La morte di Beppe Rinaldi, uno dei grandi nomi della viticoltura italiana, ed in particolare di quella artigianale legata ai vini c.d. naturali, avvenuta lo scorso 2 settembre, ha sconvolto tutto il mondo del vino italiano.
Affidiamo il ricordo di Beppe, soprannominato “Citrico“, alle parole del suo amico e collega Benjamin Zidarich:
“Per me Beppe era un artigiano, un vignaiolo vero, uno dei pochi rimasti, uno da cui ho imparato tanto, uno che faceva un Barolo autentico ed anche un amico sincero. È venuto tante volte a trovarmi nelle vigne. Ha dato una grande impronta alla difesa del territorio e dei vitigni autoctoni.
La prima volta che sono stato a Barolo nel 1992 ho conosciuto solo due vignaioli: Bartolo Mascarello e Beppe Rinaldi. Da quel momento siamo rimasti molto uniti. Si discuteva di vigna, di territorio, di annata. Beppe difendeva il suo territorio, come tutti dovrebbero fare.
ViniVeri perde uno dei suoi più attivi e carismatici personaggi. Si sentirà tanto la sua mancanza.
Le due figlie Carlotta e Marta ereditano questo grande patrimonio culturale ed umano, ed essendo molto brave, proseguiranno senz’altro brillantemente l’opera del padre.
Grazie Beppe per quello che hai trasmesso al mondo artigianale vinicolo”