Seconda tappa per il progetto di Leonardo Bussoletti, viticoltore di Narni, iniziato lo scorso anno con lo scopo di restaurare i dipinti ad olio presenti nel Chiostro dell’ex Convento di Sant’Agostino a Narni.
Il progetto Ciliegiolo for Art si prefigge di recuperare l’intero ciclo decorativo del Chiostro. Ben 33 grandi lunette che raffigurano “Storie della vita di santi e beati agostiniani”, il tutto grazie al contributo delle vendite dello 05035 (c.a.p. di Narni) Iuvenali Sisti prodotto da Leonardo Bussoletti.
La lunetta restaurata da Simone De Turres è da considerarsi una delle più importanti di quelle presenti nel chiostro mostra il Santo che consegna ai fedeli le proprie regole.
L’evento oltre ad evidenziare il forte legame che lega Leonardo alla città di Narni (tra l’altro la cantina storica dell’azienda si trova all’interno del convento), ci ha permesso di degustare una selezione di vini dell’azienda.
Vi proponiamo i nostri assaggi che hanno visto il Ciliegiolo di Narni in splendida forma.
05035 2019 – Ciliegiolo di Narni IGT Umbria
il vino rosso più semplice e il protagonista del progetto; un frutto croccante fa da apripista a freschezza accompagnata da un bel tannino, finale speziato con il pepe in evidenza.
Ràmici 2018 – Ciliegiolo di Narni IGT Umbria (non ancora in commercio)
Pur essendo un’anteprima (andrà in commercio tra circa un anno), ci mostra subito di che pasta è fatto. Freschezza accompagnata da un tannino irruento che non infastidisce l’assaggio. Aspettiamolo perché darà tante soddisfazioni a Leonardo.
Ràmici 2013 – Ciliegiolo di Narni IGT Umbria
Evoluzione del precedente assaggio, accanto a profumi di sottobosco si aggiungono note speziate e accenni balsamici. La ricchezza e la freschezza del sorso sono ben sorrette da un tannino vibrante. Lungo il finale su note di ciliegia e pepe.
Brecciaro 2018 – Ciliegiolo di Narni IGT Umbria
La stella della cantina Bussoletti, con profumi che spaziano dal sottobosco alle spezie per poi virare sulle note balsamiche. Un perfetto equilibrio tra un tannino vellutato e un’acidità mai eccessiva rende invitante il sorso, per terminare con note speziate lunghissime.
Metodo classico 2012 – Grechetto
Una bollicina che Leonardo propone solo quando lo si va a trovare in cantina, ne vengono prodotte appena 500 bottiglie l’anno. Profumi di gesso e crosta di pane anticipano una bolla fine che accompagna un sorso ricco ed elegante che si chiude su note di lime.
05035 rosato di Ciliegiolo,
Affinamento sulle fecce per questo rosato da Ciliegiolo, che vede in freschezza e struttura i suoi punti di forza.
Colle Murello 2019 IGT Umbria – Trebbiano e Grechetto
Il vino che ci ha convinti di meno, sicuramente ancora troppo giovane per assorbire i 6 mesi di affinamento in botte, aspettiamolo ancora un pochino per giudicarlo.
Colle Ozio 2019 IGT Umbria – Grechetto
Nitida interpretazione del Grechetto, dinamico e di facile beva. Bello il finale su note amare tipiche del vitigno.
Passito 2016 -Trebbiano e Grechetto
Un vino dolce che non ti aspetti, note di albicocca anticipano un sorso contraddistinto da freschezza che ne diviene l’elemento dominante. Veramente molto interessante.
Ha fondato Vinodabere nel 2014. Laureato in Economia e Commercio specializzazione mercati finanziari, si è dedicato negli ultimi dieci anni anima e corpo al mondo del vino. Vanta diverse esperienze nell'ambito enologico quali la collaborazione con la guida "I vini d'Italia" de l'Espresso (edizioni 2017 e 2018), e la collaborazione con la guida Slow Wine (edizioni 2015 e 2016). Assaggiatore internazionale di caffè ha partecipato a diversi corsi di analisi sensoriale del miele. Aver collaborato nella pasticceria di famiglia per un lunghissimo periodo gli garantisce una notevole professionalità in questo ambito.
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