“Roba da ricchi” come recita il titolo di un film anni 80 di Sergio Corbucci.
Ciò a cui abbiamo assistito quest’oggi ha davvero un sapore rètro di quelli che scaldano il cuore ed i palati.
Perticaia (ovvero il nuovo corso dei Becca) ci ha omaggiato, per il tramite della brava Francesca adetta alle nostre stravaganti esigenze gastronomiche, di una verticale da urlo.
Protagonista il Montefalco di Sagrantino, vino da “Odi et amo” catulliano. Per voi affezionati di Vinodabere le nostre impressioni:
2003 – annata calda ma sanguigna. Frutto denso, spezie scure e tabacco in chiusura. Tannino svolto ormai totalmente su richiami di scorza amara d’agrume . 86/100
2004 – Mr Sagrantino. Da manuale, come ci si aspetterebbe da un simile vino. A sforzarsi non si riesce a trovare sbavature. Nemmeno il tannino, elegantissimo e completamente svolto, evidenzia stanchezza. Love 96/100
2005 – equilibrio. Sottobosco e erbe officinali in apertura di naso. Fase iodata/salmastra di bocca con mordenza tipica in perfetto plateau. 90
2006 – fresca e intensa. Connubio vincente. Tannino nettamente percepibile, di ottima fattura e succoso. Frutti maturi scuri, di mirtillo vivace. Per nulla declinato verso fasi di anzianità. 93 ben meritati.
2008 – “porcinoso”. Pot-pourri di fiori violacei, con marmellata di mora e rosmarino. Bocca carnacea di media ampiezza e dal finale aranciato. 89
2010 – perfetta in toto. Entra silenziosa e marcia dritta versa frutta copiosa, sia rossa che scura. Spezie dense di pepe e chiodi di garofano su finale al tabacco kentucky. Lenta e lunga. 94
2014 – floreale e rugginoso. Sicuramente meno intenso degli altri rileva comunque una bocca dal tannino delicato e fine. 87
2016 – promette certo e mantiene sicuro, in prospettiva evolutiva speriamo porti tante soddisfazioni a chi lo assaggerà. Tecnicamente ineccepibile da 91.