C’è voluto un po’ perché in questo periodo di quarantena quantomeno sfortunato per non dire di peggio, mi decidessi a scrivere di vini e distillati.
Intanto perché la situazione in cui mi sono trovato mi ha visto fuori casa e lontano dai miei drink abituali, e poi perché le costrizioni che progressivamente si sono accumulate hanno necessitato di tempo per essere assorbite.
E ora eccomi qua che cerco di raccontarvi qualcosa di interessante, ora che forse si comincia a vedere la luce in fondo al tunnel.
E dunque per primo un “infuso”: si tratta di un Nocino totalmente artigianale che una cara persona ha avuto la delicatezza di inviarmi nel luogo di clausura, e quindi doppiamente apprezzato.
Di colore molto scuro, tra cioccolato iper-fondente e caffè, e di una densità veramente ragguardevole accompagnata da grande aromaticità.
Sebbene procedimento e ingredienti siano relativamente semplici il risultato è di una complessità fuori dal comune, sia all’olfazione che all’assaggio.
Mallo di noce, alcool e zucchero più spezie (chiodi di garofano, cannella) regalano dopo lunga infusione un ventaglio di aromi che spaziano da quello varietale alle erbe officinali, dall’alloro alla liquirizia, dai chiodi di garofano alla cannella.
Al palato il sorso di una viscosità avvolgente rivela significativi ricordi di cioccolato fondente, caffè e caramello, il tutto temperato da un giusto tasso alcolico che tiene in equilibrio e fa da sottofondo ai vari sapori che si susseguono.
Da solo o a fine pasto, è comunque delizioso.
E passiamo a un distillato che mi ha fatto scoprire la rete. Ebbene sì di questi tempi è stata la principale risorsa di noi “casalinghi per forza” per l’approvvigionamento di qualcosa di diverso dai generi di prima necessità .
E quindi la ricerca ha fruttato la scoperta di un Gin inglese particolarmente intrigante oltre che sconosciuto.
È il frutto di alambicchi di rame del XVIII secolo di una distilleria di Birmingham, un prodotto anch’esso artigianale di distillazione discontinua (batch) con una robusta gradazione alcolica di 41.5 ABV.
Il Tovess, questo il nome del distillato e della distilleria, paradossalmente, nonostante la latitudine è un Gin talmente fresco e profumato da potersi quasi definire Mediterraneo.
Infatti le botaniche utilizzate ci riportano sensazioni di aromi tipici del nostro mare.
Al naso un notevole impatto agrumato, dolcemente pungente di pompelmo e scorza di lime precede l’aroma di ginepro insieme a gradevoli note di pasticceria.
Al palato, tutta la freschezza di agrumi appena spremuti con ricordi dolci di cedro candito e piccanti di zenzero e pepe bianco più note accennate di confetteria.
Grande equilibrio ed eleganza accompagnano il sorso del distillato gustato liscio e grande potenza secca e aromatica nel bere miscelato: provato in un Negroni con dosi personalizzate (2/5 Gin, 2/5 Bitter, 1/5 Vermouth rosso) ha dato il meglio di sé.
Prossimo step cocktail Martini ora non disponibile per mancanza di Vermouth dry all’altezza.
In ogni caso una bella sorpresa che ha mitigato un po’ la monotonia di queste ferie forzate insieme a tanti racconti di degustazioni di tutti gli amici che hanno creato una bella socialità virtuale.
Grazie a tutti.
Si ringrazia Sabrina Signoretti per la realizzazione dell’immagine di copertina.
Carlo Bertilaccio vive a Roma ed è attualmente curatore della rubrica "di...stillati" per la testata giornalistica Vinodabere (www.vinodabere.it). Collabora anche con Luciano Pignataro (www.lucianopignataro.it) e ha collaborato per le edizioni 2017/2018 con la guida "I vini d'Italia" de l'Espresso. Ha collaborato per le edizioni 2015-2016 con la guida Slow Wine, e con la guida "Vini buoni d'Italia" dall'edizione 2010 fino all'edizione 2013. È autore di diversi articoli su distillati e vini su Scatti di Gusto (www.scattidigusto.it). Ha infine scritto diversi libri per Palombi editore su cocktails e altri argomenti, e prodotto inoltre quattro dischi di giovani talenti italiani nonché le canzoni per un musical su Marilyn Monroe, recentemente premiato al teatro Sistina di Roma. Giudice per Spirits Selection by Concours Mondial de Bruxelles. Giudice di Radici del Sud. Giudice di Grenaches du Monde.
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