Il pane elemento fondamentale dell’alimentazione rappresenta mille sfaccettature di aspetti, materie prime, territorio e voglia di esprimersi dell’essere umano.
“Non si ha in Italia una grande tradizione a livello professionale, si è passati da una panificazione rurale, spesso affidata alle massaie, a quella industriale che utilizza farine lavorate e raffinate a cui si associano semilavorati”.
Sembra quasi che sia mancata quella tecnica che normalmente si sviluppa con l’esperienza e l’estro, che permette di fondere tradizione e materia prima, con l’estro per ottenere quel quid in più che permette a questo semplice alimento, di passare ad un livello superiore dove il piacere accompagna lo scopo principale che è quello di nutrire.
Per questo occorre ringraziare un manipolo di giovani e meno giovani “artisti” che con culture e attitudini diverse si sono messi in gioco in una sfida che vede la tradizione fondersi con il territorio e allo stesso tempo regalare un emozione per dare al pane la dignità che veramente merita.
L’elevarlo allo stesso livello di quei piatti con cui i grandi chef si cimentano giorno dopo giorno dovrebbe anche garantire a questo semplice alimento la giusta remunerazione economica, cosa che oggi sembra avvenire raramente, perché se è vero che la passione va strettamente a braccetto con tecnica e materia prima essa deve essere giustamente remunerata.
Importante è constatare che si è partiti con il piede giusto, abbandonando quelle farine industriali che negli ultimi tempi aveva preso il sopravvento in nome di uno scopo esclusivamente nutrizionale dato al pane, per lasciare spazio a materie prime che oltre alla riscoperta del territorio associano metodi di lavorazione sempre più all’avanguardia.
Il Gambero Rosso ha voluto così cimentarsi in una nuova sfida, quella di dar risalto a questo manipolo di fornai virtuosi.
Nasce così la prima edizione della guida Pane & Panettieri d’Italia, che vuole essere un premio e un incoraggiamento a coloro che da anni spendono la loro vita per la valorizzazione di questo mestiere.
Una ricerca quella del Gambero sulla panificazione italiana basata su criteri che hanno visto il prodotto finito, lo stile e la vendita nel suo complesso essere elementi essenziali per scegliere i migliori.
I tre aspetti sono tra loro collegati, non possono fare a meno uno dell’altro perché se gli ingredienti sono elemento importantissimo non possiamo svincolarlo dalla tecnica di panificazione, che caratterizza le sue origini e la sua personalità, e dalla la formazione dei collaboratori per evidenziare quanto importante sia il lavoro di squadra nella preparazione e nella comunicazione al cliente.
Difficile parlarvi di tutti i pani assaggiati, ognuno voleva o esaltare la materia prima o evidenziare il territorio e la cultura che per secoli ne è stata parte integrante. Il viaggio che ci è stato permesso di fare partendo dal Nord fino a giungere i Sicilia e in Sardegna è stato affascinante, chiudendo gli occhi e ascoltando i panificatori oltre a una sensazione gustativa abbiamo trovato la chiave per un salto nello spazio e nel tempo che ci ha dato minuti di grande gioia.
Vi vogliamo ora proporre L’Elenco dei vincitori del premio Tre Pani
Piemonte
Fobello [VC] – Vulaiga
Roddino [CN] – Marcarino Roddino
Torino – Ficini
Torino Perino – Vesco
Torino – Luca Scarcella Il Forno dell’Angolo
Lombardia
Brescia – Voglia di pane
Legnano [MI] – Grazioli
Milano – Crosta
Milano – Davide Longoni
Milano – Le Polveri
Monza – Forno Del Mastro
Veneto
Arzignano [VI] – Olivieri 1882
Cinto Caomaggiore [VE] – Marinato
Conselve [PD] – Forno Zogno
Piove di Sacco [PD] – Forno Veneziano
San Martino Buon Albergo [VR -] Saporè – Pizza Bakery
Trentino Alto Adige
Isera [TN] – Panificio Moderno
Friuli Venezia Giulia
Trieste – Jerian
Emilia Romagna
Bologna – Forno Brisa
Dovadola [FC] – Cappelletti & Bongiovanni
Faenza [RA] – O Fiore Mio Hub
Guastalla [RE] – La Butega ad Franton
Toscana
Firenze – Pank La Boulangeria
capacità di unire la tecnica di panificazione d’oltralpe alle farine tipiche del nostro paese
Viareggio [LU] – Lievitamente
fragranza, creatività associata al gusto
Marche
Senigallia [AN] – Pandefrà
Lazio
Roma – Panificio Bonci
Roma – Antico Forno Roscioli
Campania
Gragnano [NA] – Malafronte
Portici [NA] – La Francesina Boulangerie
Puglia
Bari – Panificio Adriatico
Corato [BA] – Il Toscano
Trani [BT] – Lula
Basilicata
Matera – Pane e Pace
Sicilia
Palermo – Panificio Guccione
Ragusa – I Banchi
Sardegna
Cagliari – PBread Natural Bakery
Ha fondato Vinodabere nel 2014. Laureato in Economia e Commercio specializzazione mercati finanziari, si è dedicato negli ultimi dieci anni anima e corpo al mondo del vino. Vanta diverse esperienze nell'ambito enologico quali la collaborazione con la guida "I vini d'Italia" de l'Espresso (edizioni 2017 e 2018), e la collaborazione con la guida Slow Wine (edizioni 2015 e 2016). Assaggiatore internazionale di caffè ha partecipato a diversi corsi di analisi sensoriale del miele. Aver collaborato nella pasticceria di famiglia per un lunghissimo periodo gli garantisce una notevole professionalità in questo ambito.
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