Lo spostamento di Vinitaly, dovuto all’emergenza sanitaria relativa alla pandemia del Coronavirus, al periodo 14-17 giugno è stato oggetto di riflessione. Tantissimi i produttori che si sono pronunciati a favore della cancellazione dell’evento nel 2020, compresa la FIVI (Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti), che dopo un sondaggio tra i suoi 220 associati che avevano già aderito al Vinitaly (gli iscritti alla FIVI sono 1300) , ha chiesto uno slittamento al 2021.
Anche Piero Mastroberardino, Presidente del gruppo Vini di Federvini e dell’Istituto del Vino Italiano di Qualità – Grandi Marchi, invita Veronafiere a continuare la riflessione: “Gli scenari che la diffusione del coronavirus COVID-19 sta ponendo sotto gli occhi di tutti rendono assai improbabile una soluzione a breve termine. I collegamenti internazionali, se prima erano di fatto azzerati, oggi sono persino formalmente inibiti. La ristorazione, canale di elezione per i nostri vini, è ormai anche normativamente inattiva. La disponibilità degli operatori esteri a venire in Italia, anche per i mesi a venire, è difficile che possa essere riacquisita velocemente”.
Per ora comunque le nuove date sembrano confermate.