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Cantina Santa Maria la Palma ed i vini del Maestrale – Mezzo secolo di grandi valori e Vini Sardi Doc

Non ci sono conti, baroni o marchesi, a Santa Maria la Palma. Ci sono tante famiglie di viticoltori e di contadini. Cinquant’anni fa hanno avuto in assegnazione delle terre incolte, ad Alghero. Non avevano ricchezze di famiglia. Ma braccia forti, schiene dritte, passione, valori.” Queste parole, citate nel sito aziendale, ci presentano molto bene la storia di questa Cantina Sociale che è diventata uno dei punti di riferimento nel panorama enologico della Sardegna con le sue circa 4.750.000 bottiglie annue vendute in tutto il mondo.

Tutto inizia nel 1946 quando i terreni della Nurra, ricavati dalla bonifica di una vasta area paludosa situata a nord-ovest di Alghero, vengono consegnati ai contadini in seguito alla Riforma Agraria che interessa la Sardegna alla fine della Seconda Guerra Mondiale. Cento di loro, mani esperte e coraggiose in grado di cogliere l’anima di un territorio che sembra fatto apposta per il vino, decidono nel 1959 di diventare soci e, insieme, fondano la Cantina Santa Maria la Palma.

La cooperativa poi ha saputo crescere e rinnovarsi nel tempo, nell’immagine e nella qualità dei vini, con nuovi progetti e tecnologie, lanciando anche recentemente sul mercato una serie di nuovi prodotti frutto di una consolidata conoscenza del territorio ed una attenta selezione delle uve. Oggi i soci sono oltre 300 e vengono coltivati 700 ettari di terreno, situati in una delle zone viticole più apprezzate della Sardegna, ampie pianure affacciate sul mare, a ridosso di un’insenatura tra il Golfo di Alghero e la Baia di Porto Conte, dove le temperature miti e l’esposizione ai venti di maestrale che giungono dalla costa hanno creato un microclima unico, favorevole alla produzione di vini con una forte connotazione territoriale.

La Cantina ha dato spazio ai vitigni della tradizione sarda, con Cannonau e Vermentino come colture autoctone più importanti per la propria produzione, inoltre la ricca eterogeneità del suolo ha permesso la messa a dimora altre uve pregiate, come Monica o Cagnulari. Quest’ultimo, per secoli confinato in una zona limitata del nord Sardegna e quasi dimenticato dai coltivatori dell’isola, è stato riscoperto e valorizzato, ritrovando nella qualità dei suoi frutti un prezioso ambasciatore del vino sardo nel mondo.

Riportiamo di seguito le impressioni che abbiamo ricavato dalla degustazione di alcuni dei vini più rappresentativi di questa bella realtà sarda, che unisce una produzione di quantità alla qualità. Tutti prodotti approdati recentemente sul mercato, con l’Akènta Cuvée 71 come ultima novità.

 

AKÈNTA CUVÉE 71, 2020

Da una selezione di uve provenienti da vigneti a media altezza, esposti verso il mare. Fermentato e affinato in acciaio per 4 mesi e 2 mesi di bottiglia. Colore giallo paglierino con riflessi verdognoli. Profumi floreali (gelsomino e mimosa), con netti sentori fruttati (pera, pesca gialla) e cenni minerali; Al gusto evidenzia aromi di frutti tropicali e frutta bianca; il sorso è sapido, fresco con note mielate, di buona persistenza. Vino dal profilo gustativo semplice e di impatto immediato.

 

RÀFIA VERMENTINO DI SARDEGNA DOC, 2020

Le uve provengono dai vigneti che si trovano sulle colline di origine calcarea intorno ad Alghero. La fermentazione prevede un passaggio in botte di rovere, l’affinamento in solo acciaio. Colore giallo paglierino chiaro. L’olfatto rivela sensazioni di spezie dolci (vaniglia), frutta matura, nuances di fiori bianchi (zagara e limone) e di macchia mediterranea.  Intense note dolci, dense e fruttate (sciroppo di pera) dominano il palato, il sorso è consistente con ritorni di fiori di acacia nel lungo finale.

 

RECÒNTA CAGNULARI ALGHERO DOC RISERVA 2018

Nasce nei territori calcarei di Usini e Villassunta. Affinato per 14 mesi in barriques di rovere francese. Colore rosso rubino brillante. Al naso è complesso con spezie scure, frutti rossi (marasca) in evidenza, a cui seguono note burrose ed una scia salmastra e di erbe selvatiche nel finale. In bocca è materico, tondo e al contempo fine, elegante, succoso, con tannini vellutati e ritorni di frutti rossi in un finale lungo e saporito.

 

REDÌT CANNONAU DI SARDEGNA DOC RISERVA  2017

Frutto di una selezione di uve localizzate nei vigneti dell’area di Santa Maria La Palma, a poca distanza dal mare. Affinato 14 mesi in botti di rovere francese. Colore rosso rubino con riflessi granati.   Profumi intensi e fini di frutta rossa fresca, piccoli frutti di bosco e visciola sotto spirito accompagnati da sentori balsamici di spezie scure e macchia mediterranea. Al gusto è succoso, con un tannino vivace e saporito, ricordi speziati (pepe nero) e una vena salina che incoraggia e invoglia alla beva. Questo vino è stato premiato con la Medaglia d’Argento nel concorso Grenaches du Monde 2021.

 

Indirizzo:  Loc. Santa Maria la Palma – 07040 Alghero (SS)
Telefono: (+39) 079-999008   Fax: (+39) 079-999058
E-mail:  vini@santamarialapalma.it

 

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