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FONZONE: Vini di Eccellenza dal Cuore dell’Irpinia – Il nuovo Progetto ELLE EFFE CI


Premessa
Nell’articolato panorama dei vignaioli irpini, i cui vini, ed i bianchi in particolare, si sono imposti, dal punto di vista della qualità ma ahimé molto meno sotto il profilo commerciale, ormai da anni come tra i migliori vini italiani, spiccano alcuni vitigni, come il Fiano ed il Greco, che sempre di più stanno dimostrando di dare origine a vini di grande complessità e  longevità, uniti, oltre alla tradizionale struttura e ricchezza estrattiva, ad una sempre maggiore finezza ed eleganza di beva. Merito questo di una applicazione e dedizione continua di quei produttori dell’areale, che, pur rispettando le tradizioni vitivinicole del luogo, non rinunciano ad una costante ricerca di miglioramento dei propri vini, attraverso sperimentazioni ed uso delle tecniche più moderne.
L’azienda


È questo il caso dell’azienda agricola Fonzone Caccese, locata nelle campagne di Paternopoli (in provincia di Avellino, nel cuore dell’Irpinia). Il colle su cui sorge la cantina si colloca nella sottozona “Campi Taurasini” della DOC Irpinia. I vigneti si estendono sui due versanti dell’altura, beneficiando di molteplici esposizioni e di un’altitudine che varia dai 360  ai 430 metri di altezza. La collina comprende sia suoli argilloso – calcarei che suoli a tessiture più sciolte ed è circondata dai torrenti Fredane ed Ifalco, che ne influenzano il microclima caratterizzato da forti escursioni termiche. Inoltre, nel sottosuolo è presente polvere vulcanica, deposito delle eruzioni del Vesuvio avvenute nel corso dei secoli. La tenuta si completa con i vigneti situati a San Potito Ultra, Parolise, Altavilla Irpina e Tufo, con altitudini che, in alcuni casi, raggiungono fino ai 650 metri sul livello del mare. Nei circa 37 ettari della tenuta si coltivano le uve di Aglianico, Falanghina, Fiano d’Avellino e Greco. Qui nel 2005 Lorenzo Fonzone Caccese, medico chirurgo con la passione per il vino, ha scelto di fondare la sua azienda, con l’intento di coltivare le varietà autoctone per produrre vini sartoriali, che raccontano la tipicità ed il rispetto per il territorio, da cui la scelta di proporre solo vini monovarietali, che esaltino al massimo le caratteristiche del singolo vitigno. Nelle linee guida dell’azienda risalta anche la grande attenzione alla sostenibilità ed alla conservazione della biodiversità.
La Famiglia


Oggi, la nuova generazione della famiglia Fonzone Caccese, rappresentata dai figli e dalle rispettive mogli, ha raccolto il testimone dimostrando di proseguire quel cammino alla ricerca dell’eccellenza avviato dal fondatore. L’enologo consulente Luca D’Attoma, pioniere della viticoltura biologica e grande esperto di biodinamica, affiancato dall’enologo residente Francesco Moriano, accompagnano la famiglia in questo percorso, attraverso intense sperimentazioni su diversi materiali per l’affinamento dei vini, come cemento, contenitori di cocciopesto, botti grandi ed acciaio; sperimentazioni che in pochi anni hanno permesso di realizzare vini di grande pregio ed eleganza, che si sono imposti all’attenzione dei mercati nazionali ed esteri.
L’evento


Nel press-lunch organizzato dall’agenzia di comunicazione Zed-Com al Giano Restaurant di Roma, presso W Hotel, Silvia Campagnuolo Fonzone, responsabile comunicazione dell’azienda, coadiuvata da Amedeo De Palma, direttore commerciale, ha presentato in anteprima, ad un gruppo selezionato della stampa di settore, alcuni dei nuovi vini bianchi che l’azienda sta proponendo o intende lanciare a breve sul mercato ed in particolare il nuovo progetto enologico battezzato Elle Effe Ci: un vino prodotto in appena 1000 bottiglie, selezionando ogni anno la migliore micro-vinificazione (vengono raccolti tre grappoli per pianta), una specie di “super riserva”. Progetto dedicato al fondatore, presente non solo nel nome (Elle Effe Ci sono le iniziali di Lorenzo Fonzone Caccese) ma anche in etichetta (una mano che richiama la professione di medico chirurgo della mano svolta per anni dal Prof. Lorenzo Fonzone Caccese). Elle Effe Ci è destinato a rappresentare l’eccellenza della produzione di Fonzone. Nel 2024 ha debuttato con la Riserva di Greco di Tufo DOCG 2020.

I Vini

Cinque le tipologie di vini in degustazione, ottenuti dalle uve di Falanghina, Greco e Fiano di Avellino.


Di seguito la descrizione dei vini posti in assaggio, con le nostre impressioni gustative.



Falanghina Irpinia Doc “Le Mattine” 2023
Da uve dei vigneti di Paternopoli, su terreno sabbioso-argilloso, con allevamento a spalliera e resa di 70 quintali per ettaro. La vendemmia avviene in più fasi, con le uve raccolte con diversi gradi di maturazione e sottoposte a fermentazioni e macerazioni in acciaio di varia durata ed una parte che subisce un affinamento in anfore di terracotta. Sentori piuttosto intensi di agrumi e fiori gialli, con sfumature affumicate. Al gusto è sapido, con una spiccata acidità agrumata abbinata ad una cremosità che ne armonizza il sorso.


Greco di Tufo Docg Riserva “Oikos” 2023
Ottenuto da una vigna di Greco Antico, un clone raro del vitigno Greco, che ha acino più piccolo rispetto a quello tradizionale ed un succo molto più concentrato. Siamo nella zona di Altavilla Irpina, che ha suoli argillosi, con sedimenti tufacei e venature sulfuree sottostanti. Per la fermentazione e l’affinamento, vengono utilizzate vasche di cemento e botti grandi di rovere austriaca, oltre alla permanenza successiva in bottiglia. Ha profumi fruttati (cedro, lime), di erbe aromatiche, con nuance vulcaniche e iodate. Il sorso è ricco, strutturato, con note di pesca e pompelmo; l’acidità e la sapidità equilibrate, unite ad un tannino delicato, donano eleganza alla beva.


Fiano di Avellino Docg Riserva “Sequoia” 2023
Le vigne di Fiano in località Parolise, 500 metri di quota su terreno argilloso-sabbioso, danno origine a questo vino d’altura. Dall’allevamento a spalliera delle uve deriva una resa di soli 20 quintali per ettaro. La fermentazione e l’affinamento avvengono in parte in legni grandi di rovere austriaco e francese ed in parte in acciaio. Sentori intensi di agrume, di erbe aromatiche, con note di pietra pomice e una leggera sfumatura di vaniglia. In bocca mostra struttura e dinamicità, una finezza di beva supportata da freschezza acida e sapidità che accompagnano un finale ammandorlato, con ritorni di frutta bianca dolce e agrumata.


Greco di Tufo Docg Riserva “ELLE EFFE CI” 2020
Questa prima uscita dell’Elle Effe Ci, attualmente l’unica in commercio, deriva da uno dei due vitigni bianchi simbolo della regione, il Greco, che nella vendemmia 2020 si è rivelato la migliore scelta tra le micro-vinificazioni effettuate nelle varie parcelle vitate dell’azienda. Le uve provengono dalla stessa zona, Altavilla Irpina, del Greco “Oikos”, e dal clone di Greco Antico. Affina 36 mesi in vasche di cemento e 12 mesi in bottiglia. Profumi netti e inconfondibili caratterizzano il bouquet, intenso e verticale: agrumi (limone, cedro), fiori bianchi e sbuffi sulfurei. Tannini rotondi e fini, sorso potente e armonico, con ritorni agrumati e freschi. Vino di gran carattere e territorialità.


Fiano di Avellino Docg Riserva “ELLE EFFE CI” 2021
Abbiamo assaggiato l’anteprima assoluta di questo vino, che sarà commercializzato presumibilmente a novembre 2025. Per l’annata 2021 il Fiano si è rivelato la selezione più riuscita per produrre l’Elle Effe Ci. Proviene dalle vigne di Fiano in località Parolise (come il precedente “Sequoia”). Fermenta ed affina per 2 anni in botti grandi austriache dalla leggerissima tostatura, con passaggio finale in acciaio (e poi bottiglia). Ha sentori complessi e stratificati di gelsomino, fiori d’arancio, scorza d’agrume, con note fresche, iodate e gessose. Al gusto è coerente, acidità e sapidità si sposano ad una mineralità delicata, il sorso saporito è di grande eleganza.

AZIENDA FONZONE CACCESE
Località Scorzagalline, 83052 Paternopoli, Avellino – Italia
tel: +39 0827 1730100, fax:+39 0827 1733001
info@fonzone.it,  comunicazione@fonzone.it, marketing@fonzone.it

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Sono un appassionato del mondo del vino, mi piacciono i profumi e i sapori che ogni bottiglia di vino racchiude, le sensazioni e le emozioni che trasmette. Mi piacciono molto anche i distillati, in particolare la grande varietà e specificità del mondo del whisky. Laureato in Fisica, con un passato di marketing manager nel settore Servizi e Innovazione di una società leader di telecomunicazioni, oggi critico enogastronomico per passione. Scrivo di Vino, Distillati ed Olio sulla testata giornalistica Vinodabere (www.vinodabere.it). Collaboro anche con le testate di settore “Luciano Pignataro (www.lucianopignataro.it)”, "Wining (www.wining.it)" e 20 Italie (www.20italie.com)”. Giudice per il concorso internazionale Grenaches du Monde. Assaggiatore per la “Guida Flos Olei“ di Marco Oreggia. Ho collaborato per l’edizione 2018 con la guida "I vini d'Italia" de l'Espresso. Sommelier AIS dal 2001, Sommelier AISO dell’Olio e degustatore iscritto all'albo per la Regione Lazio.

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