Le nuove generazioni di produttori stanno cambiando la viticoltura della Sardegna? Se ne parla a Neoneli, piccolo centro a 50 chilometri da Oristano (celebre per il coro a tenores, il sughero e le testimonianze archeologiche), in un confronto sull’oggi e sul domani tra vignaioli sardi in occasione della manifestazione “Wine, Fregula e Cassola”.
L’ormai apprezzato appuntamento enogastronomico del Barigadu, promosso dal Comune con il sostegno della Fondazione di Sardegna e dell’Assessorato regionale al Turismo e in collaborazione con Licanias e Dromos, si tiene quest’anno da venerdì 11 a domenica 13 ottobre.
La tre giorni, che ogni autunno richiama visitatori da tutta l’isola per conoscere le eccellenze del territorio, si conferma ricca di appuntamenti. Molto atteso lo show cooking presentato da Tessa Gelisio attorno alla tipica pasta locale, la fregula, e alla pecora fatta a “cassola” con gli chef Roberto Serra, Leonardo Marongiu e Daniele Alfio Sanna. In programma l’apertura di stand dell’agroalimentare e di mostre, concerti con musica tradizionale, esibizioni di gruppi folk e il pranzo tipico neonelese con le cuoche e i cuochi del paese. Non mancano validissimi momenti per i più piccoli dedicati a merende rurali e a laboratori contro lo spreco del cibo.
Il vino si prenderà uno spazio significativo della rassegna, a iniziare dalla tavola rotonda di sabato 12 ottobre (alle 11 nella Casa della Cultura), intitolata “Viticoltura in Sardegna: realtà e prospettive”. Dopo i saluti istituzionali del sindaco Salvatore Cau e degli altri amministratori comunali, la firma di DoctorWine Dario Cappelloni e vari produttori isolani dialogheranno con la giornalista Manuela Vacca sui temi dell’incontro. Le conclusioni sono affidate all’assessore regionale all’Agricoltura Gianfranco Satta.
I produttori presenti alla manifestazione per la Festa delle cantine (sempre sabato, a partire dalle 16 in piazza Italia) sono le locali Azienda agricola Salvatore Corda, Bentu Luna e Cantine di Neoneli, poi Niuge (Nughedu Santa Vittoria) e Binzas Betzas (Sedilo). Dall’Oristanese arrivano Famiglia Orro (Tramatza), Pippia (Baratili San Pietro), Azienda Vitivinicola Fratelli Serra (Zeddiani) e Pedra Niedda (Sini). Da Bosa sono presenti Giovanni Battista Columbu e Carta Filet mentre da Seneghe Mussura e Cuneddu Cantina.
Ancora: da Oliena l’Agricola Salis, da Perfugas l’Azienda vitivinicola Deperu Holler, da Sorgono la Viticola Mereu e da Mamoiada l’Azienda agricola Pasquale Bonamici, Cantina Muggittu Boeli, Sannas, Cantina Siotto, Teularju e Vike Vike. Non da ultimi la cantina Sa Defenza di Donori e l’Azienda Agricola Schirru di Orroli.
Infine, da non perdere domenica 13, il tour delle vigne e degli arcivos, gli antichi impianti enologici per lo stoccaggio e la pigiatura delle uve, guidati dalla presidente regionale dell’associazione Paleoworking Cinzia Loi.