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Azienda Agricola Il Querciolo: il Syrah nell’etichetta “Gruccione” di Cesare Fani

Nelle visite a Cortona, abbiamo spesso apprezzato l’estro e l’impegno dei piccoli produttori sparsi lungo l’areale. La magia di queste zone sta proprio nella presenza di numerosi vigneron che cercano, non senza fatica, uno scorcio di sole per potersi proporre al pubblico. Gente che ha lavorato (e in parte ancora lavora) in altri settori, ben lontani da quello enologico. Ma la voglia di riscattare i vecchi poderi di famiglia ed un po’ di sano ottimismo unito a coraggio e intraprendenza, sono un richiamo troppo forte per resistere.

Cesare Fani dell’azienda agricola Il Querciolo ha avuto tante vite, quasi quanto quelle dei gatti. Tra motori e duri ostacoli, per fortuna superati senza particolari conseguenze, aveva ben in mente il podere del nonno, adibito all’allevamento dei maiali a Foiano della Chiana (AR). Cesare prende in mano l’azienda di famiglia trasformandola in 70 ettari suddivisi tra olio, legumi e vigna. Nel 2017 la prima vinificazione sperimentale, cui seguono ulteriori impianti vitati fino agli attuali 4 ettari messi a dimora. Tre etichette dove il Syrah sa esprimersi in modo autentico, se pur fuori di poco dai confini imposti dal disciplinare per l’areale cortonese (siamo a Marciano della Chiana).

La sua versione di punta, Gruccione, fermenta in acciaio per poi completare la malolattica in barrique usate, con oltre 12 mesi di sosta sempre negli stessi contenitori. Una piccola percentuale presente di acini a grappolo intero che aumenterà con la 2023 a quasi il 20%, in linea con la nouvelle vague stilistica del varietale sull’esempio dei cugini francesi.

Ed eccoci alla verticale proposta in assaggio, cominciando a ritroso dall’annata più matura verso quella più giovane.

Gruccione 2017 – ben fatto, tra spezie scure e note di lieve surmaturazione del frutto. Chiosa finale su sensazioni ematiche e officinali.

Gruccione 2018 – tannino ancora acerbo in contrapposizione ad una eccessiva maturità del frutto. Non raggiunge l’equilibrio.

Gruccione 2020 – buono, denso, appetitoso dai richiami floreali di viola appassita e pepe verde. Trama tannica setosa, perfettamente integrata.  Il migliore tra i 4 in assaggio.

Gruccione 2021 – ancora giovanissimo, uno spunto volatile e poi molta estrazione. I frutti di bosco che ne emergono (mora selvatica e mirtillo), promettono bene e in fin dei conti il Syrah ci abitua ad un carattere scorbutico. Da rivedere di sicuro dopo qualche tempo di sosta in bottiglia.

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Scritto da

Luca Matarazzo Giornalista- Sommelier AIS - Degustatore Ufficiale - Relatore corsi per la Campania.. Ha partecipato a numerosi concorsi enologici e seminari di approfondimento. Vincitore del Trofeo Montefalco Sagrantino edizione 2021 e del Master sull'Albana di Romagna 2022, Wine Consultant collabora attualmente con testate giornalistiche e blog importanti a livello nazionale.

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