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La Magia del Cannonau di Mamoiada – I Vini di Cadinu

Mamoiada, piccolo comune della Barbagia, con meno di 3 mila abitanti, inizia ad essere conosciuto, non più solo per le maschere e le rappresentazioni folcloristiche (i Mamuthones), ma anche per il suo Cannonau. Ed infatti ai tre produttori storici (Sedilesu, Puggioni e dopo qualche anno Giovanni Montisci) si stanno aggiungendo una serie di artigiani che da qualche tempo stanno mettendo in commercio il loro vino in bottiglia. Siamo a più di 600 metri s.l.m. con vigne che si spingono oltre gli 800. Parliamo dunque di un vero e proprio Cannonau di Montagna. Nel 2015 è nata l’Associazione Mamojà con la spinta di Francesco Sedilesu che ha guidato un piccolo gruppo di viticoltori con l’obiettivo di produrre vino per valorizzare il territorio. Oggi a guidare l’associazione c’è Francesco Cadinu, titolare di una delle nuove aziende di Mamoiada, che da qualche anno produce dei Cannonau di altissimo livello.

Abbiamo assaggiato i suoi vini ed ecco le nostre sensazioni:

Tziu Simone 2017 è un Rosato di grandissimo carattere, sapido, fresco, strutturato, che chiude con ricordi di frutta secca e toni iodati. Un vino gastronomico e di grande bevibilità. Il Rosato per la Sardegna, ed in particolare per la Barbagia potrebbe essere una nuova frontiera, a patto di realizzare vini con questa personalità. 90/100

Cannonau di Sardegna Perdas Longas 2017: ne abbiamo già parlato nella nostra piccola guida ai vini della Sardegna (link), ed ecco quello che abbiamo scritto: Note di spezie e frutti rossi si fondono a ricordi di macchia mediterranea e arancia sanguinella, ed anticipano materia e lunghezza gustativa, senza rinunce a freschezza e sapidità. Una grande rappresentazione del Cannonau di Mamoiada. Punteggio del panel 96,9/100

 

Nella nostra piccola piccola Guida però non c’è perchè ancora non assaggiato il Cannonau di Sardegna Riserva Perdas Longas 2016,che coniuga eleganza e struttura, sapidità e ricchezza glicerica, carattere e armonia. Succoso, dal sorso pieno e dal lunghissimo finale di macchia mediterranea. Il mio punteggio è elevatissimo. 98/100. Un vero capolavoro.

 

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Scritto da

Giornalista enogastronomico, una laurea cum laude in Economia e Commercio all'Università La Sapienza di Roma, giudice in diversi concorsi internazionali, docente F.I.S.A.R.. Ha una storia che comprende collaborazioni con Guide di settore. Per citare solo le ultime : Slow Wine (Responsabile per la Sardegna edizioni 2015 e 2016), I Vini de L'Espresso (vice-curatore e coordinatore nazionale edizioni 2017 e 2018), I Ristoranti d'Italia de L'Espresso (edizioni dalla 2010 alla 2018). Collabora con le testate: www.lucianopignataro.it , www.repubblica.it/sapori. Ha scritto alcuni articoli sul quotidiano "Il Mattino" e su www.slowine.it. Ha una passione sfrenata per quel piccolo continente che prende il nome di "Sardegna", per le sue terre e per la sua gente.

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