Negli ultimi anni la Sicilia enoica è stata, ed è, sempre più rappresentata dai vini dell’Etna, che indubbiamente hanno saputo valorizzare il loro percorso di crescita, tenendo alta l’attenzione sulla viticoltura isolana. Ma, lontano dai versanti del vulcano, continua ad esistere una Sicilia del vino legata a tradizioni secolari, fatta anche di piccoli produttori impegnati a preservare l’identità enologica locale, che contribuiscono a mantenere viva l’indiscussa vocazione vitivinicola della regione e l’unicità della sua produzione.
È questo il caso dell’azienda Leonarda Tardi, dei fratelli Calogero ed Eliana Mazzara. Ci troviamo nell’areale vitivinicolo di Salaparuta, nel cuore della Sicilia Occidentale, al confine tra le province di Trapani, Palermo ed Agrigento, nell’entroterra collinare della incantevole Valle del Belice. La zona di produzione dei vini di Salaparuta coincide con il confine storico del Comune di Salaparuta, un comprensorio di 15.000 ettari, dei quali solo il 35% è occupato dai vigneti.
La zona ha una forma pressoché di eptagramma irregolare, i cui ‘lati’ sono delimitati dai Comuni di Partanna, Santa Ninfa, Gibellina, Santa Margherita di Belìce e Contessa Entellina.
Le colline di Salaparuta hanno numerosi ambienti pedologici tra i quali il terreno franco argilloso fa da padrone. Le zone più basse sono costituite da terreni abbastanza leggeri prodotti dai detriti delle inondazioni del fiume Belìce. Salendo, il terreno si arricchisce di sostanze minerali, essendo suoli formatisi dalla decomposizione di rocce calcaree.
Dopo la prima guerra mondiale, Calogero Mazzara, nonno degli attuali proprietari, iniziò a coltivare la terra della futura azienda e per molti decenni, come quasi tutte le altre del circondario, la famiglia Mazzara ha prodotto vino sfuso, venduto alle multinazionali del nord. Le uve bianche, Catarratto in particolare, erano – e sono ancora – i vitigni tradizionali che venivano coltivati, ma all’inizio degli anni duemila vennero impiantati per la prima volta alcuni vitigni internazionali, come lo Chardonnay, il Syrah ed altri, che sembravano adattarsi bene al territorio. Questa ventata di modernità portò ad una evoluzione anche nel modo di produrre il vino e, dopo anni di sperimentazione, nel 2016, in concomitanza con la fondazione della “Leonarda Tardi di Calogero Mazzara”, ha avuto luogo la prima vinificazione aziendale dove tutta la filiera produttiva è stata firmata Leonarda Tardi, dal nome della madre di Calogero ed Eliana.
Ad oggi l’azienda consta di tre tenute, per un totale di 4,32 ettari, dove i vigneti sono gestiti secondo pratiche di agricoltura biologica:
• Contrada Santo Menna, posta a 400 metri di quota, su terreni franco-argillosi; i vigneti sono orientati da est a ovest. La principale varietà di uva coltivata è il Catarratto Bianco Lucido, un’uva bianca autoctona siciliana apprezzata per le sue qualità fresche e aromatiche.
• Contrada Cusumano, locata a 290 metri di altezza, su terreni franco-argillosi; i vigneti sono orientati da est a ovest. Vengono coltivate le uve di Nero d’Avola, Grillo e Zibibbo.
• Contrada Pizzillo, appezzamento posto a 220 metri sul livello del mare, su terreni franco-argillosi; i vigneti sono orientati da est a ovest. La varietà principale coltivata in questo vigneto è lo Chardonnay.
Abbiamo avuto l’occasione di degustare i seguenti vini della Leonarda Tardi, di cui vi riportiamo le nostre impressioni.
Chardonnay Sicilia DOC “Alikase” 2021, 13% Alcol
Uvaggio: Chardonnay 100%. Alikase è un’espressione tipica siciliana che significa “a casa”, si rifà alla frase conviviale che veniva usata per salutarsi dopo il lavoro nei campi: “ni videmo alikase”. La fermentazione avviene in serbatoi di acciaio inossidabile. Una volta terminata la vinificazione, il vino viene invecchiato “sur lie” per tre mesi. Prima vendemmia 2018.
Colore oro chiaro con riflessi verdolini. Sentori piuttosto intensi di erbe selvatiche, ginestra, sale marino, agrume bianco e frutta esotica (litchi, ananas). Aromi coerenti con l’olfatto, con in più una nota di mandorla amara che fa da sottofondo costante alla beva. È sapido, saporito, con sfumature minerali. Il sorso è secco, di buon corpo, energico e con una bella vena acida. Il finale risulta persistente.
Grillo Sicilia DOC “Lunedda” 2023, 13% Alcol
Uvaggio: Grillo 100%. Da “Lunedda”, ovvero piccola Luna nel dialetto siciliano, deriva il nome Nella, diminutivo di Leonarda, la madre dei fratelli Mazzara in onore della quale è stato realizzato questo vino. La fermentazione avviene in serbatoi di acciaio inossidabile, l’affinamento “sur lie” dura tre mesi. Prima vendemmia 2021.
Colore giallo paglierino. Profumi intensi di fiori bianchi (gelsomino, zagara), di cedro, arancia bionda, miele di acacia e finocchietto. Al gusto è succoso, levigato, con aromi agrumati, acidità e sapidità in equilibrio con il fruttato. Di media persistenza; è un vino dall’impatto immediato, buono per l’uso quotidiano.
Catarratto Sicilia DOC “Salitano” 2023, 13% Alcol
Uvaggio: Catarratto Bianco Lucido 100%, un vitigno originario della zona di Salaparuta. Salitano è il modo con cui vengono chiamati gli abitanti di Salaparuta. Gli acini vengono pigiati dopo massimo tre ore dalla raccolta ed iniziano a fermentare in silos d’acciaio, l’affinamento “sur lie” dura tre mesi. È il vino di punta dell’azienda. Prima vendemmia 2023.
Colore giallo paglierino con riflessi verdolini. Sentori agrumati (cedro, bergamotto, pompelmo), di mela granny smith, con note gessose, di pietra pomice e sbuffi iodati. Il palato ha aromi coerenti con l’olfatto, con alcune note di confetto e miele; il sorso evidenzia un’acidità minerale predominante, insieme ad una salinità che domina un finale di struttura esile ma di lunga persistenza.
Nero d’Avola Sicilia DOC “Alikase” 2021, 13,5% Alcol
Uvaggio: Nero d’Avola 100%. La fermentazione avviene in serbatoi di acciaio inossidabile. Una volta terminata la vinificazione, viene invecchiato per almeno due anni dentro un silos d’acciaio. Prima vendemmia 2017.
Colore rubino intenso. Ingresso al naso floreale (viola), seguito da marcate note fruttate (prugna, mirtilli, fragoline), contornate da spezie scure, con cenni terrosi e di sottobosco. Aromi coerenti nel palato (prugna, piccoli frutti di bosco, china); il sorso è fresco, asciutto, di media struttura, l’acidità equilibrata, il tannino fitto e leggermente polveroso. Chiude con una scia amaricante e persistente.
L’azienda appartiene all’associazione NO MAFIE, il cui logo è visibile sul retro delle etichette dei vini, a testimonianza dell’impegno etico dell’azienda, che opera anche nel pieno rispetto del territorio, adottando metodi sostenibili e garantendo la gestione biologica de vigneti.
Leonarda Tardi di Calogero Mazzara
Via Giovanni Boccaccio, 25 – 91020 Salaparuta
Cell. +39 3334830017; info@leonardatardi.com

Sono un appassionato del mondo del vino, mi piacciono i profumi e i sapori che ogni bottiglia di vino racchiude, le sensazioni e le emozioni che trasmette. Mi piacciono molto anche i distillati, in particolare la grande varietà e specificità del mondo del whisky. Laureato in Fisica, con un passato di marketing manager nel settore Servizi e Innovazione di una società leader di telecomunicazioni, oggi critico enogastronomico per passione. Scrivo di Vino, Distillati ed Olio sulla testata giornalistica Vinodabere (www.vinodabere.it). Collaboro anche con le testate di settore “Luciano Pignataro (www.lucianopignataro.it)”, "Wining (www.wining.it)" ed “Epulae (www.epulaenews.it)”. Giudice per il concorso internazionale Grenaches du Monde. Assaggiatore per la “Guida Flos Olei“ di Marco Oreggia. Ho collaborato per l’edizione 2018 con la guida "I vini d'Italia" de l'Espresso. Sommelier AIS dal 2001, Sommelier AISO dell’Olio e degustatore iscritto all'albo per la Regione Lazio.
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