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La Guida Slow Wine cambia le tipologie dei premi – Il lettore riuscirà a comprendere?

La Guida Slow Wine, cui Vinodabere è particolarmente affezionato (anche se negi ultimi anni è stata bistrattata la nostra amata Sardegna) apporta dei cambiamenti.

Riportiamo dal sito www,slowine.it:

 

nuova scheda Slow Wine“In maniera schematica è successo questo:
  • Abbiamo abolito la definizione di GRANDE VINO che, come recitavano le guide passate, era attribuita a quelle “bottiglie eccellenti sotto il profilo organolettico”.
  • Abbiamo mantenuto i VINI SLOW – quelli che, oltre ad avere una qualità organolettica eccellente, riescono a condensare nel bicchiere caratteri legati a territorio, storia e ambiente – e i VINI QUOTIDIANI, la cui soglia di prezzo in enoteca quest’anno è salita da 10 a 12 euro.
  • È stata redatta una lista, distinta per ogni regione, di quelli che abbiamo denominato TOP WINES, ovvero il meglio della produzione, assaggiata durante le nostre degustazioni, espressa da quei territori. All’interno della lista TOP WINES troverete – con precisa segnalazione – i VINI SLOW e i VINI QUOTIDIANI, ma anche altri vini di altissima qualità, che non rientrano in queste due ultime categorie ma che ci sembrava opportuno segnalare.
  • Per ogni vino indichiamo la TIPOLOGIA, utilizzando 5 “pallini” differenti per definire un vino bianco, rosa, rosso, dolce e/o passito, frizzante e/o spumante. (vedi foto sotto)
  • Per ogni vino indichiamo i CONTENITORI in cui si è svolta la vinificazione, con l’utilizzo di 5 simboli grafici che identificano i materiali dei vasi vinari: acciaio, cemento, legno piccolo, legno grande, anfora di terracotta. (vedi foto sotto)
  • I vini riportati nella scheda di ogni produttore sono ORDINATI SEGUENDO UN CRITERIO QUALITATIVO: il primo è quello che ci è parso il più buono e così di seguito. Ovviamente, come in passato, non abbiamo segnalato vini che non ci sono sembrati all’altezza dei nostri standard qualitativi. E comunque abbiamo mantenuto l’indicazione massima di 6 vini per azienda, anche quando altre etichette ci sembravano meritevoli di segnalazione.
  • Viene riservata una RECENSIONE AMPIA per quelle etichette – massimo 3 – che riteniamo principali per qualità e storia dell’azienda; una RECENSIONE CONTENUTA IN 3 TERMINI invece (talvolta 4, se viene introdotta la modalità di vinificazione) per gli altri vini di buona qualità prodotti dall’azienda. Nelle pagine finali della guida si troverà un utile LESSICO DI DEGUSTAZIONE che prova a fare chiarezza e a definire i vari termini utilizzati.

 

 

 

Già la classificazione dei premi alle aziende e ai vini risultava complicata, anche se ormai parzialmente metabolizzata da parte dei lettori, ma non c’è il rischio di generare confusione?

 

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