Siete a Ponza e cercate un posto dove passare una serata indimenticabile? Andate all’Acqua Pazza e non ve ne pentirete! Quella di Gino Pesce e di sua moglie Patrizia è una cucina tradizionale portata ad altissimo livello: rispetto assoluto per la materia prima, pesce in primis ovviamente, ma anche tanti sani prodotti tipici della cucina mediterranea e preparati fatti in casa. La location è oggi una delle più belle dell’isola: un luogo che da solo predispone al buono e bello. Terrazze a più livelli, a strapiombo sul mare, capaci di intrattenere l’ospite dall’aperitivo pre-cena, fino a un dopo cena a base di cocktail e buona musica. L’idea di cambiare locale era nell’aria da diverso tempo, ma il lockdown e le nuove regole della convivialità l’hanno accelerata, convincendo Gino e sua moglie a fare un grande investimento per aggiungere alla consolidata bontà dei piatti un luogo di grande suggestione. Sempre in pieno centro, alla fine della banchina portuale, proprio di fronte alla famosa chiesa parrocchiale dei SS. Silverio e Domitilla, la principale dell’isola.
Nella sala interna, mura bianche fanno da sfondo a foto storiche e quadri marinari, con bellissimi scorci sull’orizzonte. Il bianco e l’azzurro del mare fanno da filo conduttore anche nei gradoni degli spazi all’aperto, creando incanto e meraviglia a chi vi arriva, specie al tramonto.
Gino è un ponzese doc, figlio d’arte, visto che sua madre aprì il primo ristorante sempre sul porto quasi cinquant’anni fa. Dopo la scomparsa prematura del padre, toccò a lui e agli altri sei fratelli aiutare la madre nella conduzione della trattoria. L’Acqua Pazza vide luce nel 1989, grazie all’intraprendenza di Gino e di suo fratello Mario, accompagnati dalle rispettive mogli: una compagine compatta che ha proseguito fino ai giorni nostri, dove se è vero che Gino continua ad avere il ruolo di “frontman” dedicato anima e cuore all’attività, gli altri tre mantengono un ruolo fondamentale nella gestione delle dinamiche e degli equilibri aziendali.
La stella Michelin, inaspettata, è arrivata nell’ormai lontano 2006. Un riconoscimento che ha fatto fare il salto di qualità definitivo al ristorante, diffondendo la sua fama al di fuori dei confini isolani e regionali.
L’Acqua Pazza è sicuramente un ristorante gourmet, ma dove Gino si porta dietro l’eredità della ristorazione di un tempo, che si riflette non solo in una proposta accurata ma senza fuochi d’artificio, e in un servizio cortese e professionale, ma anche in porzioni abbondanti, di quelle che ti fanno stare soddisfatto quando ti alzi da tavola. È anche per questo, forse, che è frequentato non solo da turisti appassionati, che arrivano a Ponza soprattutto da Roma e dal resto del Lazio, ma anche da tanti isolani, che sanno che con Gino possono andare sul “sicuro”.
Nel menu il protagonista, manco a dirlo, è il pesce, in tutte le sue declinazioni. Rigorosamente pescato in mare e mai d’allevamento.
Qui una carrellata di alcuni piatti che abbiamo gustato nella nostra ultima visita.
Iniziamo con un carpaccio di ricciola, rapa rossa, yogurth greco, capperi e schiuma di acqua di mare.
Proseguiamo con merluzzo al vapore con bottarga e limone su crema di patate.
E una seppia al gusto brace su misticanza e menta.
Come primi piatti proviamo i rigatoni con calamaretti spillo, colatura di alici e pane croccante.
E il tortello al dentice con salsa di pomodoro cruda: un tuffo nel passato che genera in me lo stesso effetto del critico di Ratatouille quando assaggia la versione del contorno di verdure preparata dal topolino del film!
Come secondi pesce spada marinato alla soia con carote e semi di papavero insieme a una ricciola con zucchine alla scapece e loro crema.
Chiudiamo con i dolci, realizzati da Patrizia, moglie di Gino. Foresta nera (misto di cioccolati e frutti di bosco in varie consistenze) e Nocciola (una mix buonissimo con biscotto alle arachidi, sfere al caramello, sponge cake alla nocciola e tante altre cose deliziose).
Per finire, la carta dei vini: le produzioni di Ponza sono ovviamente tutte rappresentate, insieme ad una bella selezione di etichette italiane e straniere. Vini cult e di tendenza, ma anche piccole chicche qua e là, serviti a prezzi “normali”, che denotano un approccio attento e intelligente.
Acqua Pazza
Via Dietro la Chiesa, 3-4
04027 Ponza LT
Tel. 0771 80643
Sito Web: http://www.acquapazza.com/
Abruzzese, ingegnere per mestiere, critico enogastronomico per passione, ha iniziato a scrivere nel 1998 per L’Ente Editoriale dell’Arma dei Carabinieri, con cui ancora collabora. Vino, distillati e turismo enogastronomico sono la sua specializzazione. Nel tempo libero (poco) prova a fare il piccolo editore, amministrando una società di portali di news e comunicazione molto seguiti in Abruzzo e a Roma. Ha collaborato per molti anni con guide nazionali del vino, seguendo soprattutto la regione Abruzzo (ma va?), e con testate enogastronomiche cartacee ed online. Organizza eventi e corsi sul vino...più spesso in Abruzzo (si vabbè...lo abbiamo capito!).
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