Haris Papandreou, noto sui social come @greekwinelover e autore per la rivista Wine Surf, svolge un importantissimo ruolo nella divulgazione della cultura greca e della tradizione vitivinicola millenaria di questo meraviglioso Paese. È stata sua l’idea di dare vita al Greek Wine Day nel 2021, che nella prima edizione ha visto 19 ristoranti italiani, di cui 10 di questi almeno con una stella Michelin, servire ai commensali un vino greco a scelta delle 18 cantine coinvolte nel progetto.
L’evento pensato per il 2023, anche questo sotto il patrocinio del Consolato Onorario della Grecia a Firenze, in collaborazione con Fisar Firenze vedrà riuniti il 10 Novembre dalle ore 16, presso Hotel Together Florence Inn in via Alcide De Gaspari 6 a Bagno a Ripoli, ben 18 cantine che porteranno in degustazione più di 70 vini. Sicuramente l’evento più importante e grande in Italia finora realizzato, per quanto riguarda la degustazione di vini greci.
Ecco le 18 cantine greche partecipanti all’evento:
- Arlekinon Chora – Larisa – Thessalia
- Diamantakis Winery – Creta
- Domaine Zafeirakis Tyrnavos – Thessalia
- Dougos Winery Itea – Larisas
- Fanis Mitrakos – Nemea – Peloponneso
- Gotsis Wines – Messinia – Peloponneso
- Hatzidakis Winery – Santorini
- Iliana Karimalis – Ikaria
- Kappa Winery – Naoussa
- Kir Yianni – Naoussa
- Muses Estate – Beozia
- Οenop Paris Sigalas – Santorini
- Oenops – Drama – Macedonia
- Papargyriou Estate – Corinto
- Sarris Winery – Cefalonia
- Strofilià – Nemea – Peloponneso
- Vakakis Winery – Samos
- Venetsanos Winery – Santorini
Ho avuto la fortuna di visitare in tempi diversi, due delle cantine presenti all’evento Hatzidakis Winery a Santorini e Sarris Winery a Cefalonia.
Hatzidakis è sicuramente una delle realtà più prestigiose a produrre vino nell’incanto dell’isola di Santorini; la cantina che accoglie le vasche di fermentazione e le botti è nella grotta, vicino al vigneto, che Charidimos Hatzidakis scelse quando visitò i terreni appartenuti alla famiglia della moglie, Konstantina Chryssou nel 1997. Un luogo suggestivo, dove le viti di Assyrtiko condotte nel tradizionale modo che ricorda un cestino, con i grappoli che pendono all’interno, per preservarli dal vento e dal sole (koulura).Oltre all’Assyrtiko, l’altra varietà bianca isolana è l’Aidani mentre per quanto riguarda le varietà a bacca rosso il Mavrotragano riesce ad esprimere vini dotati di grande personalità. Dopo la scomparsa di Charidimos, Konstantina e i tre figli portano avanti il lavoro in vigna, per raccontare un terroir unico, dove la pietra nera vulcanica, il salino e la forza dei venti plasmano gli uomini e il paesaggio.
Meritano l’assaggio perché si percepisce che sono fatti con meraki: Skitali, 100% Assyrtiko, non filtrato e coltivato in biologico, sosta 12 mesi sulle fecce fini e altri 12 in bottiglia e racconta il passaggio di consegne del progetto vinicolo da una generazione all’altra. Stupendo è Familia, che macera sulle bucce per 40 giorni e fermenta e affina in acciaio. Lieviti indigeni naturalmente. Nikteri è ottenuto dopo una accurata selezioni dei grappoli di Assyrtiko, vinificato secondo la tradizione. Aidani è il vino bianco ottenuto dal vitigno omonimo, che riporta in etichetta un disegno di Stella Hatzidakis fatto quando era una bambina. Rosette è il rosato ottenuto da Mandilaria, fresco, succoso e profumato. Di squisita fattura il rosso da Mavrotragano.
Cefalonia, una delle perle dell’arcipelago delle Ionie, è sicuramente un paradiso anche per gli enoturisti: 7 aziende, tra le quali Sarris. Il proprietario Panos Sarris produce anche il meraviglioso olio Karli, secondo la tradizione familiare, tramandata di generazione in generazione. La cantina e la sala degustazione si trovano vicino ad Avithos beach nel comprensorio di Svoronata : qui si possono assaggiare vini che sono stati premiati ai concorsi internazionali, come il V di Vostilidi, ottenuto dal vitigno omonimo, che ha un bouquet complesso e speziato, regalato dall’affinamento in legno. Robola Panochori , dal vitigno a bacca bianca più famoso dell’isola, è ottenuto da viti a piede franco, utilizzando lieviti indigeni in fermentazione. Megali Petra è il rosso ottenuto da Mavrodaphne, senza alcun residuo zuccherino, le cui uve provengono da una vigna caratterizzata da suolo argilloso di circa 55 anni.
Sarris Wine
Il Greek Wine Day sarà una fortunata occasione di scoprire le eccellenze del vino greco: link.
Haris Papandreou e Peggy Petrakakos console onorario di Firenze
Beviamo. Perché attendiamo le lampade? Resta solo un dito di giorno. Amico, porta qui le grandi coppe dipinte. Il figlio di Zeus e Semele donò agli uomini il vino oblio delle pene. Mescola: versa una parte di vino, due parti di acqua. Riempimi la coppa fino all’orlo, una coppa scacci l’altra.
( Alceo VII sec. a.C. – Frammento 44 )
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