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Le Guide di Vinodabere – Guida ai Migliori Vini dell’Irpinia 2023 – I Taurasi

Dopo avervi parlato della Classifica dei migliori Spumanti, Coda di Colpe e Falanghina (link),  dei migliori Fiano (link),  dei migliori Greco (link) e dei migliori Rosati, Irpinia Aglianico, Campi Taurasini, Campania Aglianico (link), è il momento di passare ai Taurasi, nella Guida ai Migliori Vini dell’Irpinia.

Ricordiamo sempre l’introduzione e le note metodologiche.

Introduzione

È possibile essere patria indiscutibile di alcuni dei più grandi e longevi vini bianchi italiani, nonché territorio elettivo per rossi da Aglianico atti a sfidare il tempo a loro volta  con incredibile capacità evolutiva, e non essere ancora conosciuti e riconosciuti quanto si dovrebbe, in Italia anzitutto e, a cascata, nel resto del mondo?
È il non del tutto risolto paradosso dell’Irpinia: di sicuro in crescita di considerazione, e finalmente sgabbiata dalla “condanna”, durata troppi anni, di dover consegnare – pena vederli considerare “scaduti”, o giù di lì – Fiano e Greco non dell’ultima, ma dell’ultimissima vendemmia, quella portata in casa sì e no due mesi prima delle consegne prenatalizie. Ma non ancora premiata e valutata come meriterebbe nella scala di valori di appassionati e (troppi) addetti ai lavori.
È questo il segnale che emerge lampante dagli assaggi (ben 300 campioni degustati) finalizzati al varo della prima Guida on line all’Irpinia da vino firmata da Vinodabere. Assaggi che certificano una qualità media molto elevata e diffusa sull’intera produzione, ed esaltata poi in diverse punte di eccellenza.
Il Fiano ed il Greco confermano, con i loro campioni di annate meno recenti, le già palesate ottime capacità di evoluzione. E sempre più produttori stanno fortunatamente comprendendo – e coraggiosamente sostenendo – il valore aggiunto di uscire almeno uno o due anni dopo la vendemmia di riferimento con i loro bianchi di punta.
Ottime notizie anche dal Taurasi, il cui ben noto carattere si sposa, finalmente e in molti casi, anche con tannini risolti e di soddisfacente finezza. Ma anche da numerosi Aglianico prodotti nelle DOC di ricaduta arrivano ottimi risultati, con sempre più rilevanti livelli di complessità e lunghezza di beva. Insomma: il lavoro fatto ci ha restituito una fotografia dell’Irpinia davvero molto confortante. La nostra Guida nasce, del resto, proprio con l’intento di divulgare il livello qualitativo raggiunto da territori per i quali esso non è ancora stato universalmente e completamente suffragato. Nei testi relativi agli oltre 100 vini che vi troverete recensiti proveremo perciò a condividere e trasmettere, oltre alle sensazioni ed emozioni ispirate dall’assaggio, anche il senso di una valutazione globale francamente e largamente positiva.

 

Metodologia

L’impostazione vede confermate le scelte principali. L’obiettivo rimane quello di rivolgersi al consumatore finale, ai ristoratori e tutti gli esercenti dei circuiti commerciali che ruotano attorno al vino. Che abbiamo dunque messo al centro del nostro lavoro, creando delle classifiche per tipologia ed insiemi omogenei, provando a rispondere alle esigenze di chi vuole orientarsi nell’acquisto di una bottiglia o nella costruzione di una cantina o anche di una carta dei vini se titolare di un locale. Non mancano le descrizioni delle aziende e le loro storie, ma solo dopo ciascun vino recensito; per questo alcune – quelle di cantine presenti con più vini – saranno ripetute per non costringere il lettore ad andare a cercarle altrove nella Guida.

Utilizziamo alcuni simboli per spiegare ancora meglio le differenze qualitative tra i vini recensiti.

 

Abbiamo attribuito 1 applauso  a quelle etichette che si attestano tra i 90 ed i 94,9 centesimi (vini decisamente buoni), 2 applausi tra i 95 ed i 97,9 (vini ottimi), e la Standing Ovation  tra 98 e 100 (vini eccellenti). I punteggi, essendo frutto di una media di degustazione in panel, possono prevedere anche i decimi di punto. Le classifiche sono in ordine inverso (si parte dall’ultima posizione per arrivare alla prima).

Per rendere più compiutamente comprensibili e trasparenti le nostre valutazioni vi ricordiamo che abbiamo usato una scala di punteggio internazionale (quindi mediamente più alta di quelle in uso in Italia) e che tutti gli assaggi sono stati svolti rigorosamente alla cieca presso l’Osteria Poerio di Roma che ringraziamo per l’ospitalità.

Qualora almeno la metà del panel abbia attribuito il punteggio di 100/100 ad un campione, si è provveduto ad un riassaggio per confermare o meno questo punteggio massimo.

La Squadra

Curatori: Maurizio Valeriani e Antonio Paolini.

I testi che leggerete in Guida sono di:

Ruggero Faliva, Paolo Frugoni, Federico Gabriele, Maurizio Gabriele, Emanuele Giannone, Luca Matarazzo, Daniele Moroni, Gianmarco Nulli Gennari, Antonio Paolini, Pino Perrone, Emanuela Pistoni, Stefano Puhalovich, Franco Santini, Marco Sciarrini, Gianni Travaglini, Paolo Valentini e Maurizio Valeriani.

 

La Classifica dei migliori Taurasi

30

Taurasi Fusonero 2016 – Villa Matilde Avallone 94/100   (territorio/zona dei vigneti: Montemarano e Paternopoli) prezzo a scaffale enoteca 35 euro.

 

Nasce da vigne di varie età (alcune superano il mezzo secolo) impiantate su terreni tufacei e argillosi tra Montemarano e Paternopoli, a 500-600 metri di quota. Svolge la malolattica e affina per un anno e mezzo in botti da 35 ettolitri e barrique. Profuma di more, ciliegie sotto spirito, liquirizia, con note speziate di pepe e noce moscata, lieve affumicatura e ricordi di vaniglia. Pieno e ricco, con acidità e tannini ancora aggressivi, ma di ottima qualità e che andranno a integrarsi col tempo, chiude equilibrato e succoso, con toni di agrumi rossi e frutti scuri.

L’azienda: Villa Matilde Avallone

 

S.S. Domitiana, 18

81030 Cellole (CE)

Tel. +39 0823932088

La storia di Villa Matilde Avallone comincia negli anni Sessanta con Francesco Paolo, avvocato e appassionato cultore di vini antichi che, incuriosito dai racconti di Plinio e dai versi di Virgilio, Marziale ed Orazio sul Falernum, decide di riportare in vita il leggendario vino scomparso al principio del secolo scorso. Coadiuvato da un gruppo di amici, tra cui alcuni docenti della Facoltà di Agraria dell’Università di Napoli, individua, dopo anni di studio, le viti progenitrici della varietà: pochi ceppi sopravvissuti miracolosamente alla devastazione della fillossera. Ripiantati nel territorio del Massico dove un tempo erano prosperati, fanno da starter per l’azienda attuale, guidata oggi dai figli di Francesco: Maria Ida e Salvatore, che hanno raccolto il progetto del padre, e ora guardando ancora oltre, spingendosi dall’Ager Falernus sino alla provincia di Avellino con nuove vigne, vini e progetti, e inaugurando nel 2004 le Tenute di Pietrafusa, nel distretto delle Docg irpine, con relativa produzione.

29

Taurasi Fren 2016 – Stefania Barbot 94,5/100   (territorio/zona dei vigneti: Paternopoli) prezzo a scaffale enoteca 40 euro (nella foto della bottiglia è indicata la 2013 ma noi abbiamo assaggiato l’annata 2016).

“FREN” come anima, dal greco antico, esprime nel nome l’essenza delle vecchie viti di Aglianico che danno vita a questo intenso Taurasi. È vino giocato su toni scuri, di prugna, di mora, di marasca, con un fondo di tabacco e di cenere, che gli dà profondità e stratificazione. All’assaggio si presenta col carattere deciso e a tratti scontroso, tipico dei Taurasi di rango. Non difetta, come era lecito aspettarsi, né in struttura né in lunghezza, e col tempo potrà senz’altro acquietare la sua anima irruenta e mostrarsi più “colloquiale”.

 

L’Azienda: Stefania Barbot

 

Via St. G. Iannaccone, 6

83100 Avellino (AV)

Tel.  +39 335 7295133

email: info@stefaniabarbot.it

Nel piccolo borgo Paternopoli con vigne poste tra i 450 ed 530 metri di altitudine, con una parte degli impianti di oltre 70 anni, Stefania Barbot e il marito Erminio hanno trasformato il sogno di vivere in sintonia con la natura, in un reale percorso di vita e l’Irpinia è risultato il luogo ideale per realizzarlo. La tenuta circondata da boschi, uliveti, castagneti e noccioleti, vede i vigneti di Aglianico dar vita a vini che rispecchiano territorio e tradizione.

28

Taurasi Roccabascerana 2017 – Agricola Bellaria 95/100   (territorio/zona dei vigneti: Paternopoli e Montemiletto) prezzo a scaffale enoteca 39 euro.

 

In un elenco di aggettivi utili ad identificare la tipologia non potrebbero mai mancare i termini violaceo, speziato e tannico. I tre descrittori perfetti per questo vino ricco di essenze floreali e spezie sia scure che morbide, con tannini evidenti e pronunciati, ma pronti alla prova del tempo. Nulla vieta di poterne godere già adesso, ma il futuro che attende il vino è ancora lungo.

L’azienda: Agricola Bellaria

 

Via Fontana/Cerasuolo

83016 – Roccabascerana (AV)

Tel. +0825 973467 – 347 3064161

email: info@agricolabellaria.it

La Famiglia Maffei vive da sempre nel centro storico di Roccabascerana, borgo di collina pochi chilometri a nord di Avellino. Un maestoso tiglio centenario, al centro del paese, caratterizza e impreziosisce l’immagine della cantina, che lavora su terreni di proprietà tramandati da generazioni. I vini, esportati in tutto il mondo, sono prodotti seguendo uno stile che unisce rispetto della tradizione e uso ragionato della tecnologia.

27

 

Taurasi 2016 – Cantine Terranera 95,2/100   (territorio/zona dei vigneti: Taurasi, Paternopoli, Montemarano) prezzo a scaffale enoteca 30 euro.

 

Una delle migliori espressioni dell’Aglianico di queste terre. Succoso, con allungo finale potente e nervoso al tempo stesso, ricco di fragranze boschive e note di affumicatura che ricordano braci spente e camino. Si muove con passo lento ma sicuro, espressione profonda dell’identità del varietale, un carattere robustamente mediterraneo e unico nel suo genere.

L’Azienda: Cantine Terranera

Via Sandro Pertini

83010 Grottolella AV

Tel. +39.0825.671455

email:  info@cantineterranera.it

Le Cantine Terranera si trovano nel cuore dell’Irpinia. La loro produzione complessiva annua è di circa 250.000 bottiglie – distribuite tra Fiano, Greco, Taurasi Docg, Aglianico Doc e Campi Flegrei – e i vigneti sono impiantati in zone collinari dai terreni argillosi e vulcanici. La lavorazione è di stampo tradizionale e le uve coltivate sono quelle che esprimono da sempre le caratteristiche del territorio.

26

Taurasi Riserva Colle dei Cerasi 2015 – Tenuta del Meriggio 95,5/100   (territorio/zona dei vigneti: Montemiletto) prezzo a scaffale enoteca 27 euro.

 

Un gigante di cristallo in scarpe di velluto. Il vino presenta le possenze chiare dell’annata storica per la denominazione, che ben si alternano a delicate fragranze tipiche del varietale. Dalla visciola matura, al ribes, per cadere su torrefazioni e pepe rosa. Foglie di eucalipto e salinità sul finale, vino molto gastronomico.

L’azienda: Tenuta del Meriggio

 

Contrada Serra 79 / 81a

83038 Montemiletto (Av)

Tel. 0825 962282

email: info@tenutadelmeriggio.it

“Le cose migliori nascono dalla semplicità”: è il motto dell’azienda, nata nel 2009 sulle colline che attorniano Montemiletto e salgono verso il Passo della Serra, nel cuore verde dell’Irpinia, a cavallo degli areali del Greco di Tufo e del Taurasi, punto di partenza privilegiato per produrre vini di qualità. E nel corso degli anni Tenuta del Meriggio si è fatta decisamente largo nell’affollato panorama enologico irpino e guarda ora al futuro adottando tutte le misure di sostenibilità ambientale atte al rispetto di queste terre. Il nome della tenuta è stato scelto riferendolo “all’atmosfera che si plasma, specie nelle tremule ed assolate controre estive, quando su questi colli il tempo sembra sospeso e l’aria pervasa da antica magia”.

25

Taurasi 2015 – Nardone Nardone 95,8/100   (territorio/zona dei vigneti: Torre le Nocelle) prezzo a scaffale enoteca 34 euro.

Esecuzione perfetta, come il direttore d’orchestra durante una prima a teatro. Scuro, ricco  e avvolgente. Dal finale misto tra rabarbaro, chinotto e ricordi di tabacco biondo e pepe nero in grani. Chiude succoso ed appetitoso con sensazioni carnacee date dal tempo in bottiglia e dai tannini integrati al meglio delle loro possibilità.

L’azienda: Nardone Nardone

 

Via dell’Industria

Frazione Dentecane – Pietradefusi (AV)

Tel. +39 0825965378

Cell.+39 3803561598

email: info@nardonenardone.it

L’azienda Nardone Nardone nasce nel 2006 a Pietradefusi in Irpinia, nell’areale del Taurasi. “Mimmo”, cresciuto in vigna, porta avanti il lavoro impostato dal nonno Domenico e dal padre Vincenzo vinificando uve da aree di proprietà già da tre generazioni e puntando a verace qualità artigianale. I vigneti sono posizionati negli areali di produzione delle tre DOCG: Fiano di Avellino, Greco di Tufo e Taurasi (il rosso in località Campoceraso). Vendemmia e lavori in vigna sono eseguiti manualmente, mentre vinificazione e affinamento sono svolti a Dentecane, nella cantina corredata di showroom e sala degustazioni.

 

24

Taurasi Riserva 2017 – Vigne Guadagno 96/100   (territorio/zona dei vigneti: Montemarano) prezzo a scaffale enoteca 30 euro.

 

Nonostante l’andamento climatico non felicissimo dell’annata, i fratelli Giuseppe e Pasquale Guadagno sono riusciti a produrre un vino con un ricco ventaglio aromatico, fruttato e floreale, incentrato sui toni scuri: prugna, bacche, ginepro, pepe nero, con nuance ematiche; il sorso è materico, vegetale, con tannini vibranti, ma fresco e con una grande carica acida, per un finale equilibrato, amarognolo con sfumature di liquirizia.

 

L’Azienda: Vigne Guadagno

 

Via Amerigo Vespucci, SNC

83030 Taurasi (AV)

Tel. 0825 16 86 379

email info@vigneguadagno.it 

Guidano l’azienda i fratelli Giuseppe e Pasquale Guadagno, imprenditori in altri settori, trovatisi in possesso di un vigneto di Fiano a Montefredane, nel cuore dell’areale di produzione della denominazione. Da qui il percorso, partito da una proprietà di tre ettari e caratterizzato dalla volontà di produrre vini unici attraverso una viticoltura attenta e un’enologia misurata il più possibile sul territorio di riferimento. Nel 2010 l’acquisto di vigna a Montefredane, e il varo della prima etichetta. Da questo momento in poi la passione per il vino prende il sopravvento su ogni calcolo iniziale, e si traduce in una produzione allargata anche ad altri vini irpini, tutti da varietà autoctone, con vigneti in conduzione per il Greco di Tufo a Santa Paolina e a Montemarano invece per la produzione del Taurasi.

23

Taurasi 2017 – Villa Raiano 96,2/100   (territorio/zona dei vigneti: Montemarano) prezzo a scaffale enoteca 32 euro.

Una delle aziende più conosciute del comprensorio irpino, nota soprattutto per i suoi vini bianchi, ha prodotto questo Aglianico in purezza che si caratterizza per toni intensi di spezie (chiodi di garofano, pepe nero), fiori (violetta) e frutti scuri (marasca, prugna, mirtillo, mora), con nuance ematiche. Ha tannini fitti e decisi, finale avvolgente, di buona freschezza e persistenza.

L’azienda: Villa Raiano

 

via Bosco Satrano, 1 – loc. Cerreto

83020 San Michele di Serino (AV)

Tel. +39 0825 595663

email: info@villaraiano.com,

Villa Raiano è un’azienda biologica certificata, con 27 ettari di vigneti nella valle del fiume Sabato, a San Michele di Serino, in provincia di Avellino. Fondata nel 1996 dai fratelli Sabino e Simone Basso, grazie anche alla collaborazione con alcuni dei migliori enologi presenti in Campania (Luigi Moio, oggi presidente OIV – Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino – ed in seguito Fortunato Sebastiano) che ha contribuito a posizionarla in primo piano nel panorama vitivinicolo irpino. Oltre che a San Michele di Serino, le vigne si trovano anche in località Montefredane e Lapìo (rinomate per la produzione dei Fiano), Altavilla (dove si coltiva il Greco) e Castelfranci (nota per l’Aglianico).

 

22

Taurasi Riserva Principe Lagonessa 2013 – Amarano  96,5/100  (territorio/zona dei vigneti: Montemarano) prezzo a scaffale enoteca 35 euro.

 

 

Aglianico coltivato in medio-alta collina in Contrada Torre, tra Montemarano e Castelfranci (zona vocatissima), di raccolta leggermente tardiva e affinamento per 24 mesi in piccole botti francesi e legno grande. Ha sentori di frutta scura, prugna e mirtilli, note speziate (pepe), balsamiche (menta) e leggermente vanigliate. Molto pieno e potente, polposo e sapido, fresco e avvolgente, ancora scalpita. Ha lunga persistenza speziata e notevole complessità aromatica. Voluttuoso e futuribile, darà il meglio di sé quando avrà assorbito completamente il legno.

L’Azienda: Amarano

C.da Torre, 32

83040 Montemarano – Avellino

Tel.  0827 63351

email: info@amarano.it

L’azienda si trova a Montemarano, nel cuore dell’Irpinia. Amarano nasce nel 2004 ed è a conduzione familiare, con vigne che si estendono per 7 ettari a 500 metri di altezza, sulle colline vicine allo splendido borgo di Castelfranci. Quattro le generazioni impegnate nel proseguire un lavoro di famiglia che fa onore al vessillo di qualità dei vini di queste terre bellissime.

 

21

Taurasi 2017 – Il Cortiglio 96,6/100   (territorio/zona dei vigneti: Contrada Fosso Cavallo a Fontanarosa) prezzo a scaffale enoteca 22 euro (nella foto della bottiglia è indicata la 2015 ma noi abbiamo assaggiato l’annata 2017) .

Prodotto da uve provenienti da un cru aziendale, questo Taurasi si fa notare per la struttura tannica e potente a cui unisce notevole sapidità e tensione gustativa. Ha un profilo aromatico netto e verticale, con aromi ben definiti: ematico e carnoso inizialmente, evolve verso un fruttato gradevole, marcato da amarene e bacche nere, e contornato da spezie scure. È una buona bevuta già adesso pur mostrando ulteriore potenziale evolutivo.

L’azienda: Il Cortiglio

Piazza Cristo Re 13

Fontanarosa (AV)

Tel. 0825 1885431

email: info@ilcortiglio.it

L’Azienda Agricola “ll Cortiglio” si trova nel borgo rurale di Fontanarosa in provincia di Avellino, nel cuore dell’Irpinia. È stata fondata nel 2004 da Francesco Acampora e sua moglie Nadijara, gli attuali proprietari, ma già tra il ‘700 e l‘800 Francesco Petrone (di cui Acampora è l’erede) produceva olio e vino negli stessi terreni. La proprietà si estende su una superficie di circa 13 ettari di cui sei destinati a vigneto dove si coltivano principalmente uve autoctone come Fiano, Greco e Aglianico. Da sempre attenta alle problematiche di sostenibilità ambientale, l’azienda opera con metodi di coltivazione biologica.

 

20

Taurasi 2015 – Di Prisco  97/100   (territorio/zona dei vigneti: Fontanarosa) prezzo a scaffale enoteca 34 euro.

Humus, note “terrose” e spezie scure a definire un prodotto di carattere e connotazioni robuste, dalla quota tannica vibrante e con ricordi di cioccolato fuso ed emazie che si alternano con buon dinamismo a crème de cassis e more di rovo. Buone lunghezza e prospettiva. Facili gli abbinamenti con le pietanze di carne, anche importanti.

L’azienda: Di Prisco

 

Contrada Rotole 27

83040 Fontanarosa (AV)

Tel.: +39 0825 475738

email: info@cantinediprisco.it

Pasqualino Di Prisco fonda l’azienda nel 1994 rilevando i terreni di famiglia. Dai due iniziali oggi la cantina può contare su una dozzina di ettari vitati in diverse zone vocate dell’entroterra irpino, e tutti situati in alta collina, sopra i 500 metri. La produzione totale è suddivisa in dieci referenze (Greco, Fiano, Coda di Volpe e i rossi da Aglianico) e si aggira intorno alle centomila bottiglie annue. Nel corso degli anni Pasqualino è stato affiancato dai figli Giuseppe, Carmen e Michele. Suggestiva la cantina “fatta a mano”, coi mattoni ricavati dalla pietra locale (breccia irpina).

19

Taurasi Riserva 2015 – Villa Raiano 97,1/100   (territorio/zona dei vigneti: Castelfranci) prezzo a scaffale enoteca 75 euro.

Note di sottobosco e foglie secche, sensazioni agrumate di arancia amara, di frutti bosco maturi guidano a un assaggio che svela tanto struttura che finezza, con acidità sapida ancora vivace e tannino amalgamato e fine. Piacevole la chiusura, che insiste su note sapido-iodate.

L’Azienda: Villa Raiano

 

via Bosco Satrano, 1 – loc. Cerreto

83020 San Michele di Serino (AV)

Tel. +39 0825 595663

email: info@villaraiano.com,

Villa Raiano è un’azienda biologica certificata, con 27 ettari di vigneti nella valle del fiume Sabato, a San Michele di Serino, in provincia di Avellino. Fondata nel 1996 dai fratelli Sabino e Simone Basso, grazie anche alla collaborazione con alcuni dei migliori enologi presenti in Campania (Luigi Moio, oggi presidente OIV – Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino – ed in seguito Fortunato Sebastiano) che ha contribuito a posizionarla in primo piano nel panorama vitivinicolo irpino. Oltre che a San Michele di Serino, le vigne si trovano anche in località Montefredane e Lapìo (rinomate per la produzione dei Fiano), Altavilla (dove si coltiva il Greco) e Castelfranci (nota per l’Aglianico).

 

18

Taurasi 2018 – Calafè 97,3/100  (territorio/zona dei vigneti: Castelfranci e Montemarano) prezzo a scaffale enoteca 30 euro.

Il Taurasi è un Giano bifronte: sa essere robusto e possente, ma anche al tempo stesso delicato e fragrante. Il Calafè si avvicina più alla seconda versione, con sentori di sottobosco, fiori viola e tipiche nuance da amarena sotto spirito. Nulla di invadente, tutto estremamente soffuso, per un piacere immediato di beva.

L’azienda: Calafè

Viale dei Fiori

83030 Prata di Principato ultra (AV)

tel 0825 781010

L’azienda nasce a Prata di Principato Ultra, provincia avellinese, tra ripide colline e strette valli di origine vulcanica, e terreni composti principalmente da argille, tufo e zolfo. Attiva dal 2006, tocca oggi le 30.000 bottiglie di produzione, mantenendo uno standard qualitativo altissimo grazie alla passione che Benito Petrillo ha messo nel suo progetto. Il nome Calafè deriva dall’acrostico dei nomi delle tre nipoti di Benito: Camilla, Laura e Federica. Peculiare la scelta di sottoporre un vino bianco quale il Greco di Tufo a un affinamento decisamente più lungo di quanto sia usuale qui, con risultati sorprendenti specie con l’Aria Vecchia, Greco Riserva prodotto solo nelle annate migliori. Davvero degno di nota anche il Taurasi, uno dei tre rossi da uve Aglianico realizzati dalla casa.

17

Taurasi Riserva Fonte del Gelso 2012 – Giovanni Molettieri 97,5/100  (territorio/zona dei vigneti: Contrada Iampenne / Chianzano in Montemarano) prezzo a scaffale enoteca 35 euro.

Una piccola produzione (3000 bottiglie all’anno) per questo Taurasi Riserva, una delle diverse selezioni realizzate dall’azienda, con un profilo sensoriale ricco di sfaccettature: frutta rossa matura, sottobosco, spezie (pepe nero e noce moscata); aromi dolci e cioccolatosi bilanciati da una vena sapida e fresca, con tannini fitti e vellutati che danno struttura mantenendo una beva elegante e suadente.

L’Azienda: Giovanni Molettieri

via C. Cortecombo

Montemarano (AV)

Tel: 3357494879 Armando

email: marketing@giovannimolettieri.it

L’azienda vitivinicola Giovanni Molettieri, inizia il suo percorso produttivo nel 1999, ponendo la propria sede lavorativa a Montemarano, areale particolarmente vocato con i suoi terreni di origine vulcanica per allevare al meglio i vitigni tipici della zona, tra i quali spicca l’Aglianico. Nel 2001 e 2005 vengono prodotti rispettivamente il primo vino – a denominazione Campania Aglianico – e il primo Taurasi Riserva. Successivamente oltre all’Aglianico vengono impiantati anche Fiano di Avellino e Greco di Tufo che danno origine a circa 70.000 bottiglie annue, suddivise in ben 15 etichette, con l’intento di valorizzare le singole particelle di vigneto e anche le diverse modalità di vinificazione e affinamento.

16

Taurasi Opera Mia 2016 – Tenuta Cavalier Pepe 98/100  (territorio/zona dei vigneti: “Carazita” e “Pesano”, Luogosano) prezzo a scaffale enoteca 33 euro.

 

 

Il rosso rubino intenso è appena venato da riflessi granati. Frutti rossi e frutti di bosco maturi (amarena, mirtillo, ribes) più note speziate di caffè e di cioccolato e sensazioni balsamiche di macchia mediterranea ne caratterizzano il profilo aromatico. Succoso, ampio, con equilibrio acidità-tannino vellutato e composto, esprime grande finezza ed eleganza. Completa l’opera un finale intenso e persistente, che insiste su ricordi di macchia mediterranea. Un Taurasi che vale in pieno una Standing Ovation.

L’azienda:  Tenuta Cavalier Pepe

 

Via  Francesco de Sanctis

83040 Sant’Angelo All’esca (AV)

Tel. 0827 73766

email: info@tenutacavalierpepe.it

Milena Pepe, nata e cresciuta in Belgio, laureata in gestione aziendale ed enologia, torna nel 2005 in Irpinia con l’idea di dare una svolta alla gestione dei vigneti di famiglia. Vent’anni dopo, Milena è una stimata donna del vino, a capo di una delle più rinomate aziende vinicole della zona e della Campania. Volontà, passione e idee chiare sono le fondamenta di un progetto che punta molto sia sulla territorialità dei vini, frutto di lavoro paziente e rispettoso in vigna, sia su un’attenzione non comune ai dettagli dell’accoglienza.

15

Taurasi Macchia dei Goti 2019 – Antonio Caggiano 98,2/100  (territorio/zona dei vigneti: Taurasi) prezzo a scaffale enoteca 37 euro.

 

Un vino che ha fatto la storia recente della denominazione: il primo Taurasi affinato in barrique per volontà di Antonio Caggiano e del professor Luigi Moio nel 1994. Nasce nella località omonima, da vigne situate a circa 350 metri di quota ed esposte a sud-ovest, su una matrice argillosa e calcarea. Invecchia per un anno e mezzo in piccoli fusti di rovere francese. Variopinto all’olfatto, ha note di prugna, ciliegia, frutti di bosco, sfumature di liquirizia, china e tabacco, e sentori vanigliati e tostati. Complesso e impattante, riesce a esprimere le classiche tannicità e acidità del vitigno senza perdere in eleganza, distendendosi bene nel finale, che è balsamico e di notevole sapidità. Molto raffinato per la tipologia, ma senza perdere il carattere dell’autentico Aglianico. Una impeccabile Standing Ovation.

L’azienda: Antonio Caggiano

 

Contrada Sala, 4

83030 Taurasi (AV)

Tel: +39 0827 74723

email: info@cantinecaggiano.it

È una delle cantine più belle e fascinose della Campania: si passeggia tra decine di migliaia di bottiglie messe a riposo in nicchie ricavate tra le pareti di pietra. E poi, ovunque, barrique ove affinano i grandi vini di Taurasi: il Macchia dei Goti, il Salae Domini e il Taurì. Il fondatore, Antonio Caggiano è stato per anni appassionato fotografo giramondo, dal freddo dell’Artide al deserto africano, dagli Usa al Sud America. Ma per riapprodare alla vecchia vigna di famiglia (Salae Domini) e ai lavori per le cantine, iniziati nel 1990. Il desiderio che fa da molla è quello di dar voce alla storia e alle tradizioni della amatissima Taurasi. E oggi la stessa cantina è una sorta di museo della cultura vitivinicola. Alla guida c’è oggi Giuseppe (per tutti Pino), figlio di Antonio, sempre affiancato dal padre, a garantire la continuità della accurata interpretazione enologica.

14

Taurasi Sant’Eustachio 2018 – Boccella 98,3/100  (territorio/zona dei vigneti: Castelfranci) prezzo a scaffale enoteca 42 euro (nella foto della bottiglia è indicata la 2006 ma noi abbiamo assaggiato l’annata 2018).

 

Da una vigna di 50 anni impiantata su una collina a circa 600 metri di quota nel comune di Castelfranci, sopra il fiume Calore, caratterizzata da temperature invernali generalmente rigide, nasce questo grande rosso da invecchiamento. Fermenta in acciaio, poi sosta 18 mesi in legno di slavonia e francese e altri 24-36 in vetro. Eleganti note balsamiche, mirto, spezie dolci, frutta matura, fiori rossi, grafite, lievi cenni vegetali ne sono il timbro. Ha poi grande sapidità e ottima acidità, i tannini sono fitti ma in via di integrazione, e il risultato è pieno e avvolgente, con finale di cacao e more di rovo. Un vino estremamente sincero, ai limiti della sfrontatezza, con lunghi anni di vita davanti a sé, ma già da Standing Ovation.

L’Azienda: Boccella

Via S.eustachio 16

83040 Castelfranci (AV)

Tel. +39 338 4979168

email: boccellavini@gmail.com

Nel territorio di Castelfranci sulla cima del Villaggio Sant’Eustacchio a ben 600 metri di altitudine, l’Azienda Agricola Boccella produce in regime biologico vini particolarmente espressivi del territorio. Raffaele e Giovanni, Angela e Lucia, due fratelli e due sorelle, portano avanti il lavoro del fondatore Giuseppe cercando. di esprimere sempre di più la loro terra, attraverso il suo vitigno principe: l’Aglianico.

13

Taurasi Padre 2014 – La Cantina di Enza 98,4/100  (territorio/zona dei vigneti: Montemarano) prezzo a scaffale enoteca 36 euro.

 

Da vecchie raggiere di 70 anni a 350-400 metri di quota, su suoli argillosi nel comune di Montemarano, e uve raccolte tardivamente, si presenta con note di amarena, visciole, prugne, spezie, caffè, liquirizia. Molto sapido, con tannini di grana finissima, è il risultato di un’annata fresca interpretata al meglio, succoso, dal frutto croccante e un finale di rabarbaro e sfumature d’inchiostro. Un Taurasi che non avrà forse tantissimi anni davanti a sé in rapporto agli standard della tipologia, ma entusiasmante da bere adesso. E dunque, da Standing Ovation.

L’azienda: La Cantina di Enza

c/da Torre,7

Montemarano (AV)

Tel. 339 526 4143

email: lacantina-dienza@libero.it

A Montemarano in una delle zone più vocate per l’Aglianico, una giovane donna ha impegnato la propria vita a valorizzare questo territorio e le uve che da sempre vi trovano dimora. La cantina posta sotto l’abitazione e le vigne poste nei terreni antistanti si sviluppano per appena 7 ettari, di cui solo 5 a vigneto ed il resto coltivato a oliveto e cereali. Ha ottenuto la certificazione biologica e si sta muovendo in un’ottica di conduzione biodinamica.

12

Taurasi Vigne d’Alto 2016 – Contrade di Taurasi – Cantine Lonardo  98,5/100  (territorio/zona dei vigneti: Taurasi) prezzo a scaffale enoteca 42 euro.

 

Da vigneti tra i 50 e i 60 anni d’età allevati a starseto (la pergola avellinese) con una molteplice varietà di cloni d’Aglianico (come Aglianicone e/o Aglianichello). Profumi intensi di viola, rabarbaro, sensazioni terrose di sottobosco, fruttate “dolci” e una leggera nota eterea fanno da preludio, cui segue un impatto coerente, di buona freschezza sapida e con tannino vellutato. Il lungo finale su ricordi speziati e di macchia mediterranea completa un quadro da Standing Ovation.

L’Azienda: Cantine Lonardo

 

Contrada Case d’Alto

Taurasi (AV)

Tel: +39.392.7766886 (Enza Lonardo)

email: info@cantinelonardo.it

Una piccola azienda agricola a conduzione familiare di appena 5 ettari nata nel 1998 grazie alla tenacia della famiglia Lonardo, tutta incentrata su princìpi chiari ed imprescindibili, come l’uso di materie prime provenienti esclusivamente dai vigneti aziendali e sul rispetto della tradizione in ogni passaggio in vigna ed in cantina. Le vigne sono poste su terreni che variano da una composizione argillosa-calcarea per la vigna più in basso, a quella vulcanica-cineritica per quella posta più in alto. Oltre all’Aglianico in azienda si coltiva il Grecomusc’, un antico vitigno autoctono che in collaborazione con le Università di Palermo e la Federico II di Napoli, si cerca di valorizzare.

11

Taurasi Pescocupo 2015 – Le Masciare 98,6/100  (territorio/zona dei vigneti: Paternopoli) prezzo a scaffale enoteca 40 euro.

 

Da una vigna in contrada Pescocupo, a Paternopoli, impiantata 65 anni fa a 650 metri di quota su terreni argillosi e calcarei di natura vulcanica, ha un complesso iter di maturazione: un anno e mezzo in acciaio, poi un anno in botti di rovere francese e un altro anno e mezzo in vetro. Viola, ciliegia, prugna compongono un bouquet molto elegante, rifinito da note balsamiche, di tabacco e pepe nero. Tornito, fresco, dai tannini equilibrati, ha ottima persistenza su note ancora fruttate e speziate. Ne consegue la meritata Standing Ovation.

L’azienda:  Le Masciare

 

Contrada Barbassano

83052 Paternopoli (AV)

Tel. +39 320 8418815

email: info@lemasciare.com

Nell’antica tradizione irpina le Masciare erano le streghe che proteggevano i raccolti dominando per magia le forze della natura. Quest’azienda però, più che dominare la natura, punta ad assecondarla, ecosostenibile nelle pratiche e fedele a tutti i protocolli relativi all’agricoltura biologica. Fondata nel 2001 partendo con 4 ettari di uliveti, ma ben consapevole di trovarsi al centro dell’eldorado enologico irpino, l’azienda ha presto acquisito 8 ettari di vigneti e iniziato la nuova avventura nel campo del vino di qualità. Si sono poi aggiunti altri 8 ettari (in affitto) portando la produzione a 80.000 bottiglie, ma puntando sempre alla massima qualità delle uve.

10

Taurasi Le Surte 2014 – Macchialupa 98,7/100  (territorio/zona dei vigneti: Pietradefusi) prezzo a scaffale enoteca 32 euro (nella foto della bottiglia è indicata la 2001 ma noi abbiamo assaggiato l’annata 2014).

 

Quando colpire al cuore è un gioco da ragazzi. Ovvero, un Taurasi realizzato alla perfezione malgrado un’annata non proprio agevole, e impreziosito dal passare del tempo. Con delicatezze da… carezze materne, introdotte da sensazioni di glicine ed iris, condite da balsamicità e piccoli frutti di bosco succosi, e con un finale da pietra marina lungo e possente, scandito da tannini evoluti, ma ancora palpabili. Merita alla grande la Standing Ovation.

L’azienda: Macchialupa

 

Via S. Pietro, 23

83011 Altavilla Irpina (AV)

Tel. (+39) 0825 996396

email: info@macchialupa.it

La cantina nasce nel 2001 nella Valle del Sabato, al confine tra la provincia di Avellino e quella di Benevento, grazie alla passione dell’enologo Angelo Valentino e dell’agronomo Giuseppe Ferrara, innamorati di questa terra ricca di tradizione e cultura viticola. Le vigne sono ubicate su terreni già sede di vecchie cave di tufo, e l’habitat è di tipo collinare, con ampie valli ed elevate dorsali, a circa 450 metri di altezza, in una zona fresca e ventilata. Vengono allevati qui Fiano, Greco e Aglianico.

9

Taurasi Principe Lagonessa 2014 – Amarano  98,8/100  (territorio/zona dei vigneti: Montemarano) prezzo a scaffale enoteca 38 euro.

 

Intensità e stratificazione aromatica per un bouquet di grande complessità in cui spiccano amarena, mirtillo rosso, mora di gelso, sottobosco, fiori secchi, legni aromatici, cuoio, cola e cenere. Grande presa al palato con tannini fittissimi e dolci, struttura imponente e freschezza infusa a gestire la dinamica. Note intense di visciola, rabarbaro, chiodo di garofano, cioccolato e tabacco; più sottili quelle balsamiche, che ornano il finale.

L’Azienda: Amarano

C.da Torre, 32

83040 Montemarano – Avellino

Tel.  0827 / 63351

email: info@amarano.it

L’azienda si trova a Montemarano, nel cuore dell’Irpinia. Amarano nasce nel 2004 ed è a conduzione familiare, con vigne che si estendono per 7 ettari a 500 metri di altezza, sulle colline vicine allo splendido borgo di Castelfranci. Quattro le generazioni impegnate nel proseguire un lavoro di famiglia che fa onore al vessillo di qualità dei vini di queste terre bellissime.

8

Taurasi Riserva 2013 – Borgodangelo 98,9/100  (territorio/zona dei vigneti: Sant’Angelo all’Esca) prezzo a scaffale enoteca 35 euro.

 

Uve raccolte tardivamente da impianti ubicati nelle contrade Piano d’Angelo e San Martino, a Taurasi, su terreni argillosi, calcarei e sassosi di origine vulcanica a 400 metri di quota. Trenta mesi in botti di Slavonia di piccolo calibro, poi qualche anno in vetro sono la premessa a profumi speziati (chiodi di garofano), di sottobosco, erbe aromatiche (salvia e rosmarino), ribes, cioccolato fondente, cipria, tabacco. Fragrante, giustamente tannico, ricco e avvolgente, tannini già distesi, il vino è fresco, sapido, pepato, di ottima persistenza e bel frutto ancora vivace. Serio e armonico, vale la Standing Ovation.

L’azienda: Borgodangelo

Contrada Bosco Selva SP 52, km 10,0

83050 – Sant’Angelo All’Esca (AV)

Tel. +39 0827 73027

email: info@borgodangelo.it

Borgodangelo è frutto di un progetto nato per valorizzare terreni di famiglia. Proprio per questo, pur contando su una gestione familiare, ha un’impronta imprenditoriale che si concretizza nelle scelte di impianto, nella cura e selezione delle uve prestando attenzione ai gusti dei consumatori. La consulenza enologica è di Cristoforo Pastore.

7

Taurasi Riserva 2016 – Fiorentino 99/100  (territorio/zona dei vigneti: Paternopoli) prezzo a scaffale enoteca 49 euro.

Sentori di frutti scuri (more e amarena) si uniscono a sensazioni speziate dolci e balsamiche e anticipano un impatto elegante, di grande equilibrio tra la parte fresca e il tannino vellutato. Il finale di grande persistenza a ribadire le note aromatiche già descritte vale la nostra Standing Ovation.

 

L’Azienda: Fiorentino

Contrada Barbassano snc

83052 Paternopoli(AV)

Tel. 347 4869310

email: info@fiorentinovini.it

La famiglia Fiorentino ha scoperto la vocazione per il vino agli inizi degli anni novanta. Oggi la nuova cantina di Paternopoli, moderna e innovativa, è realizzata in legno e con tecniche di bio-architettura. Sorge sui terreni che nonno Luigi ha acquistato con i risparmi del duro lavoro di immigrato, e su questi si coltiva solo Aglianico per rispetto del territorio e della tradizione che vedevano il vitigno come principe di questi luoghi.

6

Taurasi 2012 – Perillo 99,1/100  (territorio/zona dei vigneti: Castelfranci) prezzo a scaffale enoteca 50 euro.

 

Un vino da provare almeno una volta nella vita, che esce a non meno di dieci anni dalla vendemmia, assecondando il carattere selvaggio dell’Aglianico, che è da addomesticare nel tempo. Da vecchie vigne (alcune centenarie e a piede franco, pre-fillossera) coltivate a 600 metri, varietà “coda di cavallo”, tra Contrada Baiano e Contrada Valle, a Castelfranci, più un altro impianto a Montemarano, su un suolo tufaceo-sabbioso con presenza di calcare e fossili marini, nasce un Taurasi, declinato anche nella versione Riserva e a volte Quindici Anni, che restituisce alla denominazione tutta l’eleganza che in giovane età rimane riservata e nascosta, e grande autenticità. La fermentazione coi lieviti autoctoni avviene in acciaio e legno, poi il vino matura in botti di varia capacità per 24 mesi e per diversi anni (almeno otto) affina in bottiglia. Ancora floreale all’olfatto, sciorina poi amarena e mirtillo, arancia sanguinella, cacao, macchia, pepe, cenere, ferro, sangue, lieve fumé. La beva è stupenda, saporita, vibrante, raffinata ma al tempo stesso esplosiva; impressionante per progressione, freschezza e profondità in chiusura. Ne consegue la strameritata Standing Ovation.

L’azienda: Perillo

 

Contrada Valle, 19

Castelfranci (AV)

email: cantinaperillo@libero.it

Nel 1999 Michele Perillo decide di imbottigliare i suoi vini, sui cinque ettari di vigneti ubicati tra Contrada Baiano e Contrada Valle , a 600 metri di altitudine. Qui si coltivano le varietà Coda di Volpe per il bianco e Aglianico (nel biotipo Coda di Cavallo) per il rosso. Un altro ettaro è di proprietà a Montemarano. Le viti sono centenarie e pre-fillossera, piantate su un suolo tufaceo-sabbioso con presenza di calcare e fossili marini. La resa per ettaro è intorno ai 30 quintali e la fermentazione esclusivamente coi lieviti autoctoni. La consulenza è affidata a Carmine Valentino, coadiuvato da qualche tempo dal figlio di Michele, Felice, laureato in enologia.

 

5

Taurasi Riserva Vigna Cinque Querce 2014 – Salvatore Molettieri 99,2/100  (territorio/zona dei vigneti: Montemarano) prezzo a scaffale enoteca 57 euro.

Possiamo dire, senza rischiare di essere retorici, che il Vigna Cinque Querce, insieme al suo creatore, sono tra quelli che hanno fatto la storia del Taurasi. A dispetto dell’annata, giudicata non particolarmente felice per il Taurasi, la tradizionale potenza e muscolarità del vino si sono mantenute, completate semmai da un tocco di freschezza in più che ne ha esaltato la beva. Sentori di frutta scura (marasca, more, bacche nere), cacao, cuoio, pietra focaia, con un tocco di balsamicità. Tannino fitto e rotondo, sorso sostanzioso bilanciato da bella freschezza e con lunga persistenza. Merita la nostra Standing Ovation.

L’azienda: Salvatore Molettieri

 

Contrada Musanni – Strada Ofantina 400, Km 15

83040 – Montemarano (AV)

Tel. 0827 63722

email: info@salvatoremolettieri.com

Salvatore Molettieri è uno dei nomi di punta per l’Aglianico irpino, il vino che lo ha reso famoso in tutto il mondo. Ma l’intera produzione, oggi anche in rosa e bianco, merita rispetto. Coadiuvato dai quattro figli continua con energia a raccontare la storia di una terra che qualche decennio fa viveva nella povertà e nell’abbandono, e che, grazie a persone toste e testarde come lui, è ora annoverata nel Gotha vinicolo d’Italia. Le vigne sono tutte oltre i 500 metri di quota, beneficiando così di grande ventilazione ed escursione termica che donano complessità aromatica a tutti i suoi vini.

4

Taurasi Alta Valle 2017 – Colli di Castelfranci 99,3/100  (territorio/zona dei vigneti: Castelfranci) prezzo a scaffale enoteca 33 euro.

 

Prende il nome dall’Alta Valle del Calore, ai piedi dei Monti Picentini. Da vigne d’Aglianico di trent’anni situate intorno all’azienda, a Castelfranci, in Contrada Braudiano, su terreni argilloso-sabbiosi e vulcanici, a 690 metri di quota, con esposizione sud-ovest e resa per ettaro di 50 quintali. Dopo la diraspatura il mosto macera in botte grande (50 ettolitri) con le bucce per 30 giorni. La fermentazione malolattica avviene in barrique di primo e secondo passaggio dove il vino resta per un anno prima di passare in tonneau per altri 24 mesi. Ha profilo aromatico di frutti rossi e scuri (prugna e marasca), sentori speziati, floreali e vegetali. Poi avanzano il caffè tostato, il lato balsamico e terroso, il tabacco e la liquirizia. Poderoso, carnoso, ricco di sostanza ma al tempo stesso austero, ha buona freschezza e sapidità, col frutto in grande evidenza, ma molto armonico e con tannini abbondanti, ancora da addomesticare, intensi ma ben calibrati. Persistente e godurioso l’agrumato finale. Un totale che merita la nostra Standing Ovation.

L’Azienda: Colli di Castelfranci

Contrada Braudiano

83040 Castelfranci (AV)

tel. 0827 72392

email: cantina@collidicastelfranci.com

L’azienda nasce nel 2002 dall’unione delle famiglie Gregorio e Colucci, viticoltori da generazioni, che decidono di vinificare e imbottigliare in proprio. Siamo a Castelfranci, 30 km ad est di Avellino, zona di alta collina e dalle condizioni ambientali uniche, con inverni rigidi e forti escursioni termiche che favoriscono lunghi cicli di maturazione (le vendemmie dell’Aglianico avvengono a ottobre e nelle annate più fredde anche a novembre, dopo la Festa dei Morti, come da antica tradizione). Non a caso qualcuno definisce questi vini “di montagna”. Oltre all’Aglianico l’azienda produce anche Fiano e Greco.

3

Taurasi Riserva CampoRe 2009 – Terredora 99,4/100  (territorio/zona dei vigneti: Lapìo) prezzo a scaffale enoteca 43 euro.

 

Malgrado l’età, insospettabile a bottiglia coperta, è austero e integro. Bouquet di rimarchevoli complessità e intensità con cola, amarena, prugna, mirtillo rosso, sottobosco, viola, carciofo, cacao e frutti di bosco. Al palato è di notevole struttura, pieno e teso al contempo, pulsante nella sua cospicua materia, serico e amarulento nei tannini evoluti in una trama che richiama cacao amaro e liquirizia. Si appaiano in progressione la maturità del frutto – visciola, prugna, aronia – e la giusta riserva di freschezza a sostenerla, conducendo a un finale lunghissimo, nitido, caloroso e finemente speziato, senza stanchezze, né gravami.

L’azienda: Terredora

Contrada Serra

83030 Serra (AV)

Tel. 0825968215

Terredora, con circa 200 ettari coltivati fra le colline che circondano le valli del Sabato e del Calore, è tra le più importanti realtà produttive dell’intera regione. Si distingue da sempre per una capacità non scontata di coniugare qualità e grandi numeri. Il patrimonio viticolo è sparso nelle aree d’Irpinia più vocate per la produzione di pregio. Rispetto e valorizzazione del territorio non confliggono con la ricerca di uno stile moderno e comprensibile, capace di sedurre anche un mercato internazionale peraltro sempre più esigente.

2

Taurasi Principe Lagonessa 2009 – Amarano 99,5/100 (territorio/zona dei vigneti: Montemarano) prezzo a scaffale enoteca 35 euro.

 

 

Proveniente dalle colline tra Montemarano e Castelfranci (siamo a circa 500 metri di quota), il Principe Lagonessa viene vinificato in acciaio e poi invecchiato per due anni in botti di varie dimensioni, principalmente barrique e tonneau. Spiccano nel suo bouquet profumi di amarena e ciliegia sotto spirito, liquirizia, pepe nero, sottobosco. Pieno e asciutto, di notevole struttura, dai tannini potenti ma ben bilanciati dall’acidità di nerbo, ha poi finale profondo in cui riecheggiano, oltre ai frutti di bosco e spezie, note minerali (grafite). Il lungo affinamento in vetro lo ha reso un vino perfetto già ora e gli vale la nostra Standing Ovation.

L’Azienda: Amarano

C.da Torre, 32

83040 Montemarano – Avellino

Tel.  0827 63351

email: info@amarano.it

L’azienda si trova a Montemarano, nel cuore dell’Irpinia. Amarano nasce nel 2004 ed è a conduzione familiare, con vigne che si estendono per 7 ettari a 500 metri di altezza, sulle colline vicine allo splendido borgo di Castelfranci. Quattro le generazioni impegnate nel proseguire un lavoro di famiglia che fa onore al vessillo di qualità dei vini di queste terre bellissime.

1

Taurasi Riserva Puro Sangue 2016 – Luigi Tecce 99,7/100  (territorio/zona dei vigneti: Paternopoli) prezzo a scaffale enoteca 54 euro.

 

Il Taurasi Riserva Puro Sangue di Luigi Tecce è un vino di grande austerità e profondità. Qui l’estratto, e la componente di frutto, raggiungono livelli da “peso massimo”. Poi c’è l’acidità, che ti prende per mano e ti conduce verso un sentiero pericoloso, dove l’uscita di strada è dietro l’angolo. Basterebbe un tannino meno maturo, un alcol un filino più esuberante, una morbidezza un po’ più smaccata…e invece no. Niente di tutto questo. L’armonia qui è totale e avvolgente. Un vino che ti segna e ti lascia un ricordo indelebile di maturità e potenza. Una straordinaria Standing Ovation.

L’azienda: Luigi Tecce

Via Trinità, 6

83052 Paternopoli (AV)

Tel.  349 295 7565

Luigi Tecce è un grande artigiano del vino, apprezzato per l’onestà e la tensione etica che mette in ogni sua bottiglia. Entra per la prima volta in una botte a 6 anni, attrezzato con lume e martelletto per togliere il tartaro, e da allora, in pratica, non ne esce più. L’arte di fare vino l’ha imparata sul campo: da suo padre, e prima ancora da suo nonno. Nelle sue produzioni si racconta una storia umana lunga e profonda nel tempo: una storia che non cerca scorciatoie e che non ammette compromessi. Dai circa 5 ettari vitati in quel di Paternopoli, produce 30.000 bottiglie che trasudano autenticità e sapore di buono.

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