Ecco una piccola appendice alla consueta sfida tra annate contigue di Brunello, organizzata annualmente da Vinodabere (link).
Ci riferiamo al Brunello ritardatario (arrivato alla redazione alcuni giorni dopo la degustazione alla cieca) di Fattoria del Pino, azienda diffusamente descritta qualche tempo fa da Gianmarco Nulli Gennari sulla nostra testata (link).
Realtà relativamente giovane di Montalcino ma molto determinata a proporci prodotti di grande spessore.
E così è stato sia per il 2016 che per il 2015, annate molto vicine nel punteggio anche se non del tutto simili nelle caratteristiche degustative.
I nostri assaggi a dicembre 2020
Brunello di Montalcino 2016
Dopo una grande apertura su note di frutti rossi e spezie, si presenta ricco, generoso con tannini levigati ed evidenzia una struttura imponente. Freschezza, sapidità e mineralità portano a una chiusura con toni piacevolmente agrumati. Persistenza ed eleganza completano il ricco quadro organolettico. 93/100
Brunello di Montalcino 2015
Un vino fresco, sapido, piacevolmente spigoloso nella sua complessità fondata su un grande equilibrio tra acidità e alcolicità. Elegante più che potente, ci regala un bel finale di frutta secca, tabacco e liquirizia con note salmastre e iodate. 94/100
Potrebbe essere interessante paragonare questi nostri assaggi da bottiglia effettuati qualche giorno fa dalle bottiglie sostanzialmente (la 2016 sarà disponibile per l’acquisto da gennaio 2021) in commercio, con le valutazioni che il nostro autore Gianmarco Nulli Gennari fece nel 2018 degustando dei campioni di botte.
Ed allora ve le riproponiamo:
Gli assaggi da botte nel 2018 (di Gianmarco Nulli Gennari)
Brunello di Montalcino 2015. Naso con una speziatura dolce evidente e un lato balsamico; il sorso è ricco, la “ciccia” è tanta, come in altri campioni 2015 assaggiati in precedenza, ma è ben contrastato grazie all’acidità e a un’estrazione giudiziosa dei tannini. Bella persistenza con sale e ciliegia in confettura.
Brunello di Montalcino 2016. Naso pulito ed elegante, viole, agrumi e frutti del bosco, sfumature speziate e di erbe aromatiche; bocca intensa e saporita, struttura ricca ma bilanciata da una spiccata freschezza che favorisce la beva. La chiusura è lunga e conferma la mia simpatia per questa annata per la quale pronostico un grande futuro.