Una delle tappe del mio viaggio in Georgia è stata la partecipazione alla manifestazione, ideata da Helmuth Kocher, Merano Wine Festival Georgia, in collaborazione con la Georgian Wine Association che si è svolta nello storico ed iconico palazzo Château-Mukhrani, e che ha gettato le basi per una collaborazione tra due Paesi.
La storia di questo castello e cantina inizia nel 1812 quando Ivane Mukhranbatoni nasce nella famiglia del famoso generale Konstantine Mukhranbatoni. Scelta la carriera militare, Ivane diventa generale maggiore nel 1850. All’età di 42 anni, viene nominato governatore militare della Georgia occidentale, e come capo del Regno di Tbilisi, ha combattuto per anni per sradicare l’analfabetismo in Georgia.
L’interesse per l’agricoltura fu rafforzato dal suo viaggio in Francia nel 1875, dove apprese la fine arte della vinificazione nelle regioni di Bordeaux e Champagne. Al suo ritorno a casa, decise di produrre vini nella sua tenuta di Mukhrani (Mukhrani significa “decorato con querce”). Nasce così un grande allevamento con una cantina dalla capacità di 1.200.000 litri, portando alla ribalta i vini georgiani, divenendo sin dalla prima vendemmia, uno dei fornitori esclusivi di vini alla corte imperiale russa.
La cantina fu messa in funzione nel 1876. Dopo un lungo abbandono, e venendo ai giorni nostri fino al 2002, quando un gruppo di uomini d’affari ha posto le basi per il restauro del progetto Château Mukhrani, riportandolo al suo antico splendore e riprendendo la produzione combinando tecnologie moderne e tradizionali. Il castello si trova nel bellissimo villaggio di Mukhrani a 35 minuti di auto dalla capitale Tbilisi e nella regione di Kartli tra le catene montuose del Caucaso e del Trialeti nel bacino dei fiumi Ksani e Araqvi. I terreni sono di tipo sabbioso-argilloso in superficie, con grosse ghiaie di fiume e calcare granulare nel sottosuolo, ed i 102 ettari di vigneti, sono in viticoltura biologica e certificati. I vitigni maggiormente allevati sono endemici e unici come Goruli Mtsvane, Chinuri, Tavkveri, Shavkapito.
“Viticoltura biologica è la filosofia per rivelare il vero potenziale del terroir, ci dice Patrick Honnef CEO & Technical Director della cantina, l’esclusione di diserbanti, insetticidi tossici, fertilizzanti di sintesi e pesticidi sistemici, contribuisce a ricreare vigneti “vivi” e permette di esprimere la personalità originale e autentica del suolo e delle uve che su di esso crescono. Pertanto, consideriamo la viticoltura biologica come uno dei nostri fattori chiave di qualità e crediamo che sia il futuro per mantenere i nostri prodotti e la natura al sicuro. Il 100% dei nostri vigneti sono in viticoltura biologica e certificati dall’etichetta biologica internazionale di CAUCASUS-CERT.”
Nel corso della manifestazione abbiamo degustato:
Qvevri White 2018 – Vitigni Rkatsiteli 60%; Goruli Mtsvane 40% –
Uve provenienti da terreni di proprietà adiacenti alla cantina. Raccolta manuale selettiva in piccole cassette, con sistema di selezione delle uve a tavolo vibrante, diraspatrice verticale, secondo tavolo vibrante, viniclean e un tavolo di selezione finale per le uve migliori, mature e sane. Trasporto dell’uva non pigiata nel Qvevri (recipiente di argilla 900-2100 litri). Coupage di varietà di uva a Qvevri. Fermentazione naturale e macerazione geotermica a 27°. Estrazione mediante follatura soffice, dopo la fermentazione i Qvevri vengono chiusi ermeticamente. Fermentazione malolattica naturale durante macerazione pellicolare post-fermentativa, durata complessiva della macerazione pellicolare 6 mesi. Decantazione di Qvevri da diverse frazioni. Segue trasferimento dei vini per il processo di invecchiamento in botti di acciaio inox e rovere per 6 mesi. 42% in vecchie botti di rovere e 58% vasche di acciaio inox. Assemblaggio finale e leggera filtrazione del vino poco prima dell’imbottigliamento. Affinamento in bottiglia di almeno 1 anno in grotta prima della commercializzazione. Colore giallo dorato brillante, al naso dolci sensazioni floreali ed erbacee, con lievi note di miele in armonia con pesca, mela cotogna, melone, al palato attacco dolce di frutta a nocciolo matura, abbinato a note floreali, a cui seguono note di albicocca e pesca, circondate da lievi sapori di miele. Bella freschezza con tannini ben integrati in armonia con un lungo finale equilibrato.
Réserve Royale Shavkapito 2018 – Vitigno Shavkapito 100% –
Varietà a bacca rossa endemica georgiana tra le più antiche e rare della regione di Kartli. I vigneti sono interamente biologici certificati. Raccolta manuale selettiva in piccole cassette. Trasporto dell’uva non pigiata nei serbatoi di acciaio inox mediante pompa peristaltica. 3-5 giorni di macerazione prefermentativa. Fermentazione naturale in vasche troncoconiche di acciaio inox a temperatura controllata a 28°. Estrazione mediante follature, rimontaggi e délestage. Macerazione pellicolare post-fermentativa. Dopo 1 mese di macerazione con le bucce svinatura del vino giovane e pressatura del mosto in presse pneumatiche a membrana. Fermentazione malolattica naturale. Separazione del vino dalle fecce grossolane, segue trasferimento dei vini per il processo di invecchiamento con affinamento in anfore e botti di rovere per 17 mesi. 97% in rovere usato e 3% anfore. Assemblaggio finale, chiarifica e filtrazione prima dell’imbottigliamento. Colore rosso con riflessi granati, al naso intense note fruttate di frutti scuri more, prugne scure, ribes nero e mirtilli, amarena matura, con delicate note speziate dolci di fave di cacao, cannella e tè nero, al palato, corposo con grande corrispondenza olfattiva dove tornano le note fruttate, tannini eleganti con l’acidità perfettamente integrata, e retrogusto speziato con un piacevole e prolungato finale.
Saperavi Usakhelouri Prince Alexander Chavchavadze 2017 – vitigno Saperavi –
Vino ottenuto da un vitigno allevato a Kartli su terreni costituiti da argilla, granito e ghiaia. Colore rosso tendente al granato. Al naso si alternano note fruttate e speziate di mele, marasche, ciliegie, ribes nero, prugne, pera e amarene, e di vaniglia, cannella e spezie orientali dolci, al palato denso e complesso. Il finale di questo vino della regione vinicola Kartli affascina con un notevole retrogusto accompagnato anche dalle influenze minerali del terreno, dominato da ghiaia e argilla.
Réserve Royale Goruli Mtsvane 2019 – vitigno Goruli Mtsvane –
Dopo la vendemmia, le uve vengono portate in cantina nel più breve tempo possibile. Qui vengono selezionati e macinati con cura. La fermentazione spontanea avviene poi a temperatura controllata. Alla fermentazione segue la maturazione in botti di rovere. Colore paglierino tendente al dorato al naso fruttato con pesche, amarene e prugne, e frutta tropicale gialla che si alternano a sensazioni balsamiche, al palato fresco con note delicatamente fruttate che si estendono ad un lungo e piacevole finale.
Réserve Royale Red 2015 – vitigno Saperavi –
Fermentazione spontanea ed affinamento in botti di rovere. Colore rosso tendente al granato, al naso frutta scura, mirtilli, more, ribes nero e gelsi, a cui si aggiungono sentori speziati di tè nero, spezie di pan di zenzero e cioccolato fondente, al palato succoso con tannini setosi in equilibrio con una dinamica acidità.
Muscat – Vitigno Moscato Bianco 100% –
Le uve vengono raccolte in una fase avanzata dell’evoluzione, quando i sapori del moscato maturo si sono sviluppati in modo distintivo. Raccolta manuale e selettiva, temperatura controllata del mosto a 8 – 12 °C durante il trasferimento per la macerazione sulle bucce. Regolazione della temperatura a 13-15 °C dopo 5 giorni di macerazione sulle bucce che viene effettuata fino al trasferimento dei massimi aromi nel mosto e viene interrotta quando si notano i primi segni di fermentazione sia visivamente che gustativi. Mutazione della fermentazione con l’aggiunta di acquavite d’uva a min 16% vol. Proseguimento della macerazione sulle bucce fino al raggiungimento del profilo aromatico desiderato. Spremitura e pressatura seguita da aggiustamento della gradazione alcolica a 17-18% vol. Conserva la dolcezza e i sapori naturali. Sedimentazione naturale e decantazione in acciaio inox prima dell’invio in botti. Invecchiamento e maturazione in vecchie botti di rovere per 12 mesi a 12-18°C. Assemblaggio finale, aggiustamento e stabilizzazione, filtrazione del vino prima dell’imbottigliamento. Colore ambrato con riflessi dorati, al naso sapori intensi di cioccolato con frutta secca, fico, prugna secca e note speziate dolci, al palato morbido con sorso pieno, tornano le sensazioni fruttate e speziate che accompagnano un finale prolungato.
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