Affabili e cortesi, capaci di distinguersi per la raffinatezza del gusto. Così potremmo sintetizzare gli assaggi di due piacevoli ed intriganti etichette provenienti da un territorio che sempre più si fa apprezzare per vini eleganti e sinceri: il Vulture.
Due etichette firmate Terra dei Re. Un’interessante realtà di Rionero in Vulture, situata ai piedi del vulcano, quasi a fare da sfondo al suo panorama, nata dalla sinergia di due famiglie: Leone e Rabasco.
La cantina nasce nel 2000 con l’obiettivo di recuperare le tradizioni del Vulture e contemporaneamente innovare le tecniche produttive per realizzare vinificazioni moderne.
Il patrimonio vitato si estende sui versanti più vocati del Vulcano, quello nord e quello est, nei comuni di Rionero, Barile e Melfi ed in alcune delle contrade più rinomate come Piano di Carro, Solagna del Principe, Colignelli, Calata delle Brecce.
I suoli sono quelli classici del Vulture di origine vulcanica, con altitudine variabile dai 400 ai 750 metri, caratterizzati dalla presenza di banchi di tufo e aree argillose. Le rese sono molto basse e si attestano per i vini di punta sui 40 quintali per ettaro. L’Aglianico è, ovviamente, il protagonista della vigna, ma risulta ben affiancato oltre che dal Pinot Nero, anche dalla Malvasia per realizzare l’unico bianco dell’azienda.
La trasformazione delle uve avviene nella parte della cantina completamente interrata. La filosofia aziendale è radicata al concetto di sostenibilità produttiva, con l’obiettivo primario di non alterare le condizioni ambientali e favorire gli equilibri naturali. A tal proposito l’azienda, ispirata ad un’agricoltura di precisione, produce energia elettrica a mezzo di impianti fotovoltaici, raccogliendo le acque piovane che vengono poi utilizzate in agricoltura.
Ma veniamo ai protagonisti dei nostri assaggi. Due vini da uve aglianico in purezza. Nocte 2016, da vendemmia notturna per sfruttare le forti escursioni termiche che raggiungono anche i 20°C, al fine di portare nel calice sostanze dall’intensità aromatica più spiccata, ricche di profumi e di colore e Divinus 2013 da uve provenienti dal vigneto Piano di Carro a 400 metri s.l.m con resa uva per ettaro pari a 40 quintali.
Queste le nostre impressioni gustative.
Aglianico del Vulture D.O.C. Nocte, 2016
Affascinante ventaglio olfattivo dominato da frutta rossa matura, accenni floreali, china, importante speziatura (pepe nero), richiami balsamici, sbuffi minerali. In bocca sorprende per il perfetto equilibrio tra freschezza e percezione glicerica ed una trama tannica fitta, ma di piacevole fattura. Lunga la spinta sapida a condurre ad un lungo finale dagli intensi ritorni varietali. Raffinato.
Aglianico del Vulture D.O.C.G. Superiore Divinus, 2013
Superbo potente ed intrigante assaggio dall’impatto olfattivo concentrato su note di frutta rossa, spezie scure, fiori appassiti, intense percezioni balsamiche, tabacco, sottobosco. In bocca è ricco, pieno, caldo e morbido, con freschezza e sapidità in grande evidenza che conducono ad un lunghissimo finale dai richiami balsamici. Signorile.
Terra dei Re
Via Monticchio Km. 2.700
85028 Rionero in Vulture (PZ)
Tel. +39 0972 725116
email: terradeire@terradeire.com
“Il vino è uno dei maggiori segni di civiltà nel mondo.” In queste parole la condivisione di una nostra passione e la voglia di comunicarla. Salvatore Del Vasto, laureato in Giurisprudenza e da sempre appassionato di vino, diventa prima sommelier, poi frequenta il Bibenda Executive Wine Master di Fis e poi consegue il diploma di Master presso l’Università di Tor Vergata in “Cultura dell’alimentazione e delle tradizioni enogastronomiche”. Sabrina Signoretti, laureata in Scienze Politiche, coltiva la sua passione diventando sommelier del vino, assaggiatrice di oli di oliva vergini ed extra vergini e sommelier dell’olio extravergine di oliva dell’AISO. Una delle qualità nascoste, la spiccata attitudine per la fotografia.
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