La storia della Famiglia Rottensteiner, come quella della città di Bolzano dove ha sede l’azienda, è strettamente legata alla viticoltura: è stata una delle prime famiglie di viticoltori della provincia, fondata nel 1956 da Hans Rottensteiner, la cantina è sempre stata un punto di riferimento per i viticoltori della zona (circa 60 contadini) che conferivano le uve integrando la produzione dei 10 ettari dei vigneti di famiglia.
Oggi la cantina è diretta da Toni (figlio di Hans) che si occupa prevalentemente del lavoro in vigna, e da suo figlio Hannes (enologo), coadiuvati da Judith (moglie di Hannes) che cura le vendite e il marketing, e da Evi (nipote di Hans) che si occupa della vinificazione. Il terreno tipico su cui giacciono i vigneti è il porfido – la pietra rossa che ha dato il nome alla famiglia (da Rot = rosso e Stein = pietra) – ma essendo i vigneti dislocati in aree diverse c’è una certa varietà pedoclimatica.
L’azienda è distribuita su cinque masi, ubicati nei dintorni di Bolzano, strettamente connessi alla famiglia Rottensteiner e alla cantina, ognuno con un ruolo chiave e una propria storia.
– il maso Hofmann ha terreni che si estendono dalla pianura fino a 270 – 350 metri s.l.m., sabbiosi e argillosi in collina, mentre in pianura si trovano i classici terreni alluvionali della conca di Bolzano, buoni specialmente per il Lagrein.
– Il maso Köfele ha le sue vigne che inquadrano la bellissima torre Druso. Ha terreni sciolti e porfidici, ottimi per la coltivazione della Schiava, altri calcarei dove crescono Gewürztraminer, Pinot bianco, Chardonnay e Pinot grigio.
– Il maso Kristploner è uno dei più vecchi masi dei dintorni di Bolzano essendo menzionato già attorno all’anno 1000. I terreni hanno un’altitudine di 300-400 metri, sono abbastanza argillosi e porfidici e le varietà coltivate sono Schiava, Gewürztraminer e Pinot Nero.
– Il maso Reiter è situato nel borgo di San Pietro nella zona classica del Santa Maddalena, qui è iniziata l’attività aziendale; ha un’esposizione verso sud-ovest con terreni sciolti ed argillosi in gran parte porfidici. La varietà principale coltivata è la Schiava, insieme allo Chardonnay e il Pinot Nero.
– il maso Premstaller non fa parte della proprietà di famiglia, ma i proprietari Svizzeri, la famiglia Vogel, sono molto legati alla famiglia Rottensteiner. Il maso si trova a Santa Maddalena ad un’altitudine da 400 a 500 m ed è sicuramente non solo uno dei più grandi masi della zona, ma anche uno dei migliori dal punto di vista qualitativo. L’esposizione a sud-est si sposa con le condizioni orografiche più che favorevoli della zona del Santa Maddalena. Dai vigneti di questo maso provengono i vini Santa Maddalena “Vigna Premstallerhof” e il nuovo vino “Vigna Premstallerhof Select”. Getrud Vogel lavora i vigneti del maso seguendo i principi biodinamici, lavorando quindi in massima armonia con la natura.
EVENTO AL RISTORANTE “AI BOZZI” di Roma
Abbiamo incontrato Hannes Rottensteiner al ristorante “AI BOZZI” a Roma, in Trastevere, una location di classe, molto discreta, con ambiente friendly e ottima cucina. Scopo principale dell’evento era la presentazione del nuovo vino di punta della linea Select*, il Santa Maddalena classico SELECT VIGNA PREMSTALLERHOF 2020 che va a sostituire il vino della gamma Select “Prem” e differisce tecnicamente da esso per una maggiore percentuale di Lagrein (13% invece di 7%) in blend con la Schiava (87%), ma soprattutto perché ottenuto con le uve provenienti da un unico maso, il Premstaller. Questo era l’obiettivo, il sogno, di Gertrud Vogel e Hans Rottensteiner: fare un vino con le uve provenienti da un unico “cru”, che fosse quindi l’espressione più pura e sincera di quel territorio.
*I vini della linea Select sono i veri e propri “pesi massimi” della cantina, pensati per essere molto longevi, rappresentano il valore, l’eleganza e la tradizione della cantina.
Santa Maddalena classico SELECT VIGNA PREMSTALLERHOF 2020
Colore rubino profondo e lucente; profumi intensi di frutti scuri (prugna, amarena) e viole. Nel palato è ricco, corposo, mostra complessità, con toni fruttati di prugna e frutti di bosco. Il sorso è profondo, di buona bevibilità, il tannino deciso ma levigato, con il fruttato che domina ancora l’assaggio. Il vino che ci è stato presentato è una anteprima, passeranno più di altri 2 mesi prima della messa in commercio, ma la sua curva evolutiva è appena iniziata e potrà sicuramente esprimere al meglio le sue potenzialità concedendogli più tempo per affinare in bottiglia.
Di seguito le caratteristiche organolettiche degli altri vini dell’azienda, degustati singolarmente e in abbinamento ai piatti di un menu appositamente studiato dalla Chef del ristorante “Ai Bozzi” per “combinare” al meglio l’abbinamento cibo-vino.
KITZ 2020
Vino “base”, pensato per un target giovanile/neofita, il nome Kitz in tedesco è il cucciolo di stambecco. Uvaggio 25% Sauvignon, 25% Pinot Bianco, 25% Pinot Grigio, 25% Chardonnay. Al naso il Sauvignon (lavorato in modo da risultare prevalente) domina gli altri profumi, risaltano quindi la buccia di pesca, il bosso. Al gusto si evidenzia maggiore complessità del naso, ritorni di pesca acerba, ma anche frutti tropicali. Un vino di impatto immediato ma tutt’altro che banale, con una ampiezza di aromi che può interessare sia il neofita che l’esperto.
SAUVIGNON 2020
Coltivato sui terreni calcarei dello stesso appezzamento del Kitz, Sauvignon in purezza, ma l’uva viene lavorata in modo diverso, per risultare un vino più complesso e con uno stile di Sauvignon meno aggressivo. Al naso mostra profumi delicati di bosso e ortica. Il gusto è molto saporito (pesca bianca acerba, agrume) e sapido.
PINOT BIANCO “CARNOL” 2020
Uve da più vigneti, lavorazione in solo acciaio. All’olfatto nuances di frutta bianca, sbuffi minerali e di fiori bianchi (biancospino). Nel palato emergono aromi fruttati di pera matura, mela, pesca sciroppata, con cenni di frutta tropicale. Ha una bella vena sapida, molto equilibrio, delicatezza ed eleganza. Ottime prospettive di sviluppo.
LAGREIN ROSÉ 2020
Ottenuto con la metodologia del salasso, questo rosato si presenta con un colore cerasuolo e un bouquet delicato di fragoline e ciliegie, con note di spezie rosse. Il sorso è di buona struttura, con tannini ed estratti che si sentono. È una concezione diversa del classico vino rosé da bere in estate, con più complessità e profondità di beva.
SCHIAVA VIGNA KRISTPLONERHOF 2020
Da vigneti situati nell’omonimo maso, nella zona di Guncina, questa Schiava in “purezza” (solo 2% di Lagrein) mostra la sua gioventù con sentori ancora leggermente vinosi, seguiti da profumi netti e puliti di fiori (viola), fragolina e ribes rosso. In bocca risaltano la liquirizia, la noce moscata, il frutto croccante (amarena). Il sorso è morbido, dolce, saporito, con un finale salino.
ST. MAGDALENER VIGNA PREMSTALLERHOF 2020
Da viticoltura biodinamica, su terreni la cui esposizione regala la maggiore insolazione serale rispetto alle altre zone. Uvaggio Schiava con 7% di Lagrein. Ha un colore rubino brillante, bouquet di spezie scure (chiodi di garofano, noce moscata, cannella), di viola e ribes rosso. Nel palato scorre morbido, elegante, con aromi di liquirizia dolce, cioccolato bianco, amarena, note di cola, fragole, e un finale con una scia minerale molto persistente. Profilo molto classico, riconoscibile e ben riuscito di questa denominazione.
GEWURZTRAMINER PASSITO “CRESTA” 2018
Una rosa bianca (appassita), molto classica, caratterizza l’olfatto di questo vino. Al gusto rivela una molteplicità di sapori: miele, pera matura, albicocca, dattero. La beva ha una freschezza elegante, un finale pepato e in generale un bell’equilibrio dolcezza-acidità che dona ottima bevibilità.
Interessante anche la degustazione dei vini con il cibo: questi secondo noi i migliori abbinamenti.
Cannoncino di baccalà mantecato, terra di olive e pomodorini confit
Ottimo l’abbinamento con il Pinot bianco “Carnol” 2020: la sapidità delicata del vino si integra con la morbidezza e dolcezza del baccalà.
Gnocchi ripieni di cicoria su fondente di parmigiano allo zafferano
La Schiava Vigna Kristplonerhof 2020 con la sua morbidezza e dolcezza si sposa ai sapori del piatto.
Anatra laccata al miele, cipollotto e carota
Si abbina al meglio con il St. Magdalener Vigna Premstallerhof, che ha abbastanza acidità e stoffa per mitigare la dolcezza e la consistenza dell’anatra.
Sorbetto pera e pepe con frolla al cardamomo
La frutta matura, la ricca dolcezza in equilibrio con l’acidità del Gewurztraminer passito “Cresta”, si accompagnano naturalmente alla notevole freschezza e sapidità del Sorbetto.
Hans Rottensteiner Srl
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Sono un appassionato del mondo del vino, mi piacciono i profumi e i sapori che ogni bottiglia di vino racchiude, le sensazioni e le emozioni che trasmette. Mi piacciono molto anche i distillati, in particolare la grande varietà e specificità del mondo del whisky. Laureato in Fisica, con un passato di marketing manager nel settore Servizi e Innovazione di una società leader di telecomunicazioni, oggi critico enogastronomico per passione. Scrivo di Vino, Distillati ed Olio sulla testata giornalistica Vinodabere (www.vinodabere.it). Collaboro anche con le testate di settore “Luciano Pignataro (www.lucianopignataro.it)”, "Wining (www.wining.it)" ed “Epulae (www.epulaenews.it)”. Giudice per il concorso internazionale Grenaches du Monde. Assaggiatore per la “Guida Flos Olei“ di Marco Oreggia. Ho collaborato per l’edizione 2018 con la guida "I vini d'Italia" de l'Espresso. Sommelier AIS dal 2001, Sommelier AISO dell’Olio e degustatore iscritto all'albo per la Regione Lazio.
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