalità che dal 2000 ha cambiato le stagioni e la meteorologia. Un’annata che ha visto una sola settimana di caldo estremo compensata però dall’assenza di fenomeni siccitosi di particolare rilevanza.
Abbiamo degustato:
Friuli Colli Orientali DOC Friulano 2020
Il classico vitigno del territorio che si esprime con un luminoso colore giallo paglierino con note dorate.
Il naso è fragrante, concentrato su profumi di frutta fresca, di agrume e di fiori. Una nota di spezie, zafferano, fa da contorno a sentori più dolci che riportano all’albicocca e al caramello. In bocca ha una buona struttura guidata dall’acidità e dalla sapidità. Persistenza e morbidezza completano il quadro.
Friuli Colli Orientali DOC Pinot Grigio 2020
Un vino eclettico, realizzato con una breve macerazione delle bucce e permanenza sulle fecce.
Giallo paglierino brillante si sviluppa al naso, con sentori di agrume e di erbe aromatiche. All’aumentare della temperatura diviene opulento di fiori e frutta a pasta bianca. Una nota di minerale percepibile all’olfatto diviene la linea guida al palato che insieme alla freschezza ne fanno un vino diritto, di grande complessità ma dalla piacevole bevibilità.
Friuli Colli Orientali DOC Sauvignon 2020
Giallo paglierino con sfumature dorate, si esprime nella tipicità del vitigno con sentori di foglia di pomodoro e peperone a cui si aggiungono in un’ottima complessità olfattiva, note di frutta gialla e di agrume. In bocca è la grande sapidità a guidare il sorso che appare immediatamente di corpo e morbido. Persistente, chiude con note di agrume.
Rosazzo DOCG Terre Alte 2019
Realizzato con uve Friulano, Pinot Bianco e Sauvignon, dopo la fermentazione malolattica, riposa sui propri lieviti in piccole botti di rovere.
Giallo paglierino luminoso. Il naso è complesso; emergono i caratteri varietali del Sauvignon accompagnati da erbe officinali, frutta a pasta bianca ma anche tropicale, una nota di anice completa il bouquet aromatico che si dipana mutevole nel calice.
Un vino pieno e asciutto, dalla grande sapidità e persistenza con note morbide e sentori finali che ricordano il dolce dell’agrume candito.
Rosazzo DOCG Abbazia di Rosazzo 2018
Da uve Friulano, Sauvignon, Pinot Bianco, Malvasia Istriana e Ribolla Gialla coltivate negli storici vigneti dell’Abbazia di Rosazzo in gestione dal 2009. Fermentazione malolattica e sosta in legno sui lieviti.
Brillante nel calice paglierino con pennellate dorate. I sentori sono complessi e raffinati. Si spazia dalla frutta matura, anche esotica all’agrume dolce in confettura, dalle note erbacee ad accenni eterei. In bocca è morbido, sapido e fresco al tempo stesso; persistente, con ritorni di frutta e di fiori. L’acidità è sottile ed elegante
Dopo una trentennale brillante carriera in ambito amministrativo finanziario all’interno di un noto gruppo multinazionale, dal maggio 2018 si dedica totalmente al mondo del vino del quale è appassionato partecipe da oltre quindici anni. Sommelier dal 2005 e degustatore Associazione Italiana Sommelier, assaggiatore di formaggi ONAF, assaggiatore di grappe e acqueviti ANAG e degustatore professionista di birre ADB, è relatore in enologia nei corsi per sommelier. È stato responsabile redazionale del sito internet della delegazione AIS di Milano e ha collaborato alla stesura delle guide Vitae e Viniplus. È redattore per la rivista Viniplus di Lombardia, per la quale cura due rubriche, è inoltre autore per la rivista Barolo & Co e per le testate on-line vinodabere.it, e aislombardia.it.
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