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Cantina Bozen

Alto adige

Alto Adige – Cantina Bozen presenta le nuove annate di TAL

Era novembre 2023 quando Cantina Bozen presentava la prima edizione di TAL, la sua linea Superior. A distanza di un anno ecco il rilascio della nuova annata, la 2021.

TAL che, in tedesco, significa Valle è anche e soprattutto l’acronimo di tre parole che, secondo gli intenti della cantina, vogliono rappresentare le caratteristiche di questa linea di prodotti.
Innanzitutto, “T” come Tradizione ovvero la nascita nel 1908 della cantina della Cantina Gries e nel 1930 la Cantina Santa Maddalena, poi “A” come Autenticità ovvero il rispetto dei valori tramandati delle generazioni passate e, per finire, “L” come Longevità che è l’obiettivo di questi vini ma anche l’obiettivo di tutto l’agire di Cantina Bozen finalizzato al rispetto della natura e dell’ambiente.

Vigneti Cantina Bozen

Cantina Bozen, infatti, è stata la prima cantina certificata CasaClima Wine; una certificazione di sostenibilità dell’edificio dal basso consumo energetico: sfruttamento della forza gravitazionale, mantenimento della temperatura del suolo e ventilazione naturale. Inoltre, si sta lavorando per raggiungere l’autonomia energetica che già oggi copre un terzo del fabbisogno di cantina attraverso l’utilizzo di pannelli solari.

La cartina produce circa tre milioni di bottiglie che ricava dai 340 ettari coltivati da oltre 220 soci e dislocati tra i 200 e i 1000 metri di altitudine. Attualmente la produzione ripartita quasi omogeneamente tra vini bianchi e rossi con una lieve prevalenza per quelli rossi ma l’obiettivo è di far salire la percentuale dei vini bianchi al 60% anche in virtù delle esigenze di mercato e del cambiamento climatico. Cambiamento climatico che ha portato, negli ultimi decenni, ad alzare la quota dei nuovi vigneti, a parità di vitigno impiantato, di 100 metri.

Vigneti Cantina Bozen

I vini della collezione TAL sono due: un bianco, a base Chardonnay, e un rosso a base Lagrein.

“Lo stile dell’annata 2021 si ricollega a quello del 2020. Tuttavia, ci sono sottili differenze specifiche dell’annata, come un’acidità leggermente elevata; è un vino molto longevo” afferma l’enologo della Cantina Stephan Filippi.

Alto Adige DOC TAL 1930 Cuvée 2021
Chardonnay 80%, Sauvignon 10%, Pinot Grigio 10%
Vigneti tra i 400 e i 700 metri di altitudine
Maturazione per 12 mesi in barrique di rovere francese e per 14 mesi in fusti di acciaio
Prodotto in 1.897 bottiglie, conservazione di oltre 10 anni

Dal profilo giallo paglierino con riflessi garbatamente dorati, esprime un naso fruttato con accenni tropicali, floreale bianco e agrumato. Al sorso è sapido, dalla buona persistenza e dalla discreta acidità; un sorso piacevole e pieno.
Rispetto all’annata precedente, assaggiata a confronto, si nota una maggiore definizione del calice a tutto vantaggio di complessità ed eleganza. Anche la diminuzione della quantità di Sauvignon inserito nell’assemblaggio ha portato all’eliminazione di quella componente vegetale, probabilmente sopra dosata, che compare ancora nell’annata precedente.

Alto Adige DOC TAL 1908 Cuvée 2021
Lagrein 83%, Cabernet 12%, Merlot 5%
Vigneti in terreno alluvionale su sottosuolo porfirico
Maturazione per 12 mesi in barrique di rovere francese e per 15 mesi in fusti di cemento
Prodotto in 2.989 bottiglie e 99 magnum, conservazione di oltre 15 anni

Dal bel colore rosso rubino carico con ancora tocchi che rimandano al porpora, nel calice si dischiude un profilo olfattivo complesso e dinamico con note di frutta matura, rossa e nera, sbuffi di spezie dolci e sentori minerali che ricordano l’inchiostro. Il tannino, ben presente, succoso e levigato, riporta ad un vino asciutto, dalla buona sapidità e acidità. La discreta lunghezza, che rimanda a note fruttate, lascia trasparire la nota calorica. Rispetto all’annata precedente è un vino che appare maggiormente definito, dall’ottimo equilibrio e armonia tra le componenti. La permanenza in bottiglia andrà ad accentuare ancor di più queste sue caratteristiche.

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Dopo una trentennale brillante carriera in ambito amministrativo finanziario all’interno di un noto gruppo multinazionale, dal maggio 2018 si dedica totalmente al mondo del vino del quale è appassionato partecipe da oltre quindici anni. Sommelier dal 2005 e degustatore Associazione Italiana Sommelier, assaggiatore di formaggi ONAF, assaggiatore di grappe e acqueviti ANAG e degustatore professionista di birre ADB, è relatore in enologia nei corsi per sommelier. È stato responsabile redazionale del sito internet della delegazione AIS di Milano e ha collaborato alla stesura delle guide Vitae e Viniplus. È redattore per la rivista Viniplus di Lombardia, per la quale cura due rubriche, è inoltre autore per la rivista Barolo & Co e per le testate on-line vinodabere.it, e aislombardia.it.

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