In punta di piedi nella storia vitivinicola della Toscana e della storica Cantina Capezzana con una delle sue etichette più conosciute “Ghiaie della Furba” dal 1999 ai giorni nostri.
Proseguendo le nostre cronache attraverso la bella ed interessante manifestazione Life of Wine, incontriamo un’azienda che ha nella sua storia il significato intrinseco dell’evento, una vita di vino come quella di Capezzana.
A Carmignano la vite si coltivava già in epoca preromana, circa 3000 anni fa, come attestano i reperti archeologici di epoca Etrusca che dimostrano la presenza della vite e del vino, altre testimonianze le possiamo trovare a Firenze nell’archivio di stato una pergamena dell’804, un contratto di affitto, che conferma che nel piccolo borgo tra Firenze e Prato, il vino era di casa.
La famiglia Contini Bonacossi entra in azienda nel 1920, ed oggi Capezzana è gestita da una collaborazione tra la quarta e la quinta generazione. Beatrice è la responsabile commerciale, affiancata dalla sorella Benedetta, la winemaker, e dal fratello Filippo responsabile della produzione di olio e della parte finanziaria.
La quinta generazione ha già iniziato a seguire la tradizione della famiglia, ed oggi lavorano in azienda Serena, responsabile dell’ospitalità e delle pubbliche relazioni, e Gaddo, responsabile delle campagne.
La piccola Docg Carmignano è fuori dalla zona dei toscani più famosi, ma la conformazione dei suoli di sabbia, ghiaia, argilla e galestro si alternano all’interno della proprietà, le brezze marine non lontane e l’influenza delle montagne alle spalle, favoriscono escursioni termiche benefiche alla vite. Ghiaie della Furba prende il nome dal vicino torrente Furba, e nasce nel 1979 come classico taglio bordolese, da un’idea di Ugo e Vittorio Contini Bonacossi, che nel tempo è cambiato attraverso l’esclusione del Cabernet Franc prima e dal 1998 l’aggiunta di il Syrah. Attualmente sono presenti 40% Cabernet Sauvignon, 25% Merlot e 35% Syrah. Malolattica in barriques. Affinamento in barriques per 18 mesi e in bottiglia per 12 mesi. L’esposizione è Sud – Sud/Ovest, a 200 metri s.l.m. La degustazione come già per altre verticali è stata fatta iniziando dall’annata più vecchia.
GHIAIE DELLA FURBA I.G.T. 1999
Bere un vino dell’altro secolo (e paradossalmente di un altro millennio) è sempre emozionante, è la seconda annata del nuovo uvaggio, il è colore granato, si presenta al naso con note terziarie di cuoio e fiori appassiti, tabacco dolce e caffè, al palato asciutto, sentori di cuoio, il tannino è ancora presente mentre l’acidità è ancora viva ed è la spina dorsale di questo vino che gli consente di avere anche una buona persistenza, ed un finale dove tornano le sensazioni di tabacco e caffè. 13,5% vol.
GHIAIE DELLA FURBA I.G.T. 2005
Color granato vivo, al naso sentori terziari con note balsamiche che si alternano a quelle speziate di chiodi di garofano e di cuoio e liquirizia, presente anche una nota terrosa. Al palato strutturato, con un tannino ancora vivo e una sorprendente e bella acidità che dona al vino un ancora persistente finale su note speziate. 14% vol.
GHIAIE DELLA FURBA I.G.T. 2010
Colore rosso scuro con una leggera unghia granata, al naso ampio con sentori speziati tabacco, pepe ed anche richiami balsamici di eucalipto, con note di composta di frutti maturi (marasca e more), al palato corrispondenza gusto olfattiva con un tannino vellutato e un’acidità che ci fa pensare che il vino possa avere ancora davanti a sé molti anni ancora. Lungo e persistente il finale. 14% vol.
GHIAIE DELLA FURBA I.G.T. 2013
Colore rosso rubino intenso, al naso fruttato di sottobosco maturo e speziato. In bocca risulta morbido, e strutturato con un sorso pieno, il tannino è dolcemente levigato, l’acidità accompagna un persistente finale con un retrogusto che riporta alle note fruttate e speziate. 14% vol.
GHIAIE DELLA FURBA I.G.T. 2016
Colore rosso rubino molto intenso, al naso complesso e fine, con sentori di piccoli frutti rossi e note speziate e di grafite, al palato ampio il sorso con tannino che già delinea la sua trama vellutata che già appare in equilibrio con la sua acidità, lunga persistenza dove tornano i sentori olfattivi fruttati e speziati. 15% vol.
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