Enzo e Monica Tiezzi sono lieti di presentare “Enzo Tiezzi, maestro di vita e vino“, la biografia del padre del Rosso di Montalcino scritta a quattro mani con il giornalista Dario Pettinelli e con l’introduzione di Andrea Gabbrielli di Tre Bicchieri Gambero Rosso. Il libro ripercorre la storia di Montalcino e dei suoi vini attraverso l’esperienza di vita di Enzo Tiezzi.
La ormai mitica Vigna Soccorso che fu del pioniere del Brunello Riccardo Paccagnini un secolo e mezzo fa, da vent’anni è nelle sapienti mani di Enzo e sua figlia Monica. Vigna nella quale viene prodotto il celebre Brunello di Montalcino Vigna Soccorso, cru dell’azienda e vino iconico. Il libro si conclude con le “Note di agronomia ed enologia“, ideale omaggio all’ex sindaco di Montalcino Ilio Raffaelli che curò la storia di Paccagnini.
Il libro viene presentato al pubblico nel giorno del compleanno del protagonista, il 20 novembre. Per l’occasione la famiglia Tiezzi ha realizzato una magnum di Brunello di Montalcino celebrativa.
Libro e bottiglia sono disponibili contattando direttamente l’azienda: info@tiezzivini.it Tre sono i temi “moderni” e contemporanei che vanno valorizzati del Tiezzi capo azienda e presidente nel secolo scorso: la cultura aziendale, la comunicazione e il rapporto con l’ambiente.
Enzo Tiezzi si è distinto e si è fatto ricordare sia da direttore d’azienda sia da presidente del Consorzio come la persona saggia che attraverso l’ascolto delle parti e l’indomabile amore per il territorio ha sempre trovato soluzioni pacifiche e costruttive. Oggi nei corsi di formazione aziendale e di team building vengono insegnate tecniche di management che Enzo Tiezzi ha sempre padroneggiato.
Questo ha portato a rapporti virtuosi e costruttivi sia per i lavoratori sia per le aziende che ha guidato, stimolando il senso di appartenenza e la coesione. E lo ha fatto anche negli anni più difficili della storia italiana, quelli delle rivendicazioni sindacali e del cambio di pelle del rapporto fra padroni e operai, tra datori di lavoro e forza produttiva.
Enzo Tiezzi ha anche il merito di aver intuito per primo a Montalcino il valore, la potenza della comunicazione. E’ stato lui a portare i produttori di Brunello a presentarsi al pubblico e sua è stata la scelta di guidare il Consorzio per la prima volta nelle principali vetrine internazionali.
Enzo Tiezzi dimostra visione quando i più non avevano occhi: la sua tesi di laurea si conclude con il capitolo dedicato alla promozione e pubblicità che il Brunello doveva avere.
Il terzo ma non terzo tema che distingue Enzo Tiezzi è il rapporto con l’ambiente. Lui capisce già alla fine del secolo scorso che quella che veniva presentata come una pioggia salvifica era invece chimica che non avrebbe giovato al territorio e che l’uso spregiudicato di fitofarmaci avrebbe contribuito al deterioramento della qualità e della salubrità della terra.
Per quanto detto la sua conduzione agronomica è sempre stata biologica e sostenibile. A ottantuno anni Enzo Tiezzi ha voluto convertire l’azienda in plastic-free farm, dando un segnale simbolico anche su questo tema, un segnale forte per la sua autorevolezza.
Il libro è l’incontro con il giornalista Dario Pettinelli che ha anche videoregistrato i loro caminetti: i contenuti extra sono disponibili seguendo il QRcode in quarta di copertina.
Molti i personaggi-chiave di Montalcino che hanno voluto partecipare con dichiarazioni ed interviste.
Fra questi: Mario Machetti, Hotel Ristorante Il Giglio, Montalcino: “Montalcino deve molto ad Enzo Tiezzi: ha lavorato sempre molto bene, in ogni azienda. Dov’è passato, l’azienda è sempre cresciuta, migliorata. E quando è stato presidente del Consorzio ha cercato sempre coesione. Enzo è saggio, prudente, onesto. Gli sono amico da cinquant’anni; la mia e la sua storia sono state sempre intrecciate. Prenda Monica: ha fatto nascere tutti e tre i miei nipoti…”
Remo Grassi, presidente Banfi: “Enzo Tiezzi è stato il presidente della condivisione. Ha dedicato gran parte del suo tempo a cucire con tutti per portare avanti in modo condiviso progetti ed obbiettivi. Non ha mai imposto nulla: bastava la sua autorevolezza”.
Giuliano Dragoni, amministratore delegato Col d’Orcia: “Enzo è il mio maestro. M’ha insegnato tutto; e sopra ad ogni cosa gli sono grato per avermi fatto innamorare. E questo vuol dire avermi fatto trovare la strada della vita, scoprire qualcosa a cui voler dedicare tempo e passione”.
Fabrizio Bindocci, presidente Consorzio del Vino Brunello di Montalcino: “Enzo è stato un ottimo maestro, ma anche un caro amico con cui parlare di tutto e avere risposte alle mie domande non solo lavorative, una persona importante e costruttiva, un esempio che mi è servito poi nella mia vita lavorativa”.
Maurizio Botarelli, responsabile della sede di Montalcino di Valoritalia: “É stato Enzo Tiezzi ad assumermi al Consorzio. Ero molto giovane, per me ha rappresentato una figura di riferimento. La sua disponibilità già allora era proverbiale, l’ambiente che aveva creato era familiare. É stato un capo democratico ed aperto all’ascolto, si faceva seguire per autorevolezza non per comando”.
Stefano Cinelli Colombini, titolare Fattoria dei Barbi: “Enzo Tiezzi è uno dei grandi personaggi del Brunello, più di quanto lui stesso sia cosciente di essere. É stato uno di quelli che ha fatto la differenza, ma all’uso montalcinese: senza apparire, discretamente. Indubbiamente Enzo Tiezzi è il padre del Rosso di Montalcino; fin dall’inizio del mandato presidenziale si è distinto per il suo approccio, per la sua visione, grazie alla quale il Brunello e Montalcino sono potuti decollare”.
Giacomo Neri, titolare Casanova di Neri: “Il dott. Tiezzi è stata una figura di riferimento per il Brunello e per tutta Montalcino; il suo nome è sinonimo di ascolto, impegno e soprattutto di senso della comunità. Oggi è un saggio, un signore ultraottantenne che la mattina va in vigna, che in cantina sono certo non manca mai. Il dott. Enzo è una forza gentile; a volte si scambia l’eleganza e la sensibilità per debolezza, e si fa un grande errore. Tiezzi è sempre stato, ed è ancora oggi, autorevole, mai autoritario; una grande differenza”.
Enzo Tiezzi è attrattivo, è un tessitore paziente, un armonizzatore; mai divisivo.
É stato ed è autorevole, non autoritario.
Nell’adagio “la parola indica, l’esempio trascina” lui è l’esempio. É faticoso per un uomo diventare ciò che si vuole essere; per i più resta una chimera.
Quella di Enzo Tiezzi è la storia di un uomo che è diventato ciò che voleva essere.
Enzo Tiezzi è stato per una vita un punto di riferimento per tutti, dalla famiglia alle aziende che ha guidato. Chi ha lavorato con lui e per lui ne parla come un modello di leadership.
Spesso chi lascia cariche importanti riconosce (a volte con astuzia più che con sincerità) che ha avuto più di quanto ha dato: conoscendo la vita di Enzo Tiezzi non ci si sente di poterlo dire, perché quanto ha dato a Montalcino e ai suoi vini è stato senz’altro più di quanto ha ricevuto.
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“Enzo Tiezzi, maestro di vita e vino”, biografia a quattro mani con Dario Pettinelli
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