VINIMILO 2019 potrà essere ricordata come una delle edizioni più complete della manifestazione degli ultimi anni per gli argomenti trattati nelle varie conferenze e tavole rotonde. Oltre a questo è la prima edizione che apre il proprio scenario non solo ai vini fermi etnei. Molti gli argomenti trattati nelle varie conferenze. Una delle più interessanti è stata quella inerente gli spumanti della D. O. C. Etna, presentata dall’enologo, nonchè presidente dell’Enoteca Regionale della Sicilia Orientale Piero Di Giovanni. L’Etna Spumante D. O. C. nasce tramite D. M. del 30.11.2011. Il disciplinare prevede almeno il 60% di Nerello Mascalese ed il 40% di altri vitigni idonei alla coltivazione nella Regione Sicilia. La permanenza sui lieviti deve essere di almeno 18 mesi. Il Metodo previsto dal disciplinare è quello Classico. L’Etna D. O. C. Spumante ha solo otto anni di vita ed in poco più di cinque anni il quantitativo di spumante prodotto si è quasi sestuplicato. Tutto ciò dimostra, qualora ci fosse bisogno, che tutto il comparto dei vini etnei è in costante ascesa.
Al fine di avere un quadro più interessante sulla spumanitistica etnea, sono stati messi a confronto quattro Etna Spumante di diverse zone del vulcano, in modo tale da far risaltare caratteristiche differenti, dovute al terroir, alla permanenza sui lieviti, al periodo di affinamento, tutte variabili che contribuiscono per l’ottenimento di un prodotto con determinate peculiarità. Un pas dosé, due brut ed un extra brut gli spumanti assaggiati.
Il primo spumante degustato è prodotto da Nuzzella, con i vigneti (1,6 ettari) siti a Piedimonte Etneo. Blanc de Noir – 2016, 20 mesi sui lieviti, Metodo Classico. Ha un perlage persistente. Sentori agrumati, crosta di pane che dopo un po’ vira sul floreale (camomilla). Sorso deciso con una freschezza che è quasi croccante. Alla beva è diretto e verticale con una buona persistenza.
Saxanigra di Destro è un Etna Spumante D. O. C., Brut, 100% Nerello Mascalese, sosta sui lieviti per almeno 36 mesi, Metodo Classico, millesimo 2013. I vigneti dell’azienda si trovano nel versante Nord dell’Etna, a Randazzo. Si presenta con un perlage fine e molto persistente. Si percepiscono sentori di polvere da sparo, note di pasticceria, ben presenti i profumi di agrumi e di pietra focaia. Assaggiandolo è quasi cremoso, pur avendo una buona freschezza. Buona la corrispondenza gusto – olfattiva. Progressione e persistenza buone.
La Gelsomina ha i suoi vigneti a Presa, Piedimonte Etneo, da poco è in partnership con Tenute Orestiadi. Lo spumante che producono è un Blanc de Noir, Etna Spumante D. O. C., millesimo 2015 ottenuto tramite Metodo Classico e sosta 30 mesi sui lieviti. Ha un perlage persistente ed un bouquet complesso. Sentori di frutta secca, uva sultanina, fieno, con un finale di crosta di pane. Fresco all’assaggio, con una struttura media. Persistenza buona.
La degustazione si conclude con l’Extra Brut di Murgo. I vigneti dell’azienda sono a Santa Venerina. Ha un perlage molto fine e persistente. Bouquet molto complesso, con note delicate di pan di Spagna, macchia mediterranea ed uva sultanina. Un sorso agile e scattante con una buona struttura ed una grande finezza. La corrispondenza gusto – olfattiva è più che buona. Conclude con un finale leggermente sapido. Metodo Classico, sta sui lieviti per ben 84 mesi, il millesimo è il 2011.
Come per tutte le cose importanti si inizia per gioco e poi... si fa sul serio. È dal 2006 che mi sono appassionato e sono stato introdotto nel mondo del vino, GRAZIE a MIO PADRE. Poi per capire qualcosa in più ho seguito un corso e..... nel 2013 ho conseguito il diploma di sommelier. A tutti coloro che sono appassionati di vino, dico che bisogna sempre provare e degustare vini diversi, cercando di capire quello che il vino ci trasmette, soffermandoci sulle sensazioni e sulle emozioni che può dare.
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