Rimani in contatto con noi
[the_ad id="81458"]

News

FEUDO del BALIO: Trapani ed Etna, Due Territori, Due Volti della Sicilia del Vino

In un sabato piovoso e ventoso, poco rappresentativo della rinomata ottobrata romana, abbiamo avuto il piacere di trovare uno sprazzo di sole siciliano partecipando alla presentazione dei vini prodotti da una dinamica realtà trapanese tenutasi nella prestigiosa cornice del St. Regis Rome Hotel.

Giuseppe Perniciaro (a sinistra) e Giuseppe Rando , fondatori di Feudo del Balio

Feudo del Balio nasce nel 2018 (con il nome Tenute Terre del Vento) dalla passione e dall’amicizia di due professionisti trapanesi, Giuseppe Rando e Giuseppe Perniciaro, uniti dal desiderio di tornare alle proprie radici e di valorizzare il territorio attraverso una visione di autenticità e di qualità. Il progetto prende avvio con l’acquisizione di vigne nel territorio trapanese, dando forma ad una nuova realtà vitivinicola fortemente legata alla Sicilia occidentale. A loro si è unito nel 2023 Mario Papotto, messinese di origine, nasce così l’altra anima di Feudo del Baglio: la Sicilia orientale che dialoga con quella occidentale in un racconto coerente e di grande eleganza enologica.

Un progetto ambizioso, che affida la barra del timone a Stefano Chioccioli, figura di grande esperienza e rilevanza nel panorama vinicolo italiano, scommettendo sulla qualità, sull’identità territoriale e su un approccio etico e sostenibile alla viticoltura, dove il rispetto per la terra e per la biodiversità è il primo principio produttivo (i vini sono tutti biologici). Feudo del Balio si fonda su un principio semplice: fare grandi vini senza tradire la terra.

L’azienda si definisce come una “cantina urbana”, con sede a Trapani, in una posizione strategica sulla strada provinciale Via Erice Mazara, alle porte della città. Tra gli ulivi e le vigne si erge una torre del XVI secolo, oggi al centro di un ambizioso progetto di restauro e valorizzazione del territorio, coerentemente alla filosofia aziendale di tutela del bello, salvaguardia dell’ambiente e valorizzazione paesaggistica. La torre, attualmente in fase di restauro, diventerà entro il 2026 il principale punto di accoglienza e degustazione.

 

Mario Papotto, Stefano Chioccioli e Giuseppe Rando (da sin a destra), all’evento di Roma al St. Regis Rome Hotel.

Gli obiettivi di qualità che questa piccola cantina si prefigge di raggiungere, con quali modalità e prospettive, sono ben riassunte dal pensiero dei produttori Giuseppe Rando, Giuseppe Perniciaro e Mario Papotto:

“La nostra è una piccola produzione, in un territorio particolarmente vocato alla viticoltura da secoli, quello della Sicilia occidentale, in provincia di Trapani. Qui non c’è nulla da stravolgere: basta rispettare ciò che la natura offre in modo meraviglioso. Il compito del viticoltore è proteggere la vigna e preservarla, anche a costo di perdere quantità.”

“Le nostre bottiglie, poche e numerate, sono frutto di impegno, dedizione e rispetto. Lavoriamo in regime biologico e favoriamo la biodiversità tra le viti, perché il vino deve essere il risultato di un equilibrio naturale e non di un artificio.”

I NUMERI DELL’AZIENDA:

Estensione complessiva: circa 26 ettari
• 22 ettari tra Paceco e Fulgatore (Trapani)
• 4 ettari a Milo (3 in contrada Fornazzo e 1 in contrada Caselle)

Vitigni principali:
• Nelle zone del Trapanese: Nerello Mascalese, Frappato, Syrah (vigna trentennale in contrada Sorìa), Catarratto, Zibibbo, Nero d’Avola, Grillo
• Nella zona dell’Etna: Carricante, Nerello Mascalese

Produzione media annua: circa 20.000 bottiglie
• 12.000 bottiglie da Trapani
• 8.000 bottiglie dall’Etna
• Etna Rosso: 5.000 bottiglie
• Etna Bianco: 2.000 bottiglie
• Etna Bianco in anfora: 1.000 bottiglie

Vendemmie
• Prima vendemmia 2022
• Annata 2023: non prodotta (scelta qualitativa condivisa con l’enologo)
• Ultima annata in commercio 2024

Filosofia produttiva
Artigianale, sostenibile (certificazione Biologica), a bassa resa e ad alta qualità.

LA MASTERCLASS

Stefano Chioccioli ha condotto una masterclass incentrata sui vini dell’ultima annata prodotta, la 2024, più l’assaggio di due vini dell’annata di esordio, la 2022.
La degustazione dei vini è stata accompagnata dalle creazioni culinarie dello Chef Nicola Bandi, dell’Osteria Il Moro di Trapani, e dalla proposta di abbinamento del Sommelier Enzo Bandi.

Queste le nostre impressioni:

Grillo Sicilia DOC LE RUNZE 2024
Runze nel dialetto trapanese sono le erbe più resistenti alla siccità, in particolare l’ortica selvatica commestibile. Il Grillo ha caratteristiche simili al Sauvignon Blanc, derivate da una consistente presenza nel vitigno di tioli. Vinificato e affinato in acciaio. Iniziali sentori esotici (ananas, pompelmo, cedro), seguiti da note erbacee, macchia mediterranea ed erbe balsamiche. In bocca ha una freschezza agrumata, croccante, è sapido, di spessore.

Abbinamento con Cuscus – reinterpretazione in miniatura del classico trapanese, profumato di spezie e servito con morbido brodo di pesce.


Catarratto Sicilia DOC TIMPE NOVE 2024
Ottenuto dai vigneti del trapanese, a 250 metri di altezza su terreni grassi e argillosi. Vinificato e affinato in acciaio. Ha un profilo verticale, floreale, elegante e minerale, con note di talco e pietra pomice. Gusto sapido, con acidità spiccata, salino, strutturato, con ritorni fruttati (mandarino) e finale persistente.

Abbinamento con Panbrioche con panelle – omaggio allo street food palermitano, servito in versione gourmet con pane soffice e croccantezza equilibrata.

Etna Bianco DOC GROTTA OTTANTOTTO 2024
Da uve Carricante allevate in vigneti ad alberello, sui terreni vulcanici dell’Etna, fertili e ricchi di minerali. Vinificato e affinato in acciaio, con permanenza sui lieviti. Ha profumi di fiori di acacia, erbe officinali e note fruttate (pesca bianca, litchi). Sorso succoso, teso e verticale, caratterizzato da acidità e mineralità.

Abbinamento con Mosaico di capone con spuma di ghiotta – raffinata variazione sul pesce bandiera, con consistenze leggere e sapori del mare.

Etna Bianco DOC PIETRARSA 2024
Vino di punta dell’azienda, vinificato con le migliori uve di Carricante del versante est dell’Etna. Matura in anfore di terracotta con permanenza sui lieviti. Complesso al naso, con note di frutta bianca (pera, pesca), crema di limone e spezie fini, con nuance balsamiche. Nel palato mostra carattere, è voluminoso, morbido, scorrevole e persistente, con sensazioni burrose e agrumate.

Abbinamento con polpetta di sarde con glassa al finocchietto – tradizione marinara reinterpretata, con note dolci e aromatiche del finocchietto selvatico.

Zibibbo Sicilia DOC GRETO DEL BORDINO 2024
Ottenuto da uve Moscato di Alessandria allevate ad alberello. Sentori intensi e aromatici, seguiti da fiori bianchi e gialli (camomilla), sbuffi di miele e uva passa. Ottima corrispondenza naso /bocca degli aromi, con ricordi di uva passa e fichi secchi, Il sorso è fresco, scorrevole, suadente, non lunghissimo.

Abbinamento con sgombro lardiato – boccone deciso che unisce la sapidità del pesce azzurro alla morbidezza del lardo, in equilibrio perfetto tra mare e terra. Ricetta tradizionale trapanese.

Frappato Sicilia DOC PASSO VOSCA 2024
Ottenuto dai vigneti del trapanese, ventilati dalla brezza mediterranea . Ha uno stile contemporaneo, un vino del futuro pensato per clientela giovanile. Molto fruttato al naso (ciliegia, fragoline, arancia rossa), con sfumature di spezie dolci e alchermes. Sorso leggero, fragrante, fresco e verticale.

Abbinamento con finto pomodorino di pane cunzato – gioco visivo e gustativo che racchiude i sapori del pane cunzato in un boccone contemporaneo.

Etna Rosso DOC PETRA FUCALE 2024
Uve Nerello Mascalese allevate ad alberello nella zona del versante nord dell’Etna. Profumi speziati e balsamici, freschi, di piccoli frutti di bosco rossi, con cenni minerali e di spezie dolci. Sorso fine, dotato di buona struttura, con una succosità acida ed elegante.

Abbinamento con bruschetta di pane di grani antichi con pesto alla trapanese – valorizzazione dei grani autoctoni e del tipico pesto a base di mandorle, aglio, pomodoro.

Nero d’Avola Sicilia DOC TORREMURATA 2022
Ottenuto dai vigneti collinari del trapanese, su terreni di medio impasto, argilloso e calcareo. Vinificato e affinato in acciaio, ha profumi di grande intensità fruttata (mirtilli, amarena, ribes, lamponi, rabarbaro), seguiti da spezie e macchia mediterranea. Sorso succoso, dolce, vellutato e suadente, materico, ben bilanciato da spezie e acidità.

Abbinamento con pane bao al vapore con straccetti di maialino – fusione tra Sicilia e Asia: bao morbido farcito con straccetti di maialino e profumi mediterranei.

Syrah Sicilia DOC CRETE ALTE 2022
Il Syrah in Sicilia è presente da almeno 20 anni ed è diventato un vitigno autoctono di adozione; resiste molto bene a caldo e siccità. Il vino effettua un leggero affinamento in legno. Sentori molto speziati (pepe nero), con sensazioni ematiche e note fruttate (amarena, china). Nel palato scorre energico, succoso, con tannini vellutati, buona acidità e sapidità ed un lungo retrogusto speziato.

Abbinamento con pralina di cioccolato e caponata – contrasto dolce-salato che unisce la dolcezza del cioccolato alla complessità della caponata siciliana.

Iscriviti alla Newsletter

Aggiornamenti continui sul mondo dell'enogastronomia

NELLA CLASSIFICA DEI 10 CAFFÈ PIU’ COSTOSI AL MONDO 4 DERIVANO DALLA MASTICAZIONE DEGLI ANIMALI

News

La classifica dei migliori 10 Panettoni d’Italia del 2019 secondo Vinodabere

News

La Classifica dei migliori Cannonau della Piccola Guida della Sardegna di Vinodabere – Seconda Edizione (assaggi effettuati nel 2019)

News

La classifica dei migliori 20 Panettoni d’Italia del 2021 secondo Vinodabere

News

Connect
Iscriviti alla Newsletter

Aggiornamenti continui sul mondo dell'enogastronomia