J Berry sta per Juniper Berry, in onore delle bacche di ginepro toscano alla base di questo distillato “inventato” per l’appunto in Toscana e prodotto di punta del catalogo di Fine Spirits.
In effetti al primo impatto il ginepro la fa da padrone negli effluvi offerti da questo gin ma ci sono un paio di co-protagonisti non meno importanti a completare il quadro olfattivo e gustativo di J.Berry: l’arancia amara e, udite udite, l’elicriso che donano complessità ed eleganza al tutto.
Il soffio agrumato dell’ arancia amara insieme all’aroma tipico di liquirizia dell’elicriso fanno di questo gin un prodotto intrigante e accattivante, ottimo per la degustazione sia da “liscio” che per quella tipica della mixology, dal Negroni al Martini sino al Gin tonic e quant’altro.
Freschezza e balsamicità, delicatezza di aromi e giusta struttura alcolica sono le caratteristiche che fanno emergere J Berry nel ricco panorama di gin italiani che si va delineando negli ultimi tempi.
Parliamo di alcune centinaia di prodotti, molti dei quali eccellenti e che nulla hanno da invidiare ai classici gin di oltre Manica ed europei, per non parlare di Stati Uniti e Giappone: ormai l’onda lunga del gin ha raggiunto tutti i continenti.
Ma J.Berry ha anche altre due particolarità che ne fanno un esempio virtuoso: la capacità (bottiglia da un litro) e il prezzo intorno ai 20 euro, davvero competitivo considerandone le qualità.
Ecco le nostre note gustative.
L’attacco olfattivo è denso, di buona complessità erbacea e balsamica. Declinato sulle classiche essenze di ginepro, cannella ed eucalipto, soprende in bocca per le note da cedro candito, mirto ed elicriso sul finale. Perfetto nella mixology, non disdegna un uso “nature” con un semplice cubetto di ghiaccio e uno spruzzo di seltz. E nell’abbinamento con il cibo? Possiamo immaginarlo, delicato e fragrante, accanto ad una frittura mista all’italiana, fatta di crocchè, mozzarella in carrozza, verdure ed arancini.