Si ripropone alla grande Cucina e Vini nel palcoscenico romano organizzando in brevissimo tempo la manifestazione BEREROSA 2021, il 15 Luglio, che sembra esaudire la richiesta di eno-appasionati e non solo, pronti nuovamente a dar spazio a quel piacere di condividere con altri la loro passione.
Il Parco dell’Appia Antica, a far sfondo alla nona edizione di questa manifestazione tra le più attese dell’estate romana, e i bellissimi giardini di Villa Appia Antica, sono risultati una location ideale per consentire uno svolgimento agile e in totale sicurezza.
50 le aziende presenti per un totale di oltre 150 rosati da accompagnare allo street food presente in loco. Una manifestazione che ha visto giovani e donne come i più accaniti sostenitori, evidenziando che nell’ambiente enogastronomico il vino rosa continua a scalare posizioni, ritagliandosi uno spazio non più marginale.
“La produzione mondiale di vino rosa – afferma Francesco D’Agostino, Direttore di Cucina & Vini – vive una tendenza alla crescita come evidenziato dai dati. Basti pensare che nel 2008 valeva 22,2 milioni di ettolitri pari all’8,5% del vino in generale, mentre nel 2017 ha registrato un volume pari a 23,4 milioni di ettolitri prodotti”. (dati France Agrimer).
Vi proponiamo alcuni degli assaggi che ci hanno maggiormente convinto:
Hedos 2020 Cerasuolo d’Abruzzo DOP – Cantina Tollo (100% Montepulciano d’Abruzzo)
Una bellissima interpretazione del Cerasuolo d’Abruzzo dove note di frutta rossa si incontrano con profumi speziati e floreali. Intenso, elegante e ricco all’assaggio, termina su note floreali persistenti. Un vino con cui ci si può avventurare in abbinamenti azzardati.
Gianni Masciarelli 2020 Cerasuolo d’Abruzzo DOP – Masciarelli (100% Montepulciano d’Abruzzo)
Se volete sapere quali sono le caratteristiche del Cerasuolo, non potete esimervi dal provarlo. È didattico. Si presenta con note di ciliegia, fragola e tulipani, rotondo e fresco allo stesso tempo, tanto da spingerci a volerlo assaggiare ancora.
Costa d’Amalfi 2020 Rosato – Marisa Cuomo (50% Piedirosso, 50% Aglianico)
Un’altra grande interpretazione vinicola di Marisa Cuomo, questo rosato che nasce in uno dei posti più belli della nostra penisola, la costiera amalfitana, ci trasporta idealmente in un luogo per noi accattivante. Note di ciliegia e frutti di bosco sono accompagnati da un sorso fresco, sapido ed elegante allo stesso tempo. Contraddistinto da una persistenza che non ti aspetti in un rosato.
Jet Rosé 2020 Toscana rosato IGT – Castello di Montepò (100% Sangiovese)
Nel cuore della Maremma, precisamente in prossimità di Scansano, Jacopo Biondi Santi, insieme ai suoi figli, gestisce la tenuta Castello di Montepò dove nasce questo meraviglioso rosato, che mantiene la cifra tipica del Sangiovese malgrado non sia vinificato in rosso. È caratterizzato da freschezza e sapidità, con un corpo che non dissimile ai “fratelli” rossi, malgrado mantenga una beva più agile. Profumi fruttati e floreali fanno da apripista ad un vino molto versatile che può essere abbinato tanto al pesce quanto alle carni bianche.
Rosé 2020 Castel del Monte DOC – Rivera (100% Bombino Nero)
Da sempre uno dei vini di punta dell’azienda Rivera, prodotto da Bombino nero, riesce ad esprimere ricchezza ed eleganza allo stesso tempo. Le note di frutta accompagnate da profumi floreali anticipano un sorso fresco e dinamico, che conquista ch lo assaggia. Una persistenza che non ti aspetti per questa tipologia di vino è la ciliegina sulla torta.
In conclusione, il vino rosato è sempre più padrone di una propria dimensione, sempre meno subalterno ai vinificati in rosso, di cui ancora nel recente passato, costituiva un derivato di minor pregio, frutto anche di lavorazioni meno orientate al risultato di qualità, quali per esempio il salasso.
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