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Le Guide di Vinodabere – Guida ai Migliori Vini dell’Irpinia 2023 – I Fiano

Dopo avervi parlato della Classifica dei migliori Spumanti, Coda di Colpe e Falanghina (link), è il momento di passare ai Fiano nella Guida ai Migliori Vini dell’Irpinia.

Ricordiamo sempre l’introduzione e le note metodologiche.

Introduzione

È possibile essere patria indiscutibile di alcuni dei più grandi e longevi vini bianchi italiani, nonché territorio elettivo per rossi da Aglianico atti a sfidare il tempo a loro volta  con incredibile capacità evolutiva, e non essere ancora conosciuti e riconosciuti quanto si dovrebbe, in Italia anzitutto e, a cascata, nel resto del mondo?
È il non del tutto risolto paradosso dell’Irpinia: di sicuro in crescita di considerazione, e finalmente sgabbiata dalla “condanna”, durata troppi anni, di dover consegnare – pena vederli considerare “scaduti”, o giù di lì – Fiano e Greco non dell’ultima, ma dell’ultimissima vendemmia, quella portata in casa sì e no due mesi prima delle consegne prenatalizie. Ma non ancora premiata e valutata come meriterebbe nella scala di valori di appassionati e (troppi) addetti ai lavori.
È questo il segnale che emerge lampante dagli assaggi (ben 300 campioni degustati) finalizzati al varo della prima Guida on line all’Irpinia da vino firmata da Vinodabere. Assaggi che certificano una qualità media molto elevata e diffusa sull’intera produzione, ed esaltata poi in diverse punte di eccellenza.
Il Fiano ed il Greco confermano, con i loro campioni di annate meno recenti, le già palesate ottime capacità di evoluzione. E sempre più produttori stanno fortunatamente comprendendo – e coraggiosamente sostenendo – il valore aggiunto di uscire almeno uno o due anni dopo la vendemmia di riferimento con i loro bianchi di punta.
Ottime notizie anche dal Taurasi, il cui ben noto carattere si sposa, finalmente e in molti casi, anche con tannini risolti e di soddisfacente finezza. Ma anche da numerosi Aglianico prodotti nelle DOC di ricaduta arrivano ottimi risultati, con sempre più rilevanti livelli di complessità e lunghezza di beva. Insomma: il lavoro fatto ci ha restituito una fotografia dell’Irpinia davvero molto confortante. La nostra Guida nasce, del resto, proprio con l’intento di divulgare il livello qualitativo raggiunto da territori per i quali esso non è ancora stato universalmente e completamente suffragato. Nei testi relativi agli oltre 100 vini che vi troverete recensiti proveremo perciò a condividere e trasmettere, oltre alle sensazioni ed emozioni ispirate dall’assaggio, anche il senso di una valutazione globale francamente e largamente positiva.

 

Metodologia

L’impostazione vede confermate le scelte principali. L’obiettivo rimane quello di rivolgersi al consumatore finale, ai ristoratori e tutti gli esercenti dei circuiti commerciali che ruotano attorno al vino. Che abbiamo dunque messo al centro del nostro lavoro, creando delle classifiche per tipologia ed insiemi omogenei, provando a rispondere alle esigenze di chi vuole orientarsi nell’acquisto di una bottiglia o nella costruzione di una cantina o anche di una carta dei vini se titolare di un locale. Non mancano le descrizioni delle aziende e le loro storie, ma solo dopo ciascun vino recensito; per questo alcune – quelle di cantine presenti con più vini – saranno ripetute per non costringere il lettore ad andare a cercarle altrove nella Guida.

Utilizziamo alcuni simboli per spiegare ancora meglio le differenze qualitative tra i vini recensiti.

 

Abbiamo attribuito 1 applauso  a quelle etichette che si attestano tra i 90 ed i 94,9 centesimi (vini decisamente buoni), 2 applausi tra i 95 ed i 97,9 (vini ottimi), e la Standing Ovation  tra 98 e 100 (vini eccellenti). I punteggi, essendo frutto di una media di degustazione in panel, possono prevedere anche i decimi di punto. Le classifiche sono in ordine inverso (si parte dall’ultima posizione per arrivare alla prima).

Per rendere più compiutamente comprensibili e trasparenti le nostre valutazioni vi ricordiamo che abbiamo usato una scala di punteggio internazionale (quindi mediamente più alta di quelle in uso in Italia) e che tutti gli assaggi sono stati svolti rigorosamente alla cieca presso l’Osteria Poerio di Roma che ringraziamo per l’ospitalità.

Qualora almeno la metà del panel abbia attribuito il punteggio di 100/100 ad un campione, si è provveduto ad un riassaggio per confermare o meno questo punteggio massimo.

La Squadra

Curatori: Maurizio Valeriani e Antonio Paolini.

I testi che leggerete in Guida sono di:

Ruggero Faliva, Paolo Frugoni, Federico Gabriele, Maurizio Gabriele, Emanuele Giannone, Luca Matarazzo, Daniele Moroni, Gianmarco Nulli Gennari, Antonio Paolini, Pino Perrone, Emanuela Pistoni, Stefano Puhalovich, Franco Santini, Marco Sciarrini, Gianni Travaglini, Paolo Valentini e Maurizio Valeriani.

 

La Classifica dei migliori Fiano

30

Fiano di Avellino Apianum 2021 – Salvatore Molettieri 95/100 (territorio/zona dei vigneti: Montefalcione, Lapìo) prezzo a scaffale enoteca 22 euro.

Un Fiano che non ti aspetti, se non altro perché gli artefici sono da tempo noti per la potenza e l’eleganza dei loro grandi rossi. Eppure Salvatore Molettieri e i suoi figli hanno saputo esprimere in questo vino tutta la loro conoscenza del territorio e dell’uva, ottenendo un prodotto di grande equilibrio e carattere, arricchito da un mix di fiore e frutto, note di spezie bianche e sottile mineralità.

L’azienda: Salvatore Molettieri

Contrada Musanni – Strada Ofantina 400, Km 15

83040 – Montemarano (AV)

Tel. 0827 63722

email: info@salvatoremolettieri.com

Salvatore Molettieri è uno dei nomi di punta per l’Aglianico irpino, il vino che lo ha reso famoso in tutto il mondo. Ma l’intera produzione, oggi anche in rosa e bianco, merita rispetto. Coadiuvato dai quattro figli continua con energia a raccontare la storia di una terra che qualche decennio fa viveva nella povertà e nell’abbandono, e che, grazie a persone toste e testarde come lui, è ora annoverata nel Gotha vinicolo d’Italia. Le vigne sono tutte oltre i 500 metri di quota, beneficiando così di grande ventilazione ed escursione termica che donano complessità aromatica a tutti i suoi vini.

29

Particella 928 2020 – Cantina del Barone  95,1/100  (territorio/zona dei vigneti: Cesinali) prezzo a scaffale enoteca 25 euro.

Descrivere un vino così generoso nelle sue nuance non è facile. La timidezza iniziale nello svelarle – complice un’annata fresca a tinte in chiaroscuro – dopo un attimo lascia il posto a sensazioni più morbide e fragranti, che evocano susine mature e pesca gialla. Poi, nel finale, balsamicità con uno sbuffo di baccello di vaniglia. Chiosa coerente, a conferma di quanto di positivo avvertito in precedenza.

L’Azienda: Cantina del Barone

 

Via Provinciale 87

Cesinali (AV)

Tel. 320 698 1706

email: info@cantinadelbarone.it

La Cantina del Barone nasce a metà anni Novanta, quando la famiglia Sarno riscatta i terreni di Cesinali sui quali lavorava già da un secolo per conto di un barone napoletano. Dopo una prima fase come conferitori di uve, a cavallo del cambio di millennio i Sarno decidono di produrre il proprio vino. L’azienda è “monovitigno”, avendo scelto di valorizzare con rigore artigianale e sensibilità “biologica” (niente chimica né in vigna né in cantina, e lieviti autoctoni) l’uva principe del territorio, il Fiano. Solo due etichette, e produzione limitata: circa ventimila bottiglie all’anno. A guidare l’azienda familiare è oggi Luigi Sarno, enologo.

28

Fiano di Avellino Arianiè 2019 – Laura De Vito  95,2/100 (territorio/zona dei vigneti: Lapìo) prezzo a scaffale enoteca 25 euro.

 

Cangiante, mimetico, ammaliante per densità, spettro ed evoluzione dell’espressione aromatica: un campionario erboristico, con menta ed eucalipto in primo piano, e uno agrumario, col mandarino a svettare. Pieno e di grande presa, ha anche viva freschezza, progressione sorprendente e rapinosa dinamica gustativa di imponente lunghezza. Si imprime nel ricordo per le sue cadenze multiple, con mutevoli code che sparigliano le aspettative a ogni sorso e ne reclamano di nuovi.

L’azienda: Laura De Vito

 

Lapio – 83030 (Av)

Tel. +39 334 149 4724

email: info@lauradevito.it

L’azienda nasce dal desiderio dei coniugi Laura De Vito e Carmine De Maria di onorare al meglio la storia della loro Irpinia. La filosofia aziendale si basa perciò sul rispetto del territorio, a partire dalle pratiche di lavorazione del terreno fino alla vinificazione e alla stessa vendita del prodotto. Dieci gli ettari vitati, tutti a Fiano, nel comune di Lapio e in tre diverse contrade – Arianiello, Verzare e Sauroni – da cui prendono il nome i tre Cru. Una scelta, quella della zonazione aziendale, nata dal sodalizio con l’enologo Vincenzo Mercurio, profondo conoscitore delle sfumature offerte dai suoli irpini.

27

Fiano di Avellino Verzare 2019 – Laura De Vito  95,3/100 (territorio/zona dei vigneti: Lapìo) prezzo a scaffale enoteca 24 euro.

 

Fine e aereo, declina con levità la sua complessità, tessuta di cenni fruttati (kiwi, mandarino, susina) e richiami a verbena, miele, mandorla, erbe officinali. Un iniziale grano di sale sfuma poi in polpa dolce, morbida, di frutta gialla e nocciola fuse in corroborante sensazione calorica, ben bilanciata da viva freschezza. Di spicco la durata grazie a un’impronta tattile quasi da rosso, ribadita dalla persistente traccia sapida.

L’Azienda: Laura De Vito

Lapio – 83030 (Av)

Tel. +39 334 149 4724

email: info@lauradevito.it

L’azienda nasce dal desiderio dei coniugi Laura De Vito e Carmine De Maria di onorare al meglio la storia della loro Irpinia. La filosofia aziendale si basa perciò sul rispetto del territorio, a partire dalle pratiche di lavorazione del terreno fino alla vinificazione e alla stessa vendita del prodotto. Dieci gli ettari vitati, tutti a Fiano, nel comune di Lapio e in tre diverse contrade – Arianiello, Verzare e Sauroni – da cui prendono il nome i tre Cru. Una scelta, quella della zonazione aziendale, nata dal sodalizio con l’enologo Vincenzo Mercurio, profondo conoscitore delle sfumature offerte dai suoli irpini.

26

Fiano di Avellino Pietramara 2021 – I Favati 95,4/100  (territorio/zona dei vigneti: Cesinali) prezzo a scaffale enoteca 15 euro.

 

Il Pietramara è un Fiano di Avellino di grande territorialità e personalità, lavorato interamente in acciaio. Suggestioni fini e delicate sfilano nel bicchiere, pilotate da ricordi floreali e fruttati, che lasciano poi spazio a note di erbe aromatiche e nocciola. Il vino poi si rivela davvero appagante, con struttura notevole esibita però in maniera armoniosa: con freschezza, mineralità e corpo che pilotano un finale lungo e piacevolmente sapido.

L’azienda: I Favati

Piazza Barone di Donato

83020 – Cesinali (AV)

Tel. 0825 666898

email: info@cantineifavati.it

La cantina I Favati è da tempo insegna di spicco nel panorama enologico campano. I suoi vini, pluripremiati, sono molto apprezzati sia dalla critica che dal pubblico, e costituiscono un porto sicuro per chi ama i prodotti territoriali e di carattere. L’azienda è a Cesinali, e dispone di circa 16 ettari di vigneti, parte di proprietà e parte in conduzione, tutti ubicati in area DOCG. Villa Carolina, accogliente struttura adiacente alla cantina, offre la possibilità di pernottare, degustare e acquistare tutti i vini in produzione.

25

Fiano di Avellino Il Cavaliere 2021- D’Antiche Terre  95,5/100  (territorio/zona dei vigneti: Manocalzati e di Pratola Serra) prezzo a scaffale enoteca 15 euro.

 

Un Fiano che manifesta ancora una straordinaria gioventù e ha freschezza e sapidità in evidenza, insieme a struttura e complessità di beva. Aromi di frutta secca e pietra focaia anticipano un impatto avvolgente che termina con un lungo finale su toni minerali.

L’azienda: D’Antiche Terre

via Variante Est, 74, 83030 Manocalzati (AV) – Italia

Tel.+39 0825.675689

email:info@danticheterre.it

 

Azienda familiare, nata nel 1989 conferendo uve ad aziende più importanti. Nel 1993, consapevole della qualità dei propri vigneti (50 ettari distribuiti nelle migliori aree vitivinicole dell’Irpina), ha iniziato a vinificare e imbottigliare in proprio. A guidarla c’è Gaetano Ciccarella che – con il contributo di sua moglie Cinzia Alvino e di papà Vito – ha saputo dare nerbo imprenditoriale al percorso, senza dimenticarne però le radici contadine. La produzione complessiva supera le 500.000 bottiglie essenzialmente suddivise tra Coda di Volpe, Falanghina, Fiano di Avellino, Greco di Tufo e Taurasi; ma non mancano anche vini Igt e un paio di spumanti.

24

Fiano di Avellino Colle delle Ginestre 2019 – Tenuta del Meriggio 95,6/100  (territorio/zona dei vigneti: Candida e Montefalcione) prezzo a scaffale enoteca 18 euro.

Le uve provengono dall’omonima vigna posta tra i 400 ed i 450 metri di quota, tra i comuni di Candida e Montefalcione. Le caratteristiche microclimatiche della zona, l’età del vigneto (25 anni di media) e la vinificazione in acciaio, con affinamento di 6 mesi sulle fecce fini, contribuiscono a una piena riuscita. Aspetto visivo “giovane” e appropriato e prorompente mineralità, si sposano perfettamente ad un impatto fresco, tondo e di buona sapidità, per un totale che lo rende uno dei migliori rappresentanti del suo territorio.

L’Azienda: Tenuta del Meriggio

Contrada Serra 79 / 81a

83038 Montemiletto (Av)

Telefono: 0825 962282

email: info@tenutadelmeriggio.it

“Le cose migliori nascono dalla semplicità”: è il motto dell’azienda, nata nel 2009 sulle colline che attorniano Montemiletto e salgono verso il Passo della Serra, nel cuore verde dell’Irpinia, a cavallo degli areali del Greco di Tufo e del Taurasi, punto di partenza privilegiato per produrre vini di qualità. E nel corso degli anni Tenuta del Meriggio si è fatta decisamente largo nell’affollato panorama enologico irpino e guarda ora al futuro adottando tutte le misure di sostenibilità ambientale atte al rispetto di queste terre. Il nome della tenuta è stato scelto riferendolo “all’atmosfera che si plasma, specie nelle tremule ed assolate controre estive, quando su questi colli il tempo sembra sospeso e l’aria pervasa da antica magia”.

23

Fiano di Avellino Sciapò 2020 – Terre di Valter 95,7/100 (territorio/zona dei vigneti: Lapìo) prezzo a scaffale enoteca 16 euro.

 

Approccio invitante e articolato con mela annurca, ananas, anice, zagara e mandorla tostata. Goloso per pienezza e stoffa, il vino sciorina notevole sapidità ed è caldo e armonico, di lunga persistenza, con nocciola tostata, mandarino e banana ad accompagnarne la chiusura minerale.

L’azienda: Terre di Valter

Via Campoceraso 2/A

83030 – Torre le Nocelle (AV)

Tel. +393773403117

email: info@terredivalter.it

Terre di Valter è una piccola azienda agricola a conduzione familiare specializzata nella produzione di Vini DOC, DOCG E IGT di alta qualità. Le varietà coltivate vengono impiegate per produrre sia vini giovani e freschi che vini più complessi e strutturati, con fermentazione parzialmente indotta con starter di lieviti autoctoni, malolattica svolta completamente per i vini rossi e non per i vini bianchi, pigiatura soffice dei grappoli interni. Dieci gli ettari vitati a Taurasi (terreni di proprietà), 3 per il Greco di Tufo (in affitto), 3 per il Fiano (idem), 5 per la Falanghina (di cui 4 in affitto).  Per ora, però, non tutta l’uva prodotta viene vinificata.

22

Sancho Panza 2019 – ZampaglioneVino – Il Tufiello  96/100 (territorio/zona dei vigneti: Irpinia) prezzo a scaffale enoteca 25 euro (nella foto della bottiglia è indicata la 2016 ma noi abbiamo assaggiato l’annata 2019).

 

Un Fiano che nasce da una lunga macerazione sulle bucce (circa 60 giorni) e da utilizzo esclusivo di lieviti autoctoni. Affina un anno in acciaio e si presenta con note di fiori gialli associate a profumi agrumati.  Materia, freschezza e sapidità in evidenza. Chiude con ricordi minerali e iodati.

L’Azienda: ZampaglioneVino – Il Tufiello 

Home - ZampaglioneVino

 

Un progetto che Guido Zampaglione ha sviluppato con il padre Michele e tutta la famiglia nell’Alta Irpinia (o Irpinia d’Oriente), zona poco conosciuta e affascinante, scarsamente popolata e anche per questo ben preservata.  E qui, nel Tufiello a 700-800 metri di quota, nasce il “Fiano di montagna”, un progetto su cui Zampaglione ha subito scommesso: su 3,5 ettari vitati, 6000 piante per ettaro, terreni tufacei e argillosi, ricchi di scheletro, con clima caratterizzato da forti escursioni termiche.

21

Fiano di Avellino Bacio delle Tortore 2022 – Passo delle Tortore 96,4/100  (territorio/zona dei vigneti: Lapìo) prezzo a scaffale enoteca 23 euro.

   

Appagante e suggestivo connubio di note salmastre ed erbacee – malva, tiglio, conifere – in primo piano, molto definite; più in profondità pesca bianca, kiwi e ananas. Vino ancora nervoso, veemente per giovinezza, ma già profondo e sapido; e l’equilibrio potenziale è testimoniato da freschezza ed effusione calorica ben bilanciate, dalla progressione regolare e dalla pulizia in chiusura, sapida e nitida nella sensazione di frutta (mela e pesca) croccante.

 

L’azienda: Passo delle Tortore

C. da Vertecchia

83030 Pietradefusi  (AV)

Tel. 329 019 8340

email: info@passodelletortore.it

Passo delle Tortore trae origine da un’idea di quattro giovani imprenditrici del sud e un giovanissimo enologo formatosi in Francia. I vigneti dell’Aglianico sono a Pietra dei Fusi, quelli del Fiano a Lapìò, ad un’altezza di 540 metri; quelli del Greco infine sono ubicati in alta collina, a Montefusco.

20

Fiano di Avellino Le Surte 2021 – Macchialupa 96,8/100 (territorio/zona dei vigneti: Irpinia) prezzo a scaffale enoteca 15 euro.

Macchialupa è una piccola azienda orientata sui vitigni locali e autrice, tra l’altro, di questo ottimo Fiano. Le uve sono sottoposte a pressatura soffice e fermentano a bassa temperatura (3°C) per dieci mesi circa, segue una sosta sulle fecce fini per 2 mesi e un affinamento per circa 8 mesi in bottiglia. Il risultato debutta con note di frutta gialla e tropicale, sfumature floreali, di nocciola tostata e miele. Equilibrato e morbido, con ricordi di cedro e mandorla, è nel complesso ben bilanciato da adeguata freschezza.

L’azienda: Macchialupa

Via S. Pietro, 23

83011 Altavilla Irpina (AV)

Tel. (+39) 0825 996396

email: info@macchialupa.it

La cantina nasce nel 2001 nella Valle del Sabato, al confine tra la provincia di Avellino e quella di Benevento, grazie alla passione dell’enologo Angelo Valentino e dell’agronomo Giuseppe Ferrara, innamorati di questa terra ricca di tradizione e cultura viticola. Le vigne sono ubicate su terreni già sede di vecchie cave di tufo, e l’habitat è di tipo collinare, con ampie valli ed elevate dorsali, a circa 450 metri di altezza, in una zona fresca e ventilata. Vengono allevati qui Fiano, Greco e Aglianico.

19

Fiano di Avellino Dulcinea 2021 – Amarano 97,1/100  (territorio/zona dei vigneti: Irpinia) prezzo a scaffale enoteca 17 euro.

Felice espressione di Fiano di Avellino, con le tipiche nuance agrumate di gioventù che già preludono però alla frutta essiccata e alle tostature tipiche della maturità del vino. Basterà attenderlo… Saporito, gastronomico, con scie sapide intriganti in chiusura, il Dulcinea è appagante e variegato di spezie bianche ed erbe mediterranee. E accompagna fedelmente dal primo all’ultimo assaggio.

L’Azienda: Amarano

C.da Torre, 32 83040 Montemarano – Avellino

Tel.  0827 / 63351

email: info@amarano.it

L’azienda si trova a Montemarano, nel cuore dell’Irpinia. Amarano nasce nel 2004 ed è a conduzione familiare, con vigne che si estendono per 7 ettari a 500 metri di altezza, sulle colline vicine allo splendido borgo di Castelfranci. Quattro le generazioni impegnate nel proseguire un lavoro di famiglia che fa onore al vessillo di qualità dei vini di queste terre bellissime.

18

Fiano di Avellino 2022 – Torrevigne 97,2/100 (territorio/zona dei vigneti: Montefusco) prezzo a scaffale enoteca 16 euro.

 

Fiano di splendida finezza e mineralità. Fiori di campo, salvia, frutta matura a polpa gialla sono il biglietto da visita. E il seguito è lineare, senza “scalini”, in perfetto equilibrio tra sapidità e dolcezza di frutto, chiuso su una sottile, ma ben presente, vena minerale. Un vino che gioca sulla freschezza e la immediata leggibilità, senza rinunciare però a slanci di complessità che sappiano appagare il bevitore più esigente.

L’azienda: Torrevigne

Via Potenza – 83030 Montefusco (Av)

Tel. +0825 963968

L’azienda è a Montefusco, in un contesto bucolico dominato dal verde dei boschi e delle vigne. Deve il nome a un connubio di parole: la torre, che incarna la sfida del puntare sempre verso l’alto, e le vigne, ricchezza tramandata di generazione in generazione nelle famiglie contadine del luogo. La filosofia di produzione è improntata a uno stile tradizionale, da cui traspare il profondo legame col territorio, ma non disdegna l’uso di tecniche di cantina moderne e aggiornate, volte a ottenere il meglio dalle uve sapientemente coltivate.

17

 Fiano di Avellino Riserva Sequoia 2020 – Fonzone 97,3/100 (territorio/zona dei vigneti: Parolise) prezzo a scaffale enoteca 25 euro.

 

Nasce a 500 metri di quota a Parolise, su terreni argillosi e sabbiosi, da vigne di vent’anni. Bassissime le rese per ettaro (20 quintali). Fermentazione e affinamento tra acciaio e botte grande, dove circa un quarto della massa sosta per un anno. Richiami nitidi di frutta bianca matura (mela), fiori gialli, erba tagliata, agrumi e frutta secca precedono la bella sapidità di carattere minerale, e un impatto sostanzioso, da materia prima di ottima qualità. Notevole e persistente la chiusura, su note ammandorlate e leggermente tostate.

L’Azienda: Fonzone

Località Scorzagalline

83052 Paternopoli (AV)

tel. +39  0827 1730100

email: info@fonzone.it

L’azienda nasce nel 2005 in contrada Scorzagalline, a Paternopoli, nella zona classica del Taurasi e nel cuore dell’Appennino meridionale. La tenuta, un colle di circa 30 ettari, ospita vigne di Aglianico e Falanghina, alberi da frutto, ulivi e bosco. A San Potito Ultra e Parolise nascono le uve per i Fiano aziendali, mentre il Greco viene ricavato da vigneti di proprietà a Montefusco e Altavilla Irpina. Notevole l’edificio della cantina, modernissima, quasi del tutto ipogea e poco invasiva.

16

Fiano di Avellino 2020 – Le Masciare 97,5/100   (territorio/zona dei vigneti: Lapìo) prezzo a scaffale enoteca 18 euro.

 

Da vigne situate nella frazione di Arianiello, sulle colline di Lapìo, a 500 metri di quota, gestite in regime “bio” e nel massimo rispetto della natura. Dopo la vendemmia, fatta totalmente a mano, il vino matura e affina in acciaio sulle proprie fecce fini fino all’imbottigliamento, che avviene nella primavera successiva. Dorato pieno e luminoso, generoso di sensazioni di frutta secca, tropicale, pietra focaia e note mentolate, il vino è pieno, fresco, morbido, con rimandi di mineralità e di mandorla nel finale, che è lunghissimo ed appagante. È prodotto – purtroppo – in pochi esemplari: solo 3.000 bottiglie.

L’azienda: Le Masciare

Contrada Barbassano

83052 Paternopoli (Av)

Tel. +39 320 8418815

email: info@lemasciare.com

Nell’antica tradizione irpina le Masciare erano le streghe che proteggevano i raccolti dominando per magia le forze della natura. Quest’azienda però, più che dominare la natura, punta ad assecondarla, ecosostenibile nelle pratiche e fedele a tutti i protocolli relativi all’agricoltura biologica. Fondata nel 2001 partendo con 4 ettari di uliveti, ma ben consapevole di trovarsi al centro dell’eldorado enologico irpino, l’azienda ha presto acquisito 8 ettari di vigneti e iniziato la nuova avventura nel campo del vino di qualità. Si sono poi aggiunti altri 8 ettari (in affitto) portando la produzione a 80.000 bottiglie, ma puntando sempre alla massima qualità delle uve.

15

Fiano di Avellino Li Sauruni 2019 – Laura De Vito 97,6/100  (territorio/zona dei vigneti: Lapìo) prezzo a scaffale enoteca 23 euro.

   

Grandi complessità ed equilibrio per questo Fiano di Laura De Vito. All’olfatto spiccano le note amarulente e croccanti di frutta da guscio e quelle succulente di pera, cedro e frutta tropicale freschi su un’intensa campitura floreale, erbacea (tè) e, più delicate, le note fumé. Freschezza sorgiva a introdurre il sorso, cui segue in coerente progressione un crescendo fruttato e sapido. La stessa sapidità sostiene il sorso in lunghezza e si orna in chiusura di una leggera sensazione affumicata.

L’azienda: Laura De Vito

Lapio – 83030 (AV)

Tel. +39 334 149 4724

email: info@lauradevito.it

L’azienda nasce dal desiderio dei coniugi Laura De Vito e Carmine De Maria di onorare al meglio la storia della loro Irpinia. La filosofia aziendale si basa perciò sul rispetto del territorio, a partire dalle pratiche di lavorazione del terreno fino alla vinificazione e alla stessa vendita del prodotto. Dieci gli ettari vitati, tutti a Fiano, nel comune di Lapio e in tre diverse contrade – Arianiello, Verzare e Sauroni – da cui prendono il nome i tre Cru. Una scelta, quella della zonazione aziendale, nata dal sodalizio con l’enologo Vincenzo Mercurio, profondo conoscitore delle sfumature offerte dai suoli irpini.

14

Fiano di Avellino Pietracalda 2021- Feudi di San Gregorio  98/100  (territorio/zona dei vigneti: Sorbo Serpico), prezzo a scaffale enoteca 14 euro.

 

È il Fiano top di gamma dell’azienda di Sorbo Serpico, ricavato dalle migliori uve allevate a Cerza Grossa, presso la sede aziendale. Affina per alcuni mesi in acciaio sui propri lieviti, con frequenti bâtonnage. Odora di camomilla, pesca, mela, con lieviti cenni erbacei. Il frutto un po’ dolce è bilanciato però da una buona acidità, ed è complesso, fresco e persistente il finale. Da sottolineare l’alta qualità per un vino che viene prodotto in quantità non indifferente (circa 50 mila bottiglie).

L’Azienda: Feudi di San Gregorio

Località Cerza Grossa

83050 Sorbo Serpico (Av)

Tel. +39 0825 986683

email: info@feudi.it

Gigante da trecento ettari vitati e circa quattro milioni di bottiglie annue, con un numero enorme di referenze Feudi di San Gregorio copre tutta la gamma classica delle tipologie irpine, campane (Lacryma Christi) e non solo (vedi il celebre e controverso Merlot Patrimo e gli spumanti metodo classico). Grazie a investimenti finanziari senza precedenti, l’azienda ha incarnato dal 1986 la voglia di vera rinascita del vino irpino, regalando fama nazionale e internazionale a Fiano, Greco e Taurasi fino ad allora rimasti in un cono d’ombra che rischiava di divenire irreversibile.

13

Fiano di Avellino 2021 – Contrada 98,1/100  (territorio/zona dei vigneti: Contrada Vigna Sant’Angelo, Candida), prezzo a scaffale enoteca 15 euro.

La versione giovane del Fiano di Michele e Gerardo Contrada, senz’altro più semplice del cru Selvecorte, ma non priva di fascino. Nasce da vigne coltivate a guyot su argille e pietre calcaree in Contrada Taverna, a Candida. Vinificato e affinato in acciaio con la consulenza dell’enologo Carmine Valentino, si presenta floreale e vegetale (finocchio), e con sentori di spezie, miele, albicocca. Di buona struttura, ricco e saporito, ricorda anche aromi di frutti tropicali. Chiusura tipica e rigorosa, ma appagante, su toni di nocciole tostate e scorze di agrumi.

L’azienda: Contrada

Via contrada taverna, 31 – 83040 Candida (AV)

Tel. Gerardo Contrada: +39 3493744964

Tel. Carmen Manfra: +39 3467531930

email: vinicontrada@gmail.com

Viticoltori dagli inizi del ‘900, dopo due generazioni, nel 2003, fondano l’azienda e varano le prime etichette. Michele e Gerardo sono fratelli, compagni di lavoro, soci e complici: Michele è l’anima più contadina, profondo conoscitore della terra e dei suoi ritmi e si occupa esclusivamente delle vigne; e Gerardo si interessa del commerciale e del marketing, sempre pronto a sperimentare e innovare. Con la collaborazione di Rita e Carmen e la preziosa consulenza dell’enologo Carmine Valentino nascono qui vini di eccellente qualità. C’è anche Mattia, figlio di Gerardo e Carmen e nipote di Michele, che partecipa energicamente all’attività e getta le basi per il futuro.

12

 Fiano di Avellino Ventidue 2019 – Villa Raiano 98,3/100  (territorio/zona dei vigneti: Lapìo) prezzo a scaffale enoteca 23 euro.

Il “Ventidue” nasce da vigne piantate nel 1990 su terreni argilloso-calcarei con ceneri vulcaniche. Si vinifica in acciaio, affina 12 mesi sulle fecce fini e poi altrettanti in bottiglia. Ha sentori freschi di frutta bianca e gialla (pera, mela, pesca), mandorle ed erbe aromatiche. Accattivante, pieno e gradevole, dotato di buona sapidità, sciorina toni e finale minerale imperioso e di lunga persistenza, tanto da valergli la nostra Standing Ovation.

L’Azienda: Villa Raiano

via Bosco Satrano, 1 – loc. Cerreto

83020 San Michele di Serino (AV)

Tel. +39 0825 595663

email: info@villaraiano.com,

Villa Raiano è un’azienda biologica certificata, con 27 ettari di vigneti nella valle del fiume Sabato, a San Michele di Serino, in provincia di Avellino. Fondata nel 1996 dai fratelli Sabino e Simone Basso, grazie anche alla collaborazione con alcuni dei migliori enologi presenti in Campania (Luigi Moio, oggi presidente OIV – Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino – ed in seguito Fortunato Sebastiano) che ha contribuito a posizionarla in primo piano nel panorama vitivinicolo irpino. Oltre che a San Michele di Serino, le vigne si trovano anche in località Montefredane e Lapìo (rinomate per la produzione dei Fiano), Altavilla (dove si coltiva il Greco) e Castelfranci (nota per l’Aglianico).

11

Paóne 2020 – Cantina del Barone 98,4/100  (territorio/zona dei vigneti: Cesinali) prezzo a scaffale enoteca 21 euro.

Da uve Fiano provenienti da una vigna di due ettari su suoli vulcanici, in contrada Nocellato, a Cesinali, pigiate a grappolo intero. È un vino slanciato e di grande bevibilità, semplice solo in apparenza. Odora di fieno ed erbe aromatiche (finocchietto), ha una leggera nota fumé, e poi agrumi, frutta secca, miele. Disteso, compiuto, fresco e vivace, punta più sulla raffinatezza che sulla potenza; ma il finale è profondo e fa pensare a un vino che ha ancora molti margini di miglioramento. Ma che in ogni caso già da ora vale la nostra Standing Ovation.

L’azienda: Cantina del Barone

Via Provinciale 87

Cesinali (AV)

Tel. 320 698 1706

email: info@cantinadelbarone.it

La Cantina del Barone nasce a metà anni Novanta, quando la famiglia Sarno riscatta i terreni di Cesinali sui quali lavorava già da un secolo per conto di un barone napoletano. Dopo una prima fase come conferitori di uve, a cavallo del cambio di millennio i Sarno decidono di produrre il proprio vino. L’azienda è “monovitigno”, avendo scelto di valorizzare con rigore artigianale e sensibilità “biologica” (niente chimica né in vigna né in cantina, e lieviti autoctoni) l’uva principe del territorio, il Fiano. Solo due etichette, e produzione limitata: circa ventimila bottiglie all’anno. A guidare l’azienda familiare è oggi Luigi Sarno, enologo.

10

Fiano di Avellino 2021 – Terredora 98,5/100  (territorio/zona dei vigneti: Lapìo, Forino) prezzo a scaffale enoteca 15 euro.

 

È il Fiano “base” dell’azienda, sulla carta il meno ambizioso e smaliziato. Ed ecco che invece spariglia le carte, mostrando una piacevolezza, un equilibro e un carattere davvero sorprendenti. Ha note seducenti, con fiore, frutto e una punta di dolcezza che non stanca. Succoso, snello, giocato sull’equilibrio mirabile delle componenti acide e di quelle dolci, chiude l’assaggio senza pesantezza alcuna. Un vino dall’eccellente rapporto qualità/prezzo, e che vale la nostra Standing Ovation.

L’azienda: Terredora

Contrada Serra – 83030 Serra (AV)

Tel. 0825968215

Terredora, con circa 200 ettari coltivati fra le colline che circondano le valli del Sabato e del Calore, è tra le più importanti realtà produttive dell’intera regione. Si distingue da sempre per una capacità non scontata di coniugare qualità e grandi numeri. Il patrimonio viticolo è sparso nelle aree d’Irpinia più vocate per la produzione di pregio. Rispetto e valorizzazione del territorio non confliggono con la ricerca di uno stile moderno e comprensibile, capace di sedurre anche un mercato internazionale peraltro sempre più esigente.

9

Fiano di Avellino 2021 – Cantine Terranera 98,6/100  (territorio/zona dei vigneti: Lapìo, Forino) prezzo a scaffale enoteca 15 euro.

Note di frutti gialli leggermente maturi si uniscono a quelle di erbe officinali e frutta secca. Il vino è sapido, complesso, fresco e mostra eleganza e finezza, chiudendo con un lungo finale minerale che vale la nostra Standing Ovation.

L’Azienda: Cantine Terranera

Via Sandro Pertini – 83010 Grottolella AV

Tel. +39.0825.671455

email:  info@cantineterranera.it

Le Cantine Terranera si trovano nel cuore dell’Irpinia. La loro produzione complessiva annua è di circa 250.000 bottiglie – distribuite tra Fiano, Greco, Taurasi Docg, Aglianico Doc e Campi Flegrei – e i vigneti sono impiantati in zone collinari dai terreni argillosi e vulcanici. La lavorazione è di stampo tradizionale e le uve coltivate sono quelle che esprimono da sempre le caratteristiche del territorio.

8

Fiano di Avellino Selvecorte 2015 – Contrada 98,8/100  (territorio/zona dei vigneti: Contrada Vigna Sant’Angelo, Candida) prezzo a scaffale enoteca 22 euro.

Un Fiano paradigmatico per comprenderne le grandi capacità di invecchiamento. Nasce da vigne di 40 anni coltivate sulle alte colline di Candida (550 metri), ai piedi del monte Tuoro. Qui si vendemmia nella seconda metà di ottobre. I terreni calcarei e sabbiosi donano un deciso carattere minerale, che in questo campione di oltre sette anni viene arricchito da note affumicate e speziate (zafferano, pepe bianco) e da una sfumatura di miele d’acacia. Insomma, un vino evoluto splendidamente: sapido, morbido e succoso, e dalla bella progressione salina che accompagna a una lunga chiusura su ricordi di nocciole tostate, anice e idrocarburi.

 

L’azienda: Contrada

Via contrada taverna, 31 – 83040 Candida (AV)

Tel. Gerardo Contrada: +39 3493744964

Tel. Carmen Manfra: +39 3467531930

email: vinicontrada@gmail.com

Viticoltori dagli inizi del ‘900, dopo due generazioni, nel 2003, fondano l’azienda e varano le prime etichette. Michele e Gerardo sono fratelli, compagni di lavoro, soci e complici: Michele è l’anima più contadina, profondo conoscitore della terra e dei suoi ritmi e si occupa esclusivamente delle vigne; e Gerardo si interessa del commerciale e del marketing, sempre pronto a sperimentare e innovare. Con la collaborazione di Rita e Carmen e la preziosa consulenza dell’enologo Carmine Valentino nascono qui vini di eccellente qualità. C’è anche Mattia, figlio di Gerardo e Carmen e nipote di Michele, che partecipa energicamente all’attività e getta le basi per il futuro.

7

 Fiano di Avellino Martes 2020 – Cantine Buonanno 98,9/100  (territorio/zona dei vigneti: Venticano) prezzo a scaffale enoteca 16 euro.

Si presenta opulento e complesso, il gusto ne conferma la pienezza, con carnosità e dolcezza di mela golden su cenni di miele e timo, oltre a una nota oleica che ricorda le migliori conserve. Nonostante la mole, il paradosso del volo del calabrone si compie alla perfezione, grazie alla freschezza e alla corroborante stilla d’amaro che chiudono in nettezza insieme a ricordi di frutta gialla matura, camomilla e uva spina. Da Standing Ovation.

L’Azienda: Cantine Buonanno

 

Contrada Ilici

83030 – Venticano (AV)

Tel: 08251686193

email: info@cantinebuonanno.it

Le Cantine nascono – da un’idea di Francesco Buonanno – nel cuore dell’Irpinia, a Venticano, valle del Calore, al confine tra le province di Avellino e Benevento. Oggi anche figli e nipoti del fondatore e avviatore sono impegnati in azienda.

6

Fiano di Avellino Riserva Erre 2020 – Tenuta Sarno 1860 99/100  (territorio/zona dei vigneti: Candida) prezzo a scaffale enoteca 24 euro.

 

Una Riserva da manuale. Fragrante, scorrevole e, allo stesso tempo, di gran corpo e lunghezza. Agrumi, macedonia fresca, fiori, balsamicità, la classica chiusura nocciolata: c’è veramente tutto, nel calice. Lungo e verticale, pieno di sapore, con una scia fruttata e sapida che pilota la beva, l’Erre pare non abbandonarti mai. Vino di razza, già pronto, ma destinato ad un luminoso futuro, è da subito Fiano da Standing Ovation.

L’azienda: Tenuta Sarno 1860

Contrada Serroni, 4/B – (AV)

Tel. 339 7265669

email: info@tenutasarno1860.it

L’azienda si trova a Candida, antico borgo dell’avellinese; qui Maura Sarno ha fatto la scelta coraggiosa di puntare, in un unico appezzamento, sul solo Fiano, varietà nobile del territorio. Concentrarsi su un solo vitigno, allevato in un areale circoscritto e ad alta vocazione, ha favorito la nascita di prodotti unici, inconfondibili, da diversi anni all’apice qualitativo dell’intera denominazione. Lo stile qui è teso a prodotti vibranti e allo stesso tempo pieni e delicati, che esprimono senza sforzo il profondo radicamento territoriale.

5

Fiano di Avellino Riserva Clos d’Haut 2021 – Villa Diamante 99,1/100  (territorio/zona dei vigneti: Candida) prezzo a scaffale enoteca 31 euro.

   

Una grande interpretazione del vitigno. La zona è quella collinare di Montefredane, comune con vigne tra le più alte d’Irpinia. E Il nome “Clos d’Haut” è riferito ad un cru a più di 500 metri di quota, caratterizzato da suolo scuro, morbido, fresco e con inserti vulcanici. Un’impronta forte, preludio a un calice di sorprendente complessità, con note iodate e quasi cerealicole ad arricchire il più consueto frutto. Energico e ben definito, il vino è in mirabile equilibrio tra note dolci e sapide, con lunghezza e classe da vendere: e merita un posto tra i grandi bianchi d’Italia.

L’azienda: Villa Diamante

Via Toppole, 16 – Montefredane (AV)

Tel. 3476791469

email: info@villadiamante.wine

Antoine Gaita è stato uno dei pilastri della “rinascita” irpina. Giunto in vacanza dal Belgio nel 1976, incontra la futura moglie Diamante e avvia con lei una storia d’amore e di impresa comune che li porterà a diventare uno dei punti di riferimento per l’intero movimento del vino di quel territorio. Dopo la sua prematura scomparsa è la giovane figlia Serena, insieme alla madre, a perseguire oggi il sogno di famiglia. Le vigne sono condotte in regime biologico, nel pieno rispetto dell’ambiente e con pratiche agronomiche tradizionali. Il marchio di fabbrica è il lungo affinamento sulle fecce, che dona complessità e finezza a tutti i prodotti.

3 ex aequo

Fiano di Avellino Emme 2020 – Tenuta Sarno 1860 99,2/100  (territorio/zona dei vigneti: Candida) prezzo a scaffale enoteca 23 euro.

Un Fiano straordinario, fine, e di incredibile complessità: con messaggi iniziali agrumati e floreali, arricchiti poi da eleganti note iodate minerali e speziate. Largo, glicerico, pieno, ma allo stesso tempo verticale, è un vino di universale piacevolezza, che non ci si stanca di bere. Come tutti i Fiano di razza, buonissimo adesso, riserva però sicure emozioni con un ulteriore (anche lungo) affinamento. In piedi, dunque, per la doverosa Standing Ovation.

 

L’Azienda: Tenuta Sarno 1860

 

Contrada Serroni, 4/B – (AV)

Tel. 339 7265669

email: info@tenutasarno1860.it

L’azienda si trova a Candida, antico borgo dell’avellinese; qui Maura Sarno ha fatto la scelta coraggiosa di puntare, in un unico appezzamento, sul solo Fiano, varietà nobile del territorio. Concentrarsi su un solo vitigno, allevato in un areale circoscritto e ad alta vocazione, ha favorito la nascita di prodotti unici, inconfondibili, da diversi anni all’apice qualitativo dell’intera denominazione. Lo stile qui è teso a prodotti vibranti e allo stesso tempo pieni e delicati, che esprimono senza sforzo il profondo radicamento territoriale.

3 ex aequo

Fiano di Avellino 2018 –Scillicampana 99,2/100  (territorio/zona dei vigneti: Scillicampana, Montefalcione) prezzo a scaffale enoteca 21 euro.

Bouquet fitto di dettagli floreali, erbacei e di frutta a polpa gialla in compiuto assieme, ornato da una rara e delicata nota tostata (sesamo), richiami salmastri e cenni di cherosene. Fresco, di grande tensione e vivacissimo in progressione, il vino è sapido e fruttato (pesca, cedro, mela golden, arancia sanguinella) con ricordi di timo e basilico e sfuma in un lungo diminuendo con sale, scorze d’agrumi candite e menta. Merita la Standing Ovation.

L’azienda: Scillicampana

 

Via

Tel.

email:

I vini Scillicampana nascono da uve selezionate da specifici vigneti dell’azienda. Ogni vino è riconducibile ad un preciso vigneto ed è prodotto nel rispetto dell’andamento climatico dell’annata, con limitati interventi in cantina e con un uso moderato della solforosa. Le bottiglie sono numerate, le tirature limitate. Alla fine degli anni ’90 la famiglia Baldassarre acquista un terreno lungo il pendìo della collina di San Marco, in Via Appia antica. Sorta di antica mulattiera che, percorrendo i confini meridionali di Montefalcione, interseca il comune di Lapìo: è il territorio che coincide con l’antica Apia, da dove storicamente si sarebbe estesa la coltivazione del Fiano alla attuale zona di produzione prevista dal disciplinare.

2

Fiano di Avellino 2020 – Guido Marsella 99,3/100  (territorio/zona dei vigneti: Summonte) prezzo a scaffale enoteca 26 euro.

 

Uno dei migliori esempi di Fiano di Avellino sul mercato. La qualità e l’eleganza del vino, capaci di resistere, e anzi accrescersi nel tempo, lo stanno imponendo sempre di più all’attenzione di critici ed appassionati. L’approccio è floreale (gelsomino) e fruttato (mela, pesca), e di grande finezza, con sfumature erbacee e fumé che donano profondità e freschezza. Il Fiano poi scorre equilibrato e avvolgente, con un lungo finale sapido, anzi quasi salino e sensazioni agrumate. Ha pienamente meritato la nostra Standing Ovation.

L’Azienda: Guido Marsella

Via Morroni, 1

83010 Summonte (AV)

Tel. +39 0825 691005

email: cantine@guidomarsella.com

L’azienda Guido Marsella nasce nel 1995 a Summonte, nel parco del Partenio, a circa 700 metri di altitudine. Grazie alla quota elevata, alla posizione geografica e alla morfologia, caratterizzata da terreni rocciosi-argillosi, gode di condizione pedoclimatiche ideali per la coltivazione – su circa 12 ettari dedicati – della storica varietà Fiano. I vini vengono commercializzati dopo almeno 18 mesi dalla vendemmia per garantir loro la maturità necessaria, secondo Guido e il suo enologo Carmine Valentino, a esprimere al meglio le grandi potenzialità del vitigno.

1

Fiano di Avellino Elle 2019 – Laura De Vito 99,5/100  (territorio/zona dei vigneti: Lapìo) prezzo a scaffale enoteca 25 euro.

Avvolgente e di eminente ampiezza, debutta con ricche note erbacee di basilico, rosmarino, coriandolo, menta, bosso e anice stellato, agrumi e frutta da guscio sullo sfondo. Avvolgente è anche il gusto: marcante e profondo, con freschezza saliente a conferire slancio e un nitido sviluppo aromatico a confermare i profumi, arricchito da note più dolci di mirabelle, melone, gelso, rabarbaro candito. Lunga persistenza minerale, ricca di riecheggiamenti aromatici, e più che meritata Standing Ovation.

L’azienda: Laura De Vito

Lapio – 83030 (AV)

Tel. +39 334 149 4724

email: info@lauradevito.it

L’azienda nasce dal desiderio dei coniugi Laura De Vito e Carmine De Maria di onorare al meglio la storia della loro Irpinia. La filosofia aziendale si basa perciò sul rispetto del territorio, a partire dalle pratiche di lavorazione del terreno fino alla vinificazione e alla stessa vendita del prodotto. Dieci gli ettari vitati, tutti a Fiano, nel comune di Lapio e in tre diverse contrade – Arianiello, Verzare e Sauroni – da cui prendono il nome i tre Cru. Una scelta, quella della zonazione aziendale, nata dal sodalizio con l’enologo Vincenzo Mercurio, profondo conoscitore delle sfumature offerte dai suoli irpini.

 

Rimanete collegati su Vinodabere per le prossime puntate della Guida ai Migliori Vini dell’Irpinia.

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