Interessante serata organizzata da Rinaldi 1957 a Roma nella elegante location di Casa Caprera nell’omonima piazza.
La serata dal nome “Alla scoperta di Rinaldi” ha visto presentare alcune delle etichette di spirits molto quotate.
Per l’occasione i prodotti di Rinaldi sono stati serviti con i piatti di Casa Caprera con alcuni sorprendenti e riuscitissimi abbinamenti. La vera sorpresa è stata quella della degustazione alla cieca, in una serata dove Walter Murcielago Gosso (advocacy Manager) e Gabriele Rondani (marketing& PR Director) hanno trasformato l’evento in un blind tasting per tutti i giornalisti presenti.
La prima sorpresa ci è stata fornita quando ancora in piedi in attesa di sedersi ci è stato servito un cocktail che all’occhio e al naso poteva far intendere fosse un classico Gin Tonic, in bocca si è rivelato altro. Infatti la sorpresa è stata di un gin analcolico, e a seguire i prodotti:
Hooghoudt Zero Zero 24
Dalla distilleria indipendente Hooghoudt (1888), infuso di erbe completamente naturale e analcolico con la raffinatezza di uno spirito distillato e la freschezza floreale delle botaniche primaverili. Combina i sapori schietti di fiori di ginepro, sambuco e gelsomino con sentori erbacei per realizzare “Gin & tonic” e altri cocktail analcolici. Ogni componente botanica viene distillata individualmente in bollitori di rame per creare un gusto e un aroma puri.
I distillati vengono miscelati in base ai loro aromi e sapori specifici, con lavanda e bacche di ginepro che danno il carattere.
La ricetta è basata sull’autentico Rijke Jenever (Rich Genever) n. 24 di Ludolf Wietse Hooghoudt.
Champagne Jacquart Mosaïque Brut
Mosaico di cru letteralmente tradotto è una cuvée emblematica. La storia racconta che la volontà di un gruppo di piccoli viticoltori nei primi anni Sessanta di ridare vita al marchio Jacquart, che aveva avuto nella fine dell’800 il massimo splendore. Palazzo Brimont a Reims è la sede storica.
Nella vinificazione vengono aggiunti vini di riserva delle annate precedenti nella percentuale del 20%. Fa affinamento di almeno 3 anni sui lieviti prima del degourgement. Selezione di terroirs raffinati, parte dei quali fatti di Grand Cru della Côte des Blancs e della Montagne de Reims. Fresco e raffinato, viene prodotto con uve Chardonnay (35/40%), Pinot Nero (30/35%) e Pinot Meunier (25/35%). Ha un colore giallo paglierino con riflessi dorati. Il profumo parte dalla frutta fresca, fiori d’arancio, pane e miele. Al palato si presenta morbido, strutturato, fresco. Finale lungo, persistente e fruttato-
Montanaro Vermouth di Torino Rosso
E la risposta italiana al classico vermouth spagnolo, che viene prodotto usando Sherry per la base. Il Montanaro è ricavato dall’unione di Marsala Fine base, della Pellegrino di Marsala, vino bianco, zucchero e alcool, arricchite da arancio, assenzio, genziana, cascarilla, angostura, cannella, aloe e liquirizia, e caramello naturale come colorante. Si lascia macerare e poi il tutto viene filtrato. Colore ambrato. Al naso frutta secca e prugne sotto spirito, seguito da erbe, fiori, china, radici e agrumi canditi. Al palato, bell’equilibrio tra freschezza e dolcezza, la parte radiciosa esce con rabarbaro e la Genziana, in combinazione con l’Assenzio, si percepiscono sentori agrumati molto intensi dati dall’arancio dolce e amaro, e note balsamiche e speziate.
Sirene Americano Rosso
Una leggenda narra che, in una calda notte d’estate, alcuni pescatori si riposavano in una piccola baia riparata dalle onde. All’improvviso apparvero delle Sirene. Erano bellissime! Offrirono ai marinai una magica bevanda che diede loro la forza e il desiderio di tornare a casa. I Liquori delle Sirene sono il frutto di antiche ricette tramandate dalla famiglia di Elisa Carta, l’alchimista di Sirene, nonché fondatrice dell’azienda. Erbe, fiori, radici e frutti sono accuratamente selezionati e provengono dal Lago di Garda e dai territori del mondo più vocati. Gli aromi delle botaniche sono estratti da singole macerazioni che vengono poi sapientemente assemblate, aggiungendo un poco di zucchero e acqua.
Il colore deriva naturalmente dai fiori di Ibiscus e Monarda, oltre che dal succo di patata rossa. Nessuna chimica aggiunta e nessun aroma artificiale o naturale: solo singole piante macerate separatamente e vino delle zone del Garda, la base è il vino (75% come i vermouth). E’di color ambrato con riflessi giallo zafferano. Al naso genziana, fiori d’arancio, e speziato con coriandolo.
Ron Santiago de Cuba Anejo 8 anni
Invecchiato per almeno 8 anni, il suo liquido è indubbiamente liscio e delicato con una naturale dolcezza all’olfatto. Prende vita sul palato con delle note intense, ma perfettamente bilanciate grazie al tempo passato a maturare nelle botti di quercia bianca, così come si notano sentori di miele, vaniglia, cacao e frutta tropicale. Santiago de Cuba si trova nel cuore di un microclima unico, dove la terra fertile, i mari dei Caraibi e il sole cocente si combinano per creare l’ambiente perfetto per un rum che ha un profilo aromatico naturalmente dolce e morbido. Questo raro ambiente geografico è conosciuto come “La Cuna (la culla) del Ron Ligero Cubano” da oltre 150 anni. Tutti i rum Santiago de Cuba sono distillati dalla melassa ottenuta dalla ricca canna da zucchero coltivata solo in questa specifica regione e sono tutti invecchiati in botti di rovere bianco, accuratamente selezionate per garantire un invecchiamento ottimale. I Maestros Roneros, i maestri del Ron Cubano, autentiche celebrità a Cuba e non solo, utilizzano miscele dalle riserve invecchiate e selezionate dal magazzino di invecchiamento, la “Nave Don Pancho”, noto come la “Cattedrale del rum cubano”. Le botti, alcune in uso da più di 70 anni, lì riposano, venendo anche «cullate» dal passaggio del treno (che venne introdotto nel 1837, prima che in Spagna, paese del quale l’isola caraibica era allora colonia). Il maestro del Ron Santiago de Cuba Rum, Tranquilino Palencia Estruch (“Tano”) afferma: “Il nuovo Anejo 8 anni è indubbiamente un rum dalla regione di Santiago de Cuba. L’aroma ci invade dall’apertura della bottiglia. La combinazione di sapore e aroma di questo nuovo liquido è perfettamente bilanciato e unico. Da esperto di rum cubano, sono estremamente orgoglioso di quello che abbiamo creato. Vogliamo che questo sia il riferimento per il rum cubano invecchiato 8 anni”.
Ron Santiago de Cuba è imbottigliato ad un grado alcolico del 40%. Tutte le indicazioni sull’invecchiamento si basano sull’età del liquido più giovane nella miscela. Un rum invecchiato in botti di rovere bianco per almeno 8 anni. Colore ambrato scuro, di aspetto brillante, ben equilibrato, con sapore persistente e caratteristico, l’aroma raffinato, con corpo e ben strutturato, è ideale da bere liscio per assaporarne l’intenso bouquet.
Westward American Single Malt Whiskey Pinit Noir Cask
Fermentato come una birra, Westward American Single Malt viene quindi distillato come uno Scotch e invecchiato come un bourbon. In Westward, tutto parte dall’orzo che cresce primariamente negli stati dell’Oregon e Washington. Esso viene maltato per creare una birra American Ale utilizzando lieviti di birra e una lenta fermentazione a bassa temperatura, poi la birra viene distillata due volte in pot still che i mastri distillatori hanno disegnato per creare un distillato robusto. I distillatori trasformano così la loro fresca, saporita birra in whisky. Viene successivamente fatto invecchiare fino alla perfezione in Oregon dove estati caldissime e secche e inverni freddi e umidi rappresentano il clima ideale per invecchiare un grande whisky. Invecchia in botti di quercia americane vergini, leggermente tostate, selezionate per accentuare pienezza e rotondità. Infine, il whisky viene spostato dalle grandi botti in lotti più piccoli per raggiungere il profilo tipico di gusto di Westward, ben bilanciato e pieno. Imbottigliato senza filtrazione a freddo e senza nessun tipo di additivo per mantenere tutta la sua texture e complessità. L’Oregon è famoso per la sua meravigliosa Costa del Pacifico, per i suoi vulcani, laghi immensi e deserti senza fine, ma è anche rinomato per le sue birre artigianali. Questa cultura ha influenzato enormemente Thomas Mooney e Christian Krogstad, che hanno scelto un lievito di birra per le loro fermentazioni lente e a basse temperature. In più, Miles Munroe, Distillatore di Westward, è un mastro birraio. Tutti i passaggi della produzione di Westward vengono eseguiti per esaltare l’espressione aromatica della materia prima, l’orzo. Viene effettuato un ulteriore riposo di 2 anni in botti di che hanno contenuto Pinot Noir della Suzor Wines, uno delle cantine più importanti della “Willamette Valley” in Oregon. Grande ricchezza aromatica dove dominano i sentori fruttati, e allo stesso tempo note di cereali e di vaniglia cremosa, il tutto accompagnato da una punta di spezie dolci. Lungo e persistente, il finale è marcato dal legno e spezie dolci con un leggerissimo sentore affumicato e di cioccolato fondente.
Cardenal Mendoza Nebulis
Sánchez Romate ha creato Nebulis (in latino, “dalle nuvole”). Il nome deriva dalle nuvole di fumo che si formano quando si tostano botti da 250 litri con i tralci delle viti, lasciando un aroma erbaceo e affumicato. Una volta completata la tostatura, le botti vengono riempite con Cardenal Mendoza Classico 15 anni per conferirgli la finitura desiderata. Cardenal Mendoza, il prestigioso Solera Gran Reserva sherry brandy dalla Sánchez Romate winery. Questo Brandy invecchia per minimo 15 anni in un sistema solera-criadera utilizzato per dar vita agli Sherry di Jerez e dell’area circostante. Cardenal Mendoza riposa in botti che hanno contenuto precedentemente Sherry Oloroso e Pedro Ximenez, caratteristica che comporta un gusto profondo, ricco e rotondo. Questo sapore pieno e complesso rende Cardenal Mendoza perfetto anche come ingrediente per i cocktail. Nebulis non è filtrato a freddo. È un prodotto artigianale a produzione limitata. Al naso sentori unici provenienti dalla botte di sherry, note di cuoio, prugna e confettura e caffè al palato si riconoscono cioccolato e cacao, leggermente tostati di nocciola caramellata, e tocco di fumo molto elegante, piacevole e persistente nel finale.
Acquavite Pere Williams Pilzer
Si trova in Val di Cembra a nord di Trento. Il territorio sotto la Monarchia Asburgica conobbe un periodo fiorente per quel che riguardava la distillazione, viste anche le numerose concessioni che venivano assegnate per un quantitativo limitato e per soddisfare l’auto consumo. Queste concessioni furono garantite anche successivamente all’annessione del 1918, che hanno poi generato la nascita di micro distillatori. La storia della distillazione in Trentino è una vera e propria arte che nasce da tradizioni familiari tramandate di generazione in generazione. La Val di Cembra, una vallata storicamente conosciuta come la valle dei Distillatori “più o meno regolari”, è il luogo dove la distilleria Pilzer iniziò la sua avventura nel 1957 a Faver, un antico borgo circondato da terrazzamenti con vigneti che svelano la vocazione alla viticultura di questi luoghi. La distilleria Pilzer è oggi una delle più prestigiose non solo del Trentino, ma dell’Italia intera. Tutto inizia da una idea di Vincenzo che nel 1956 realizzò una piccola distilleria, con alambicco discontinuo a bagnomaria. La sua eredità proseguì nel 1983, con la nuova generazione, prima con Bruno e poi con il fratello Ivano, entrambi enologi, che apportarono all’Azienda nuove idee rendendola al passo con i tempi sino ad arrivare nel 2001 con la realizzazione della nuova sede a Portegnac, poco fuori Faver, ai piedi del monte “Castion”, antico luogo d’acqua e di “spiriti”, come raccontano leggende celtiche. Le Pere Williams, raccolte sul Monte Bondone, si presentano gialle con polpa bianca. Una particolare tecnologia di preparazione della frutta a purea di frutta, l’attenta fermentazione controllata e la distillazione consentono di portare la freschezza e la fragranza della frutta nel distillato. Alambicco discontinuo a bagnomaria con riempimento limitato. Un anno di riposo in acciaio a 72 gradi alc. e poi la riduzione a grado con acqua trentina. Al naso è delicata ed avvolgente allo stesso tempo dove le pere Williams sono di casa, al palato morbida, e delicatamente persistente.
Grappa di Barolo Cannubi Montanaro
Da vinacce di Nebbiolo da Barolo provenienti dal famoso “cru” Cannubi, viene distillata questa grappa. La caratteristica che la rende una delle grappe più pregiate al mondo è l’estrema finezza ed intensità percepibile al naso e la pulizia ed eleganza in bocca. Liquido dal colore dorato, è morbido, vellutato, amabile e delicato al palato. Il primo impatto gustativo rivela note di frutta secca e marmellata. L’affinamento in botti di rovere di Slavonia per 4‐5 anni si manifesta con un colore giallo dorato con venature ambrate, in bocca si percepiscono le note tipiche di legno tostato. La distilleria Montanaro trovò il suo precursore in Francesco Trussoni, maestro di Alchimia a Gallo d’Alba. Egli ebbe, già nel 1885, l’intuizione di creare la Grappa di Barolo, la prima monovitigno della storia. Nel 1922 l’azienda passò sotto la guida di Mario Montanaro e della moglie Angela Trussoni che furono, con il figlio Giuseppe, i perfezionatori di un impianto di distillazione discontinuo alimentato a vapore unico ai tempi. Le vinacce, dopo la torchiatura, vengono “passate” nei tradizionali alambicchi a vapore conservando integri gli aromi ed il profumo del vino originale. Durante la distillazione vengono eliminate le parti impure, in modo che la Grappa sgorghi limpida dagli ugelli. Il processo di distillazione è ancora oggi discontinuo con alambicchi in rame alimentati a vapore. Le vinacce vengono fornite da fidati e storici agricoltori dei comuni limitrofi alla zona del Barolo come Serralunga, La Morra, Monforte, Barolo, Grinzane Cavour, Castiglione Falletto, Novello, Diano d’Alba e da comuni siti nel Roero.
Aggiornamenti continui sul mondo dell'enogastronomia